domenica 18 novembre 2012

Nuova Medicina Germanica del Dr. Hamer: caso clinico di fibroma uterino


L’articolo del Dr. Gianni Giannella, tratta il caso di una donna alle prese con un fibroma uterino e che grazie alla NMG trova la soluzione al suo problema, questa è una delle tante testimonianze a conferma dell’efficacia e della corrispondenza delle 5 leggi biologiche enunciate dal Dr. R. G. Hamer. 

La paziente Pina, di anni 50, nel 96 presenta sin­tomi fastidiosi relativi al ciclo mestruale: questo ri­sulta abbondante, dolorosissimo da non stare in pie­di. dura a lungo e comporta perdite corpose.
Il medico le prescrive una ecografia: si evidenzia un mioma intramurale di 15 mm.
In sala ne viene proiettata l'immagine e si nota la coesistenza di zone chiare e dense e di quelle scure di consistenza liquida.
Il ginecologo le dice di aspettare e le propone delle cure: le dice anche che andrà presto in meno­pausa.
Non le da fiducia e si rivolge a una dottoressa omeopata: con le terapie omeopatiche i sintomi si sono attenuati.
Nel frattempo muore suo padre.
In quel periodo torna di nuovo ad avere vere e proprie emorragie: il ciclo ha cominciato anche ad accorciarsi e lei riferisce di avere a quel punto anche problemi sul lavoro.
Passano intanto ben cinque anni e nel 2000 la dot­toressa le accenna al libro del dott. Hamer: le sembra proprio è un capovolgimento di tutto ciò che è stato sempre detto.
Intanto però è dovuta andare in ospedale perché il problema continuava: i fibromi sono diventati tre e sono diventati più grandi.
In sala viene proiettata l'immagine della ecogra­fia relativa.
Consulta un altro ginecologo il quale le consiglia una cura ormonale.
Lei non la fa ma segue invece una cura omeopa­tica prescritta dalla dottoressa omeopata: torna dal ginecologo il quale le fa fare una endoscopia di con-trollo.
Constatando un miglioramento della situazione egli afferma: "bene, la cura ormonale ha funziona­to!". La paziente perde tutta la fiducia in quello che lui le dice.
Intanto fino a quel momento ha evitato l'interven­to: il suo fibroma è definito intramurale e non può essere asportato senza rimuovere tutto l'utero.
In più c'é anche una famigliarità: la madre aveva avuto un problema analogo.
Il ginecologo intanto le ripete di essere sicuro che in pochi anni sarebbe stata obbligata all'intervento.
Negli anni la paziente ha spesso constatato come quanto dettole dai medici non coincidesse con quan­to da lei sperimentato: nessuno dei medici ha mai messo in dubbio che i suoi sintomi fossero dovuti al fibroma ma la diagnostica della NMG permette di dire quali sintomi dipendono da un certo programma e quali da un altro.
Il corpo dell'utero è costituito da una spessa parete muscolare liscia di origine endodermica embrionale, diretta dal mesencefalo, tronco cerebrale omolatera­le, in zona paracentrale bilateralmente: tale porzione svolge normalmente la funzione di contenere il frutto del concepimento e di espellerlo con contrazioni di tipo peristaltico durante il parto.
Il conflitto biologico corrispondente è quello di avere necessità di trattenere meglio il frutto del con­cepimento (per es. in caso di aborto): si verifica in fase CA una crescita delle cellule e un aumento di funzione mentre in soluzione abbiamo una fase di ri­parazione con un certo versamento liquido, visibile alla ecografia come una zona ipoecogena più scura, ma in questo tessuto non si verifica necrosi caseosa (eccezione).
La parte posteriore bassa invece, di struttura si­mile alla prima, vicino al collo dell'utero, ha una funzionalità normale più simile a quella intestinale, caratteristica della "cloaca", di evacuazione dei pro­dotti di rifiuto.
Il conflitto biologico corrispondente è quello se­misessuale ripugnante: il fase CA produce il papillo­ma e in soluzione una necrosi caseosa.
La superficie interna dell'utero, ad esclusione del­la suddetta zona para cervicale, è tappezzata dall'en­dometrio, la mucosa decidua che si riproduce ogni volta durante la fase ovulatoria o simpaticotonica del ciclo mestruale e decade nel lume durante la me­struazione, la fase vagotonica. La funzione normale dell'endometrio è quella di permettere l'annidamen­to dell'ovulo fecondato, ha un'origine embrionale endodermica ed è innervato dal tronco cerebrale nel­la parte para-centrale, a destra per l'emiparte destra dell'organo, a sinistra per l'emiparte sinistra.
L'endometrio cresce in misura maggiore rispetto al normale durante il periodo ovulatorio, e sangui­na maggiormente durante il periodo mestruale, se la donna sente un maggiore bisogno viscerale che si ve­rifichi l'annidamento dell'ovulo fecondato.
Oppure lo desidera ma non in quelle condizioni, con quell'uomo: anche questa è una sensazione vi­scerale di dover evacuare.
Il cattivo odore e il sanguinamento sono espres­sioni della fase di riparazione dell'endometrio: si trat­ta di sintomi che possono dipendere esclusivamente dall'endometrio e non, come si pensa, dal mioma che riguarda la muscolatura liscia.
Il collo dell'utero è invece rivestito da un epite­lio pavimentoso di origine ectodermica embrionale, diretto dalla corteccia cerebrale nella zona temporale peri-insulare sinistra, la quale innerva contempora­neamente anche l'intima delle vene coronariche.
Il conflitto corrispondente è quello di frustrazione sessuale: in CA si verifica ulcerazione e in soluzione
il carcinoma del collo dell'utero.
L'accorciamento del ciclo mestruale è causato di regola da una cisti ovarica è invece per l'aumento della produzione ormonale che si verifica alla fine della fase di riparazione: il conflitto corrispondente è quello di perdita con svalutazione, dove l'individuo ha avuto la sensazione di non essere stato adeguato.
E' un tessuto del mesoderma recente, diretto dal midollo cerebrale nella parte dorsale: in CA produce una necrosi della parte interstiziale dell'ovaio e in soluzione si forma la cisti che col tempo si organiz­za e produce una quantità supplementare di ormoni sessuali. Nel caso specifico la paziente conferma di avere avuto dolori alle ovaie in passato ma lamenta il fatto che i medici non le hanno dato spiegazioni plausibili ma le hanno fatto solo paura.
Racconta di avere prima letto il libro "L'introdu­zione", poi ha cercato su internet ed ha conosciuto il medico: nel 2007 finalmente una visita piacevole an­che se andando a toccare corde sensibili. La Paziente ha vissuto 20 anni fa un aborto e ricorda come duran­te la visita ha pianto calde lacrime per una sofferenza che non credeva che fosse ancora così viva.


