martedì 31 dicembre 2013

Felice anno nuovo da tutto il gruppo di Fronte Libero

Sii sempre in guerra con i tuoi vizi, in pace con i tuoi vicini, e lascia che ogni nuovo anno ti trovi un uomo migliore. [Benjamin Franklin]

Augurarsi e augurare che l'anno nuovo risulti migliore del precedente è consuetudine antica. E significativa. Ci dice come in tutta la storia dell'umanità non ci sia mai stato un anno così ben riuscito da chiedergli il bis. 
[Pino Caruso]



lunedì 30 dicembre 2013

Roma. Corso Introduttivo sulle Leggi Biologiche del dr. Hamer a Roma

Sabato 18 gennaio 2014

Via Dell’Ara delle Rose 46
ROMA ( zona Cassia bis – Roma nord)

LA CONNESSIONE 
MENTE-CORPO 
IN MEDICINA 

Le 5 Leggi Biologiche scoperte
dal dr. R. G. HAMER

PROGRAMMA SEMINARIO 

Presentazione della Nuova Medicina: il nuovo modo di intendere la malattia, non più come “brutto male”, ma come un “processo in corso” che possiede un suo senso biologico.
Le cinque Leggi Biologiche: criteri secondo i quali ogni malattia è generata e si sviluppa ai tre livelli (psiche, cervello, organo).
Il senso biologico delle malattie: il Programma Speciale, Biologico e Sensato della Natura.
La differenziazione embrionale alla base dei 4 tessuti originari che compongono il nostro organismo e le corrispondenti aree cerebrali di conduzione (Focolai di Hamer)
Le implicazioni di fronte a questo fondamentale cambiamento di paradigma. La responsabilità del singolo di fronte a se stesso e in qualità di operatore della salute: da “paziente” a “persona autodefinita”.

Il corso è aperto a tutti.

RELATORE Claudio Trupiano 

DATA  Sabato 18 gennaio 2014

DURATA  Dalle 9 alle 13 – dalle 14,30 alle 18 

LUOGO  Via Dell’Ara delle Rose 46 ROMA ( zona Cassia bis – Roma nord)

COSTO 100 euro + iva


ISCRIZIONE Claudio Trupiano 349.2420680 - claudiotrupiano@gmail.com


Visualizzazione ingrandita della mappa

domenica 29 dicembre 2013

NUOVE PIRAMIDI – In Egitto ne sono state scoperte 17


UNA ADDIRITTURA TRE VOLTE PIU’ GRANDE DI QUELLA DI CHEOPE. Si nascondono sotto la sabbia. Prima Google Maps ora Google Earth, sono sempre di più i posti sulla Terra che vengono scovati grazie alle immagini scattate dai satelliti. Questa volta infatti si è arrivati ad una scoperta che potrebbe avere del clamoroso e forse diventare una delle più grandi, a livello archeologico, degli ultimi anni. Il tutto grazie all’uso di Google Earth.Angela Micol, archeologa, è convinta che nel pressi della città di Abu Sidhum, in Egitto, e poco più a nord di questa, nel Favum, vi siano due siti dove si nasconderebbero ben 17 piramidi egizie, praticamente sommerse dalla sabbia che le avrebbe fatte diventare come due colline.Anche se convinta dalla sua tesi, i numerosi colleghi dell’archeologa sparsi per tutto il mondo sarebbero molto scettici a riguardo, anche perché una di queste piramidi dovrebbe essere addirittura tre volte più grande di quella Cheope a Giza.

A SUPPORTARE LA TESI DI MICOLL INVECE VI SAREBBERO NUMEROSE MAPPE ANTICHE, una addirittura di un ingegnere al seguito di Napoleone Bonaparte, che indicherebbero l’esistenza di questi monumenti, ed inoltre in passato delle ricognizioni sul terreno avrebbero rilevato del metallo presente nella zona.L’uso di Google Earth non è nuovo per questo tipo di scoperte. Da tempo infatti viene più facile individuare oggetti, siti nascosti o strutture difficilmente riscontrabili, attraverso le foto satellitari.Ora però saranno gli scavi a dare una risposta definitiva al mistero.


