di Maria Consiglia
Santillo
“Conosci Te Stesso, e conoscerai
l’Universo e gli Dei”
(Oracolo d’Apollo, inciso sul frontone del tempio di Delfi)
(Oracolo d’Apollo, inciso sul frontone del tempio di Delfi)
L’oracolo d’Apollo, inciso sul frontone del Tempio di Delfi, esprime il principio dell’ologramma: ogni aspetto della nostra vita è espressione della stessa ed unica “realtà non separabile”.
Tale principio è espresso anche dal termine Svādhyāya, utilizzato da Patanjali nel Sistema Filosofico Yoga per designare lo ‘studio di sé’ che conduce alla ‘conoscenza del Sé’ da cui origina la presa di coscienza dello stato di ‘unione’ con l’Uno-Tutto. Ciò avviene attraverso un processo di costante osservazione e studio della propria realtà interna che conduce alla ‘conoscenza delle varie dimensioni di sé’ la quale deve poi lasciare il posto ad un ‘altro piano di comprensione’ che consente l’accesso alla ‘conoscenza del Sé’ e dell’Uno-Tutto di cui il Sé è espressione.
Quali sono le dimensioni da esplorare attraverso il processo di conoscenza di sé? Per rispondere a questa domanda è necessario fare riferimento alla nostra storia evolutiva. Noi siamo innanzitutto una ‘forma di vita sul pianeta terra’: ciò determina la nostra dimensione biologica. Tale dimensione è, infatti, regolata dalle stesse leggi che regolano tutte le altre forme di vita e definisce il nostro ‘biotipo’. Tra tutte le forme di vita noi costituiamo gli ‘esseri umani’, esseri umani appartenenti ad una determinata ‘cultura’: questo aspetto determina la nostra dimensione antropologica e definisce il nostro ‘antropotipo’. Oltre ad appartenere ad una determinata cultura, in quanto esseri umani facciamo parte di una specifica famiglia: tale appartenenza determina la nostra dimensione genealogica definendo il nostro ‘genotipo’. All’interno della dimensione familiare esistiamo come singoli individui con la nostra storia personale che determina la nostra dimensione individuale definendo il nostro ‘fenotipo’.
Il nostro inconscio contiene, quindi, una dimensione ‘biologica’, una dimensione ‘antropologica’, una dimensione ‘genealogica’ e una dimensione ‘psicologica’.
Dimensione Biologica
Il nostro cervello trova origine direttamente nella nostra appartenenza ai diversi regni evolutivi: Minerale, Vegetale, Animale, Umano. La nostra ‘biologia’ è soprattutto ‘animale’. Il ‘cervello’, in quanto biologico, è, quindi, ‘animale’ e si esprime ‘nell’Inconscio Cellulare’.
Il ‘Cervello Biologico’ ha una capacità di analisi enorme ed è efficace nel creare connessioni tra milioni di informazioni. E’ pero incapace di distinguere tra loro Reale, Immaginario, Virtuale, Simbolico. Tutte le nostre ‘malattie’ provengono da questa interpretazione. Tale dimensione è stata esplorata e definita con chiarezza da Hamer.
La Nuova Medicina di Hamer si fonda su due pilastri:
Tale principio è espresso anche dal termine Svādhyāya, utilizzato da Patanjali nel Sistema Filosofico Yoga per designare lo ‘studio di sé’ che conduce alla ‘conoscenza del Sé’ da cui origina la presa di coscienza dello stato di ‘unione’ con l’Uno-Tutto. Ciò avviene attraverso un processo di costante osservazione e studio della propria realtà interna che conduce alla ‘conoscenza delle varie dimensioni di sé’ la quale deve poi lasciare il posto ad un ‘altro piano di comprensione’ che consente l’accesso alla ‘conoscenza del Sé’ e dell’Uno-Tutto di cui il Sé è espressione.
Quali sono le dimensioni da esplorare attraverso il processo di conoscenza di sé? Per rispondere a questa domanda è necessario fare riferimento alla nostra storia evolutiva. Noi siamo innanzitutto una ‘forma di vita sul pianeta terra’: ciò determina la nostra dimensione biologica. Tale dimensione è, infatti, regolata dalle stesse leggi che regolano tutte le altre forme di vita e definisce il nostro ‘biotipo’. Tra tutte le forme di vita noi costituiamo gli ‘esseri umani’, esseri umani appartenenti ad una determinata ‘cultura’: questo aspetto determina la nostra dimensione antropologica e definisce il nostro ‘antropotipo’. Oltre ad appartenere ad una determinata cultura, in quanto esseri umani facciamo parte di una specifica famiglia: tale appartenenza determina la nostra dimensione genealogica definendo il nostro ‘genotipo’. All’interno della dimensione familiare esistiamo come singoli individui con la nostra storia personale che determina la nostra dimensione individuale definendo il nostro ‘fenotipo’.
