venerdì 9 novembre 2012

Cecità ultime scoperte: aree cerebrali dei ciechi possono essere rieducate


(AGI) - Washington, 8 nov. 2012 - Alcune aree del cervello delle persone cieche possono imparare a elaborare input visuali attraverso l'uso del suono anche dopo anni dall'inizio della cecita'. A dirlo, uno studio della Hebrew University Medical School pubblicato sulla rivista ''Neuron''. La scoperta contraddice una comune credenza secondo cui se la corteccia visuale del cervello e' privata di informazioni nei primi anni di vita non potra' mai sviluppare una specializzazione funzionale successivamente. ''Il cervello umano e' piu' flessibile di quanto pensavamo'' ha spiegato Amir Amedi, fra gli autori della ricerca. Nello studio, gli scienziati hanno insegnato a degli adulti non vedenti dalla nascita a utilizzare dispositivi di sostituzione sensoriale (Ssd), che sono degli aiuti sensoriali non invasivi che forniscono informazioni visive ai non vedenti attraverso gli altri sensi. Per esempio, quando una persona utilizza un visual-to-uditive Ssd, le immagini da una videocamera vengono convertite in "paesaggi sonori" che le rappresentano, permettendo all'utente di ascoltare e poi interpretare le informazioni visive provenienti dalla telecamera. I non vedenti, in questo modo, potrebbero utilizzare i dispositivi per imparare a leggere con i suoni che rappresentano le immagini visive delle lettere. Dopo poche decine di ore di formazione, l'area cerebrale ''visual word form'' (Vwfa) delle persone non vedenti ha mostrato di attivarsi maggiormente per le lettere che per qualsiasi altra categoria visiva testati. I risultati suggeriscono che, almeno nei ciechi, la sintonizzazione della Vwfa della lettura non dipende dalla visione. La scoperta dimostra anche che le reintroduzione di input ai centri visuali del cervello dei non vedenti potrebbe potenzialmente ripristinare la visione complessa e i dispositivi Ssd potrebbero un giorno essere utili in una sorta di riabilitazione visiva.
Fonte: www.agi.it

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