Fonte: http://ilfattaccio.org           

                                                      

sabato 28 dicembre 2013

LA MANIPOLAZIONE DELLE CONOSCENZE – L’industria farmaceutica


SI POSSONO FARE MOLTI SOLDI DICENDO ALLE PERSONE SANE CHE SONO MALATE
Così inizia un articolo scritto per il “Britisch Medical Journal” da un giornalista scientifico, un medico di base e un professore di farmacologia clinica, il cui titolo esplicita l’argomento: Vendere malattie: l’industria farmaceutica e il mercato della malattia.Gli autori dimostrano, con numerosi esempi, che c’è una costante azione, da parte dell’industria farmaceutica, di medicalizzazione della società, al fine di allargare il mercato.Lo studioso della Sanità Gianfranco Domenighetti così descrive le strategie di allargamento del mercato messe in atto dall’industria e dagli altri anelli della rete.“Anticipazione della diagnosi, screening e altre procedure assimilabili, che tendono ad estendere il dominio della malattia sul piano temporale della vita. Abbassamento della soglia tra normalità e patologia, che tende ad estendere il dominio della vita sul piano quantitativo. Attribuzione della qualifica di patologico a condizioni esistenziali comuni, che tendono ad estendere il dominio della malattia sul piano qualitativo”La promozione dello sreening rappresenta probabilmente “il più grosso business per creare nuovi ammalati”, scrive Domenighetti.Tipico è lo screening per il PSA (l’antigene prostatico specifico), che è stato proposto a tappeto in Europa e negli USA a maschi cinquantenni, anche in buona salute, con effetti nulli sul controllo della mortalità per tumore alla prostata, con molti effetti negativi derivanti dalla diffusione ingiustificata della chirurgia della prostata e con molti effetti positivi per i produttori dei test e dei farmaci.

L’ALTRO PILASTRO DELLA SRATEGIA DI MARKETING
è l’abbassamento della soglia che divide il normale dal patologico.Gli esempi li abbiamo sotto gli occhi: la soglia del colesterolo e quella della pressione arteriosa sono diventate talmente mobili verso il basso che si fa fatica a catturare l’ultime limite. Al punto che ormai è frequente sentire cardiologi dire che meno colesterolo si ha e meglio è, stravolgendo la fisiologia e la biochimica, che ci insegnano che questa molecola è essenziale per la stabilità della membrana cellulare e per la sintesi degli ormoni steroidei (ormoni sessuali, cortisolo, DHEA e altri di minor peso).Dal punto di vista conoscitivo, adottare questo punto di vista significa passare dal concetto di equilibrio dei valori (del colesterolo, della glicemia, della pressione arteriosa, eccetera) a quello di nemici interni da annientare.

IL CONCETTO DI SALUTE CHE E’ ALLA BASE NON E’ QUELLO DI EQUILIBRIO
che la persona ricerca in prima persona, ma è quello di difesa dai nemici sia interni che esterni, da realizzarsi con armi che vengono fornite dall’esterno sotto forma di pillole, bisturi e simili.Ray Moynihan, primo firmatario dell’articolo sopra citato, in un suo recente libro fa notare che la decisione di abbassare la soglia del colesterolo in USA, dopo molte traversie, è stata presa nel 2004 da un gruppo di nove esperti federali, di cui otto hanno interessi con le industrie che producono farmaci per abbassare il colesterolo.Le nuove linee guida, solo negli USA, hanno di colpo creato 25 milioni di malati in più, facendo passare da 12 a 36 milioni le persone che dovrebbero ricevere un farmaco per abbassare il colesterolo. Per non  parlare poi delle linee guida sull’ipertensione, per le quali, nel giro di pochi anni, si è passati da una pressione di 90/140 considerata normale a 120/80. Infine nella primavera del 2003, gli esperti chiariscono che se si raggiungono quei valori la persona deve essere considerata in “pre-ipertensione”. Insomma per questi signori, uno per essere considerato sano, dovrebbe stare sempre sul filo dell’ipotensione! Anche qui è ovvio che abbassare la soglia significa alzare la prescrizione di farmaci, e comunque medicalizzare uno stato normale.



venerdì 27 dicembre 2013

Enigma Osteoporosi

Che cosa hanno in comune una donna in menopausa, un astronauta e un netturbino di Genova?

