giovedì 15 novembre 2012

I più ricchi e potenti della terra

Molti pensano che i più Ricchi e Potenti siano magari i Rothschild, i Rockefeller, i banchieri Internazionali, Bill Gates o Gli Illuminati, ma nonostante la loro ricchezza e il loro potere, ci sono due uomini che sono a capo di un’organizzazione molto Ricca e Potente, il Vaticano.
Si può dire quindi che sono loro i più Ricchi e potenti al modo, Adolfo Nicolas, Supremo Comandante dei Gesuiti, "Il Papa Nero" (a destra nella foto) e Papa Benedetto XVI, "Il Papa Bianco" (a sinistra nella foto), agli ordini del Supremo Comandante dei Gesuiti.
Se è vero che il Mondo è controllato da chi detiene denaro e ricchezze, l'ipotesi che i Gesuiti, reali controllori del Vaticano, abbiano avuto e abbiano tuttora un'influenza predominante sugli eventi mondiali è da prendere seriamente in considerazione. I Rothschild sono emersi nel '700, la Chiesa Romana c'è da 2000 anni; duemila anni di accumulazione di ricchezze. I Gesuiti ora controllano tutta questa ricchezza.
La loro influenza è quindi così grande che, sembrerà strano, essi sono anche in primo piano nell'implementazione della Nuova Religione Mondiale, il falso opposto della Satanica Chiesa Romana.
Il Gesuita Teilhard de Chardin è Padre Ispiratore del Movimento New Age tanto quanto lo sono le due Alte Sacerdotesse Teosofiche Madame Blavatsky e Alice Bailey.
Nel corso dei secoli, le proprietà della Santa Sede si sono accumulate fino a formare un vero e proprio tesoro. Ben lontani dallo spirito apostolico e dallo spirito di umiltà e povertà raccomandato da Cristo, i rappresentanti di Dio in terra hanno edificato una complessa amministrazione per preservare, accrescere e controllare immobili, opere d'arte, monumenti, ori e denari. Vi sono le tombe faraoniche in marmo e oro di cardinali e papi, le decorazioni inestimabili di altari e volte, le collezioni di quadri, statue e preziosi esposte nei Musei Vaticani, nel Museo Lateranense e in altre collezioni della Santa Sede, i sigilli d'oro custoditi nell'Archivio Segreto e i tesori della Biblioteca. C'è il denaro accumulato dallo Stato Pontificio dalle origini al 1870, e poi la fondazione degli istituti bancari dello IOR e dell'APSA e i capitali custoditi nelle Isole Cayman, un autentico Fort Knox fuori da ogni legge. Inoltre le prelature come l'Opus Dei, solo teoricamente autonome dalla Santa Sede, in realtà costituiscono un’altra fonte di ricchezza. Gli scandali, le rivelazioni e i sospetti su questo patrimonio immenso sono sotto gli occhi di tutti e alla ribalta delle cronache più recenti.
Ricerche effettuate alla fine degli anni settanta dimostrarono che già allora il Vaticano aveva grandi investimenti con i Rothschild in Gran Bretagna, Francia e America; con la Hambros Bank, con la Credit Suisse di Londra e Zurigo.
Nei soli Stati Uniti aveva grossi investimenti con la Banca Morgan, la Chase Manhattan Bank, la First National Bank di New York, la Bankers Trust Company e altre. Il Vaticano aveva miliardi di azioni delle società internazionali più potenti come Gulf Oil, Shell, General Motors, Bethlehem Steel, General Electric, International Business Machines, TWA, ecc. e, a una stima prudenziale, questi ammontavano (negli anni 80) a più di 500 milioni di dollari nei soli Stati Uniti, figuriamoci nel resto del mondo.
In una dichiarazione pubblicata in connessione con un prospetto obbligazionario, l'arcidiocesi di Boston elencava il suo attivo a Seicentotrentacinque milioni di dollari ($635,891,004), cioè 9,9 volte le sue passività. Questo lasciava un patrimonio netto di Cinquecentosettantuno milioni di dollari ($571,704,953). Non è difficile scoprire la ricchezza veramente sorprendente della Chiesa, una volta che aggiungiamo le ricchezze delle 28 arcidiocesi e delle 122 diocesi nei soli Stati Uniti, diverse delle quali sono ricche tanto quanto quella di Boston.
In Italia la Chiesa possiede il 20-22% del patrimonio immobiliare italiano… che un quarto di Roma è intestato alle diocesi, agli enti e alle società del vaticano. Fra il 1929 e l'inizio del secondo conflitto mondiale Bernardino Nogara, amministratore delle finanze vaticane, piazzò i capitali vaticani, con i relativi 'agenti', nei più vari settori dell'economia italiana, particolarmente in quelli dell'energia elettrica, delle comunicazioni telefoniche, del credito bancario, delle ferrovie locali, della produzione di macchine agricole, del cemento e delle fibre tessili sintetiche.
La maggior parte di questi investimenti furono redditizi.
Nogara, per il Vaticano, assorbì un certo numero d’imprese tessili quali la Società Italiana della Viscosa, la Supertessile, la Società Meridionale Industrie Tessili, la Cisaraion, e le conglobò in un'unica Società, che chiamò Cisa-Viscosa e che pose nelle mani del barone Francesco Maria Oddasso, uno dei più fidati 'agenti' del Vaticano.
Dopo di che Nogara manovrò perché la giovane Società fosse assorbita dalla Snia-Viscosa, la più grande industria chimica italiana per le fibre tessili.
In seguito il Vaticano andò accrescendo le partecipazioni azionarie nella Snia-Viscosa fino ad assumerne il pieno controllo, come dimostra la nomina del barone Oddasso a vicepresidente.
In tal modo Nogara penetrò nell'industria tessile. Fornito di molte frecce al suo arco, s'introdusse in modi analoghi ma diversi anche in altri settori dell'industria. Quest'uomo disinteressato, ha probabilmente dato all'economia italiana maggiore impulso di qualsiasi altro uomo d'affari.
Benito Mussolini non riuscì a realizzare, se non effimeramente, i suoi sogni imperiali, ma rese possibile al Vaticano e a Bernardino Nogara di fondare un dominio di altro genere!
Qualche stima sul patrimonio immobiliare e su altre forme di ricchezza controllate dalla Chiesa Cattolica può essere raccolta da un commento di un membro della Conferenza Cattolica di New York, vale a dire che la sua chiesa probabilmente si classifica seconda solo al Governo degli Stati Uniti negli acquisti totali annui. Un'altra affermazione a diffusione nazionale fatta da un prete cattolico, forse è ancora più significativa. “La Chiesa Cattolica egli disse, deve essere la più grande corporation negli Stati Uniti, abbiamo una filiale in ogni quartiere, il nostro patrimonio immobiliare e le partecipazioni devono superare quelle di Standard Oil, A.T.&T. e U.S Steel messe insieme e il nostro elenco di membri che devono rimborsarci i debiti deve essere secondo solo ai rotoli fiscali del Governo degli Stati Uniti”.
La Chiesa Cattolica, una volta che sono stati messi insieme tutti i suoi patrimoni, è l'agente di borsa più formidabile del mondo. Il Vaticano, indipendentemente dal papa che vi s’insedia, si è orientato sempre più verso gli Stati Uniti. Il Wall Street Journal disse che gli affari del Vaticano nei soli Stati Uniti erano così grandi che spesso esso ha comprato e venduto oro in lotti di milioni di dollari o più in una sola volta.
Il World Magazine delle Nazioni Unite ha stimato a diversi miliardi di dollari l'ammontare del tesoro in oro massiccio del Vaticano. Una gran massa di questo viene depositato in lingotti d'oro nella Federal Reserve Bank, mentre le banche di Svizzera e Inghilterra detengono il resto. Ma questa è solo una piccola parte delle ricchezze del Vaticano che, nei soli Stati Uniti, è superiore a quella delle cinque più ricche e giganti corporation del paese. Quando a ciò aggiungiamo tutto il patrimonio immobiliare, le proprietà, i titoli e le azioni all'estero, allora l'impressionante ricchezza della Chiesa Cattolica diventa così formidabile da sfidare qualsiasi valutazione razionale.

