Ad una gazzella aggredita da un leone, non importa se gli altri animali hanno acqua da bere!
E' un detto che mi sono inventato di sana pianta inteso a far capire che quando le persone sono prese od ossessionate da un problema, non possono e non vogliono occuparsi di altri problemi. È logico, umano e condivisibile e lo è così tanto che viene sfruttato psicologicamente e materialmente da industrie e governi.
Un popolo preso dalla preoccupazione del tirare avanti, non si interessa di sapere perché si trova in quelle condizioni. Accoglierà qualsiasi giustificazione distrattamente e continuerà a rimanere nella condizione di bisogno fintanto che si sveglierà dal limbo e, perso per perso, affronterà la ricerca della verità, qualunque essa sia.
Non sono nato ieri, è un pezzo che sono al mondo e una cosa che ricordo con precisione è che l'italia e gli italiani sono in una condizione di eterno bisogno, vivendo nell'angoscia di farcela. Di farcela a pagare il mutuo, a pagare l'asilo dei figli, le ripetizioni del figlio grande, le rate della macchina, le rate del telefonino, le prossime vacanze, l'iPhone, ecc., ecc., ecc.
Non ragionano più se non per scadenze, per obiettivi. Quello che sta loro intorno è semitrasparente, svalutato e poco importante.
Il desiderare l'oggetto, la tecnologia, il bene materiale fa perdere di vista il desiderare la verità, la giustizia, l'equità, il rispetto, la persona e la cultura.
Allora gli italiani sono avviliti e tentati, invogliati e disinformati, depressi ed euforici, obesi ma alla ricerca del peso forma, creduloni e furbi, vilipesi e maleducati, ignoranti e laureati, altruisti e razzisti, sani ma in terapia, belli fuori e marci dentro.
In questo marasma di difetti e vere e proprie vergogne, gli individui del bel paese vivono in situazioni di costante bisogno.
Bisogno di avere, bisogno di ricchezza, bisogno di benessere, bisogno di salute, bisogno di equilibrio, bisogno di prestazione, bisogno di divertimento, bisogno di soldi e bisogno di avere bisogno.
Non ha più bisogno di verità, di confronto, di pluralità, di democrazia, di discutere, di cultura e di equità.
Chiunque si erga paladino del soddisfacimento dei bisogni percepiti, assurge a rappresentante del giusto e meritevole di sostegno e acclamazione non importa se mente, se cerca di far tacere chi non la pensa come lui, se nega il pluralismo o ne incarna l'unica faccia, se evita e disincentiva la discussione, se monopolizza la cultura o se determina degli squilibri societari.
Gli italiani hanno smesso di pensare e vivono nel bisogno, fittizio, ma ugualmente bisogno. È un bisogno indotto, spinto, agitato, volutamente inculcato dai media, istericamente reiterato decine di volte al giorno e sostenuto da chi sta al di sopra della massa, affinché la massa stessa sia distratta dai veri bisogni, quelli che presuppongono serenità e rispetto, discussione e confronto. Mentre gli italiani bramano l'inutile ed acclamano chi soddisfa le loro brame, l'italia affonda, frana, sprofonda nel baratro della propria futilità, della propria mediocrità, nel proprio vivere oltre le reali possibilità, fintamente e sanguinosamente supportato da finanziamenti a tassi d'usura, nel proprio credersi al di sopra di ogni giudizio.
Mentre l'italia viene aggredita dalle banche, dal proprio debito finanziario e culturale, non si preoccupa di sapere se il proprio governo le abbia voltato le spalle.
Complimenti, post che mi lascia senza parole per la precisa descrizione del nostro paese. "C'e' crisi" e' diventato un intercalare quotidiano.
RispondiEliminaIeri pomeriggio discutevo con una mia collega di lavoro e facevo caso alla stupidità della situazione attuale. O non lavori o lavori troppo. Tra queste due condizioni non ci può essere alcuna via di mezzo.
RispondiEliminaSiamo ad un tale livello di miseria etica, morale, civica e sociale, che non riusciamo più a capire da dove siamo giunti e dove stiamo andando. Credo che abbiamo raggiunto il punto culturale e sociale più basso della nostra storia.
Misera italia che plaude un papa e non ha trovato un governo!