Di Claudio Trupiano

Quale nascosto filo...di Arianna riconduce questi tre personaggi al comune denominatore dell’osteoporosi?

Quando si affronta il tema dell’osteoporosi secondo gli schemi diagnostici e terapeutici della Medicina classica si cade spesso, come per altre patologie, nel tunnel di domande senza risposte. L’incomprensione nasce ancora una volta dall'errore d’impostazione dell’indagine riduzionistica limitata allo studio dell’organo, senza considerare minimamente la psiche dell’individuo.
Così nella fattispecie dell’osteoporosi, armati di microscopio, si analizza il tessuto osseo progressivamente decalcificato, alla ricerca di qualche agente colpevole del fenomeno.
Alcuni anni fa, esattamente il 1.09.03, apparve un articolo sul quotidiano Repubblica che dichiarava finalmente la scoperta della causa dell’osteoporosi.

Nell'articolo veniva riportato il resoconto dello studio di un’equipe di ricercatori americani, insieme ad un gruppo italiano, dal quale risultava la scoperta di una proteina, chiamata Ciita, la quale aumenterebbe nell'organismo a seguito del calo di estrogeni dovuto alla menopausa. Come concausa dell’aumento di tale proteina si scatenerebbe l’azione degli osteoclasti, cellule direttamente responsabili del deterioramento del tessuto osseo.
L’articolo concludeva con la promessa della formula di un nuovo farmaco che nel giro di pochi anni avrebbe contrastato l’aumento di tale proteina chiamata Ciita.
Sono passati quattro anni e nulla si sa in merito a questa proteina, né tanto meno del farmaco promesso, ma a questo va riconosciuto il beneficio della sperimentazione e quindi la ricerca continuerà.
Nell'articolo citato, come del resto in tutte le altre fonti ufficiali relative all'osteoporosi, si parla di una malattia che colpisce per lo più le donne in menopausa, ma non tutte, una donna su tre e maggiormente dopo i 65 anni.

Quando una patologia riguarda maggiormente uno dei due sessi, la ricerca della causa inevitabilmente ricade sulla questione delle differenze ormonali. Si potrebbe anche convenire su questa impostazione se non ci dovesse di nuovo arenare di fronte all'immotivata constatazione che solo una donna su tre soffre di osteoporosi (in altre pubblicazioni si riporta: una su quattro, ma questi sono i balletti delle statistiche). E allora si comincia la scalata sugli specchi: forse gli estrogeni lavorano in maniera diversa da donna a donna, forse è il sistema immunitario più o meno forte. Ma quando si raffrontano queste motivazioni sul perché anche il sesso maschile, anche se percentualmente in misura inferiore, soffra di osteoporosi, allora non resta che rifugiarsi nell'alveo sicuro dove ogni patologia trova una sua giustificazione: è una questione genetica!
E comunque a dar man forte a tutte le teorie sulla ricerca delle cause delle malattie non mancano mai “i gemelli che viaggiano in coppia: il fattore ambientale e l’alimentazione sbagliata”, il tutto condito con la reiterata e severa ammonizione contro il fumo delle sigarette.

In sintesi però un po’ di argomentazioni per l’osteoporosi sia per il sesso femminile che quello maschile sono state trovate.
Ma recentemente è saltato fuori il terzo incomodo a mettere i bastoni fra le ruote dei ricercatori: perché gli astronauti dopo un lungo periodo di stazionamento nell'orbita terrestre tornano sulla terra e si ritrovano con l’osteoporosi? Tutte le motivazioni precedenti saltano, a parte forse alimentare una nuova ricerca sul presunto fattore ambientale dell’orbita terrestre.
Così, mentre si continuano le ricerche al microscopio e in attesa di una prossima giornata domenicale dedicata all'osteoporosi (nella quale potremo comunque aiutare i vivai di piante), si ricorre alla farmacologia assumendo prodotti contenenti calcio, senza disdegnare il consiglio paterno di tutti i medici a favore del famoso e buonissimo formaggio grana.