Il nostro inconscio contiene, quindi, una dimensione ‘biologica’, una dimensione ‘antropologica’, una dimensione ‘genealogica’ e una dimensione ‘psicologica’.
Dimensione Biologica
Il nostro cervello trova origine direttamente nella nostra appartenenza ai diversi regni evolutivi: Minerale, Vegetale, Animale, Umano. La nostra ‘biologia’ è soprattutto ‘animale’. Il ‘cervello’, in quanto biologico, è, quindi, ‘animale’ e si esprime ‘nell’Inconscio Cellulare’.
Il ‘Cervello Biologico’ ha una capacità di analisi enorme ed è efficace nel creare connessioni tra milioni di informazioni. E’ pero incapace di distinguere tra loro Reale, Immaginario, Virtuale, Simbolico. Tutte le nostre ‘malattie’ provengono da questa interpretazione. Tale dimensione è stata esplorata e definita con chiarezza da Hamer.
La Nuova Medicina di Hamer si fonda su due pilastri:
Il riconoscimento, su basi scientifiche, della PSICHE nella ricerca della causa delle malattie. La chiave di comprensione si trova nel modello Psiche-Cervello-Organo che spiega l’esatto collegamento tra ‘Conflitto Biologico’ e ‘Malattia’.
Una ridefinizione in senso biologico della ‘Malattia’ interpretata non più come un ‘Errore della Natura’ ma come uno specifico ‘Programma Biologico’, come un processo con una specifica ‘Finalità e Senso Biologico’.
Tali intuizioni nascono dallo studio comparato tra ‘embriologia’ e ‘filogenesi’. Ciò che Hamer rilevo è che le fasi dello sviluppo embrionale ricalcano perfettamente quelle della evoluzione filogenetica.
Una ridefinizione in senso biologico della ‘Malattia’ interpretata non più come un ‘Errore della Natura’ ma come uno specifico ‘Programma Biologico’, come un processo con una specifica ‘Finalità e Senso Biologico’.
Tali intuizioni nascono dallo studio comparato tra ‘embriologia’ e ‘filogenesi’. Ciò che Hamer rilevo è che le fasi dello sviluppo embrionale ricalcano perfettamente quelle della evoluzione filogenetica.
Il termine ‘conflitto biologico’ utilizzato da Hamer può creare qualche confusione perché il conflitto è, di fatto, ‘psichico’: biologico è il contenuto del conflitto. Preferisco, quindi, parlare di ‘conflitto psichico a specificità biologica’, distinguendolo dal ‘conflitto psichico a specificità mentale’. Il ‘conflitto psichico a specificità biologica’ è un conflitto psichico che ha per oggetto contenuti che riguardano le ‘finalità evolutive dei foglietti embrionali’. Tali conflitti sono già ‘programmati’ nella nostra biologia. Il ‘conflitto psichico a specificità mentale’ è, invece, un ‘conflitto psichico’ che ha per oggetto contenuti che riguardano gli ‘obiettivi della mente’. Essi si formano nel corso dell’esistenza individuale.
Perché un conflitto possa innescare un processo che culmina nella patologia organica, deve avere le caratteristiche di uno Shock Conflittuale a specificità Biologica; Estremamente Grave, Acuto, Drammatico; Inaspettato e vissuto in uno stato di Isolamento; per il quale non si riesce a trovare la Soluzione a nessun livello. Secondo Hamer alla base di una DHS c’è sempre un Conflitto Programmante, dello stesso tipo di quello scatenante (DHS), avvenuto in precedenza che non ha innescato la malattia ma, possiamo dire, ha messo in memoria il conflitto.
Perché un conflitto possa innescare un processo che culmina nella patologia organica, deve avere le caratteristiche di uno Shock Conflittuale a specificità Biologica; Estremamente Grave, Acuto, Drammatico; Inaspettato e vissuto in uno stato di Isolamento; per il quale non si riesce a trovare la Soluzione a nessun livello. Secondo Hamer alla base di una DHS c’è sempre un Conflitto Programmante, dello stesso tipo di quello scatenante (DHS), avvenuto in precedenza che non ha innescato la malattia ma, possiamo dire, ha messo in memoria il conflitto.