La Chiesa Cattolica è la più grande potenza finanziaria, accumulatrice di ricchezza e di proprietà che sia mai esistita. Possiede ricchezze materiali più di ogni altra singola istituzione, corporation, banca, cartello gigante, governo o stato nel mondo intero. Il Papa bianco, come capo visibile e il Papa nero come capo invisibile di quest’ammassamento di ricchezza, di conseguenza, sono i più ricchi individui del XXI secolo. Nessuno può realisticamente valutare quanto possano valere costoro, in termini di miliardi di dollari.
Un esempio è la nicchia chiamata, la Confessione di S. Pietro, è piena di mosaici, il suo piano è formato da una lamina dorata, il pavimento della Confessione è coperto con argento di 150 libre. Ci sono poi il ciborio e le colonne d’argento, un grande crocefisso tutto d’oro, e una grande tavola d’oro ornata di gemme di ben 216 libre, c'è pure una cassa di argento dorato.
Nella Sagrestia dei chierici beneficiati, immenso è il tesoro della Basilica, Il tesoro di San Pietro, con tantissimi preziosi, tipo i candelabri in argento dorato del Cellini e la croce d'oro di Costantino. Sull'altare Maggiore si possono vedere molti marmi finissimi, tanti stucchi dorati e persino più di 20 bassorilievi che raffigurano la vita di S. Pietro e S. Paolo, con le immagini dipinte sull'argento.
Che dire poi delle 4 colonne di argento puro?
Pensate a quanto ammontano oggi (2012) in tutto il mondo, il loro patrimonio e il loro potere. Il Vaticano e tutta la Chiesa Cattolica sono vissuti alle spalle dei popoli , per mantenere il loro lusso e tutta quella ricchezza!
 

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