Ma a parte la bontà del grana, anche se dispiaciuti per la sua alta dose calorica, nessuno farmaco “calcificante”, né tanto meno alcun alimento, ha sinora risolto il problema dell’osteoporosi.
Ancora una volta possiamo ritrovare un po’ di ordine e di logica espositiva nell'argomentazione dell’osteoporosi secondo le 5 Leggi Biologiche del dr. Hamer .
A questo riguardo vale la pena ricordare come l’universalità delle scoperte di Hamer, insita nella loro riproducibilità biologica, ci porti alla comprensione dell’intero processo dell’osteoporosi.
Riprendendo quindi gli schemi base per la comprensione delle patologie secondo le Leggi Biologiche e considerando il tessuto osseo coinvolto, sappiamo che il foglietto embrionale interessato è il midollo cerebrale del neoncefalo.
Gli organi connessi al midollo, oltre al tessuto osseo e quindi tutto lo scheletro, sono: i muscoli, i linfonodi, i vasi linfatici e linfonodi, il parenchima renale, il parenchima ovario e testicolare.
Per comprendere il conflitto biologico di fondo di questi organi è sufficiente considerare la funzionalità fisiologica degli stessi. Sono organi di sostegno sia strutturale che funzionale al diritto biologico di esserci come individui.

Il conflitto biologico che conseguentemente va a minare questa fisiologia è “il non riuscire più a farcela”. Questa affermazione va precisata in modo puntuale, perché spesso ci si limita a definire questo conflitto legato al midollo cerebrale come un conflitto di svalutazione. È pur vero che questa connotazione è implicita e consequenziale al “non ce la faccio più”, ma l’occasione è utile per ribadire ancora una volta un concetto di fondo di tutte le scoperte del dr. Hamer. I conflitti da considerare nella connessione Psiche-Cervello-Organo vanno compresi nella loro accezione biologica, non psicologica. Pertanto la DHS subita riguarda il sentito biologico dell’individuo che improvvisamente vive la condizione di non riuscire più a sostenersi, includendo solo a posteriori la conseguente ed inevitabile svalutazione, la cui connotazione è da ritenersi appunto di natura psicologica.

Gli esempi del nostro filo di Arianna riportati nel titolo dell’articolo ci confermano e documentano meglio le argomentazioni citate.
È infatti ora  più facile capire perché alcune donne, ma non tutte, dopo la menopausa (poco importa se una su tre o una su quattro) vivono tale situazione come un momento di “non farcela più come prima”.
Questa sensazione diventa inevitabile per quelle donne che vivono il momento fotografico dell’interruzione improvvisa del ciclo mestruale, come se fosse la fine della loro femminilità.
E nel termine femminilità va ricompresso sia la sua accezione sessuale, sia quella della maternità e quindi una sorta di compromissione della stessa individualità.

Comprensibile altresì come il fenomeno dell’osteoporosi diventi progressivo e si accentui nel corso degli anni qualora questa situazione non trovi soluzione in una ripresa della donna. Così il processo fisiologico può estendersi anche alle cartilagini, ai muscoli e in genere a tutto il sistema circolatorio. Se poi si assiste a continue recidive non è difficile assistere a quelle che vengono definite patologie croniche: artrosi, artriti, flebiti, decalcificazioni progressive con possibili fratture sino alla classica rottura della testa del femore.
La stangata finale arriva quando, in presenza di inevitabili dolori nella fase di soluzione, la persona si rivolge fiduciosa al proprio medico di fiducia, nel quale giustamente si ripone ogni aspettativa terapeutica. Quest’ultimo, se non conosce il perché e il processo biologico di queste patologie, non può far a meno di somministrare farmaci antinfiammatori, ma la stangata arriva dalla possibile battuta massacrante: “…signora, ormai alla sua età!” e allora il ritorno a casa è sulla “carrozza” della svalutazione.