Da allora i sintomi si sono gradualmente regola­rizzati, non ha più avuto emorragie, non ha dolori alle ovaie, il ciclo ha durata regolare, si sente sere­na e senza dover assumere farmaci: il medico che conosce le Cinque Leggi Biologiche si avvicina al paziente con compassione e, potendo con precisio­ne identificare i programmi speciali, gli permette di uscire dall'isolamento e di risolvere determinate ten­sioni che, a causa della loro frequenza e della loro intensità, si manifestano nei tessuti.
Oggi, quando si ripensa a certi fatti dolorosi, ugualmente si riattiva una recidiva, ma a differenza di prima questa si risolve velocemente e i sintomi si riducono o scompaiono.
Non sente la necessità di fare controlli dal mo­mento che si sente bene: sarebbe una sua curiosità fare una ecografia per controllare il fibroma ma pur­troppo ci si può esporre al terrorismo: forse un doma­ni ci sarà un reparto dove queste indagini potranno essere fatte in tutta tranquillità.
La paziente afferma oggi che la conoscenza delle LB è molto importante perché aiuta la persona ad af­frontare la situazione in maniera positiva e con risul­tati ottimi mentre con la medicina ufficiale la qualità di vita non è soddisfacente: le diagnosi mediche sono terrificanti e lo vediamo tutti i giorni.
In alcuni casi è difficile parlare con le persone del dott. Hamer ma è bellissimo quello che si può fare se la persona è in grado di capire il senso delle LB.

Fonte: rivista “Psiche-Cervello-Organo” dicembre 2008.

2 commenti:

  1. Complimenti Pico, ottimo articolo! Prendo spunto per creare un articolo ed in seguito metterò anch'Io delle testimonianze che ho raccolto nel tempo. Sono dell'idea che si debba provare a far conoscere questa ed altre cure alternative a quei medicinali mortali. Credo però che questa potrebbe essere molto valida, leggerai poi un mio articolo.
    Ciao Pico.

    RispondiElimina
  2. Salve, anch'io ho problemi di sanguinamento continuo, dovuto alla presenza di almeno 4 piccoli fibromi intramurali. Ho frequenti litigi con il mio partner: per lui avere un figlio è fondamentale, io invece non ho il desiderio di avere un figlio, a prescindere dal partner..., non lo voglio perchè non è lo scopo della mia vita. Tuttavia, pur avendo individuato tale conflitto, il sanguinamento non accenna ad arrestarsi. Qualcuno può fornirmi indicazioni in merito, sempre rifacendosi alle scoperte del Dr. Hamer? Grazie!

    RispondiElimina

Non si accettano offese parolacce o bestemmie. Rispetto e civiltà sono ben accetti. Gli autori non vogliono sostituirsi alla figura medica e non si accettano richieste di cura. Non è possibile in questa sede rispondere a domande riguardo malattie personali ma, solo in linea generale, a scopo informativo e divulgativo.