Così diventa comprensibile anche la storia del netturbino di Genova. Un signore, poco più che trentenne, il quale dopo essere stato assunto come spazzino, si sentì dire dopo tre mesi di prova: “Guardi, ci dispiace, ma lei non è nemmeno capace a fare lo spazzino, si cerchi un altro lavoro”. Passarono altri sei mesi prima di riuscire a trovare un altro impiego, dopo uno stato di prostrazione e avvilimento. Ovvia la conseguenza: tutta la struttura ossea di questo signore non aveva più la necessità fisiologica e biologica di continuare a strutturarsi.
Solo quando riuscì a trovare un impiego come rappresentante ritrovò motivazione e gioia di vivere. Passando finalmente alla fase di soluzione della sua svalutazione, il tessuto osseo, secondo la terza legge biologica , cominciò a ricostruirsi con conseguenti diffusi dolori in tutto il corpo. Ma per fortuna il nostro ex netturbino venne a conoscenza  delle scoperte del dr. Hamer e con qualche rimedio di supporto ha saputo aspettare la fine della sua soluzione.

Il terzo esempio, relativo all'osteoporosi riscontrata negli astronauti al loro ritorno sulla terra, ci porta ad una migliore e puntuale comprensione della natura biologica del conflitto che si riflette sulla struttura ossea.
Gli astronauti quando si trovano nell'orbita terrestre, specie quando s’intrattengono per lunghi periodi, sono costretti a vivere per tutto il tempo in assenza di gravità. Questa situazione comporta per il corpo umano, in particolare per la struttura ossea, uno stato fisiologico completamente diverso da quello vissuto in presenza della forza di gravitazione. Si capisce infatti che il nostro scheletro, in continuo rinnovamento cellulare, trova la propria necessità ricostituiva nella misura in cui viene sollecitato a funzionare. Venendo meno questa funzione, in assenza di gravità, avviene inevitabilmente che il messaggio ricevuto dalle paratiroidi (direttamente coinvolte nell'equilibrio dell’apporto tra calcitonina e paratormone) è quello di non depositare più calcio nelle ossa.

Cambia la motivazione rispetto al conflitto dei due esempi precedenti, ma resta uguale il comune denominatore: la mancanza di necessità fisiologica funzionale, e quindi per i primi due esempi dovuto ad un sentito biologico legato al conflitto di “non farcela più”, per il caso dell’astronauta perché non è più necessario funzionare.

Ovviamente la controprova degli assunti precedenti la ritroviamo nelle situazioni opposte, cioè in quelle persone, donne e uomini che, indipendentemente dall'età, fanno della propria vita un’occasione di realizzazione e di motivazione continua e per i quali osteoporosi, artriti e artrosi, come tutti i canonici “acciacchi dell’età” sono sconosciuti.
Alla luce della veridicità, ma soprattutto della verificabilità delle scoperte del dr. Hamer, si comprende quanto si potrebbe essere d’aiuto a molte persone, in particolare anziane, che vivono situazioni conflittuali che minano la loro possibilità di esserci ancora e con diritto.

Le loro patologie diventano risolvibili partendo in primo luogo dalla consapevolezza e dalla rimozione della causa vera, e secondariamente accompagnandole, lenendo eventuali dolori anche con qualche rimedio di supporto, ma soprattutto con la conoscenza della cosiddetta fase di risoluzione della vagotonia, che non sarà più per loro la brutta e incomprensibile malattia autoimmune, né tanto meno un’ennesima recidiva di un conflitto di svalutazione.

Claudio Trupiano, laureato in Giurisprudenza e in Farmacia con specializzazione in Tecniche Erboristiche, è un docente che si occupa di studiare, verificare e diffondere le 5 leggi biologiche scoperte dal Dott. Ryke Geerd Hamer mantenendone l'integrità. Autore anche di due libri molto illuminanti sull'argomento.


Grazie Dottor Hamer Voto medio su 58 recensioni: Da non perdere
Grazie ancora Dottor Hamer - Libro Voto medio su 11 recensioni: Da non perdere
Articolo pubblicato anche sulla rivista Scienza e Conoscienza

giovedì 26 dicembre 2013

EUROGENDFOR – La nuova polizia europea con poteri illimitati


20/12/2013
PRATICAMENTE NON NE PARLA NESSUNO.Praticamente la ratifica di Camera e Senato è avvenuta all’unanimità. Praticamente stiamo per finire nelle mani di una superpolizia dai poteri pressoché illimitati. Che sulla carta è europea, ma che nei fatti è sotto la supervisione statunitense. Tanto è vero che la sede centrale si trova a Vicenza, la stessa città dove c’è il famigerato Camp Ederle delle truppe USA.Alzi la mano chi sa cos’è il trattato di Velsen. Eppure in questa piccola città olandese è stato posto in calce un tassello decisivo nel mosaico del nuovo ordine europeo e mondiale. Una tappa del processo di smantellamento della sovranità nazionale, portato avanti di nascosto, nel silenzio tipico dei ladri e delle canaglie.

IL TRATTATO EUROGENDFOR VENNE FIRMATO A VELSEN IL 18 OTTOBRE 2007 da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Italia. L’acronimo sta per Forza di Gendarmeria Europea (EGF): in sostanza è la futura polizia militare d’Europa. E non solo. Per capire esattamente che cos’è, leggiamone qualche passo. I compiti: «condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (art. 4). Il raggio d’azione: «EUROGENDFOR potrà essere messa a disposizione dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche» (art. 5). La sede e la cabina di comando: «la forza di polizia multinazionale a statuto militare composta dal Quartier Generale permanente multinazionale, modulare e proiettabile con sede a Vicenza (Italia). Il ruolo e la struttura del QG permanente, nonché il suo coinvolgimento nelle operazioni saranno approvati dal CIMIN – ovvero – l’Alto Comitato Interministeriale. Costituisce l’organo decisionale che governa EUROGENDFOR» (art. 3).

RICAPITOLANDO la Gendarmeria europea assume tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi; la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella sua gestione operativa; il nuovo corpo risponde esclusivamente a un comitato interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi firmatari. In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non si limitano a missioni militari, sottoposti alla supervisione di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea cioè gli Usa, e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del parlamento nazionali.Ma non è finita. L’EGF gode di una totale immunità: inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29). Come si evince chiaramente, una serie di privilegi inconcepibili in uno Stato di diritto.

IL 14 MAGGIO 2010 LA CAMERA DEI DEPUTATI DELLA REPUBBLICA ITALIANA RATIFICA L’ACCORDO. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno votato sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via libera, anche qui all’unanimità. Il 12 giugno il Trattato di Velsen entra in vigore in Italia. La legge di ratifica n° 84 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Come ha fatto notare il giornalista che ha scovato la notizia, il freelance Gianni Lannes (uno con due coglioni così, che per le sue inchieste ora gira con la scorta), non soltanto è una vergogna constatare che i nostri parlamentari sanciscano una palese espropriazione di sovranità senza aver neppure letto i 47 articoli che la attestano, ma anche che sia passata inosservata un’anomalia clamorosa. Il quartiere generale europeo è insediato a Vicenza nella caserma dei carabinieri “Chinotto” fin dal 2006. La ratifica è dell’anno scorso. E a Vicenza da decenni ha sede Camp Ederle, a cui nel 2013 si affiancherà la seconda base statunitense al Dal Molin che è una sede dell’Africom, il comando americano per il quadrante mediterraneo-africano.La deduzione è quasi ovvia: aver scelto proprio Vicenza sta a significare che la Gestapo europea dipende, e alla luce del sole, dal Pentagono. Ogni 25 Aprile i patetici onanisti della memoria si scannano sul fascismo e sull’antifascismo, mentre oggi serve un’altra Liberazione: da questa Europa e dal suo padrone, gli Stati Uniti.