“il
neurologo...alla visita mi ha visto piangere mi
ha
detto:
"Diamogli una settimana di tempo per smaltire..."
"Diamogli una settimana di tempo per smaltire..."
Del
Dr. Danilo Toneguzzi
Danilo
Toneguzzi:
Che cosa ti è stato diagnosticato
e
quando?
L.B.:
Tutto è cominciato nel marzo 2004. Avevo alcuni
sintomi di vertigine, pressione alta, sbandamenti,
formicolio alle mani. All'inizio il medico
li
aveva imputati alla pressione alta, causata dallo
stress.
E
tutto proseguì per alcuni mesi, quando il medico
disse
che era il caso di andare dal neurologo. Il
neurologo
mi fece fare la RM ad agosto del 2004,
quando
poi mi dissero, dopo una settimana, che
dovevo
ricoverarmi d'urgenza.
Sono
stata ricoverata, quindi, ai primi di settembre,
mi
hanno fatto il prelievo del liquor e dopo tre
settimane
mi hanno dato la diagnosi di leucoencefalomielite,
sclerosi multipla. La terapia che mi
proposero
subito fu l'interferone.
Mi
sono consultata anche con il San Raffaele di Milano,
con l'ospedale di Genova e di Padova, ma
tutti
concordavano con la terapia a base di interferone.
Quindi sono tornata all'ospedale di Mestre
e ho iniziato con le iniezioni di interferone,
a
giorni alterni.
D.T.:
Quindi hai iniziato la terapia in che periodo?
L.B.:
Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005.
D.T.:
Quindi, dai primi sintomi alla terapia erano
passati
ormai otto, nove mesi...
L.B.:
Si.
D.T.:
E quale è stato l'impatto all'inizio, quando hai
avuto
questa diagnosi, tipicamente così caricata
di
una prognosi negativa?
L.B.:
In effetti, è stata veramente la cosiddetta "mazzata
in testa" e mi sono vista subito in sedia a
rotelle.
Ho immaginato come sarebbe cambiata la
mia vita in sedia a rotelle... insomma tutti i
pensieri
ruotavano in quella direzione... Ma ero
proprio
"paralizzata".
Anche
il neurologo mi ha vista, anche se, testuali parole,
quando alla visita mi ha visto piangere mi
ha
detto: "Diamogli una settimana di tempo per
smaltire..."
in realtà non si smaltisce in una settimana
... Nessuna diagnosi di questo tipo... Non
si
smaltisce.
D.T.:
E
quindi cosa è successo, come sono andate avanti le
cose?
Tu hai, allora, iniziato la terapia...
Ho
iniziato la terapia e ho iniziato a stare male... A
stare
male psicologicamente e a stare male fisicamente,
avevo ancora sbandamenti, e poi perché
l'interferone ti fa un effetto strano... è come
avere
l'influenza continua: febbre, brividi, male
alle
ossa; oltre ad avere i bubboni nel punto in
cui
l'inietti.
D.T.:
Ci
sono tutta una serie di effetti collaterali...
L.B.:
Eccome!
D.T.:
E poi cosa è successo?
L.B.:
È successo una cosa strana... io non credo al
caso...
insomma ho cominciato a dirmi che non
ero
malata, è come se avessi sentito di non poterci
credere... E così ho iniziato a cercare in internet, a
cercare qualcosa sulla sclerosi multipla... Ed un
bel
giorno mi è comparso "Dr. Hamer". E lì si è
aperto
tutto un mondo. Fatalità era agosto 2006 e
a
settembre c'era il SANA a Bologna con lo stand
della
Nuova Medicina Germanica del dr. Hamer.
D.T.:
Quello, quindi è stato il tuo primo contatto, oltre
che al materiale reperito in internet.
L.B.:
Si. Al SANA ho seguito una conferenza e ti ho
conosciuto.
Allora ho preso, successivamente, un
appuntamento per novembre 2006. E dopo il primo incontro, ho
deciso semplicemente di smettere
la terapia.
Ho
smesso perché stavo veramente male, oltre che
fisicamente
mi sentivo proprio a terra, in tutti
sensi:
non avevo più energia ed anche psicologicamente
non ce la facevo più. Mi ero dovuta ri
volgere
all'ospedale e mi ero rivolta anche ad una
psicologa
che, però, non aveva potuto inserirmi
in
un gruppo che era già formato.
In
ogni caso ero ancora in contatto con le persone
che
nel corso del tempo avevo incontrato e conosciuto
mentre andavo a fare gli esami di controllo
e
de iniezioni da fare. Sono ancora in contatto con
questo
mondo. Quando poi ho detto all'infermiera
che mi seguiva che avevo di mia spontanea volontà
interrotto la terapia, lei mi ha detto semplicemente:
"Va beh, è una tua decisione..."
D.T.:
Quindi la cosa che concretamente tu hai agito
come
prima cosa, di fatto è stata la sospensione
dell'interferone.
L.B.:
Si.
D.T.:
E cos'è che, di fatto ti, ha portato a questa decisione?
L.B.:
Tutta la fiducia in te e nel dr. Hamer. Di fatto
alla
sola lettura, ma poi anche dopo aver fatto due
corsi
ho capito che è così, che non sono malata.
D.T.:
E cosa è stato quel qualcosa che ti ha fatto fare
quel
"clic"?
L.B.:
Non so, si è come accesa la lampadina, è banale,
è così. Anche su piccole cose, un herpers, è
semplice
è così
D.T.:
Questo sembra interessante: poter verificare le
leggi
biologiche anche su piccole cose...
L.B.:
Proprio così! Ho avuto piccole cose dove ho
potuto
verificarle e vedere che è proprio così...
D.T.:
Questi sintomi che tu hai avuto all'inizio e su
cui
poi abbiamo visto nel lavoro, di fatto erano
già
regrediti abbastanza nel corso dell'estate
L.B.:
A marzo e a giugno è stato il culmine, a parte la
sensibilità
alla gamba che è rimasta per un pezzo,
ma
poi basta.
D.T.:
Piuttosto si sono iniziati a mescolare gli effetti
collaterali
dell'interferone
L
.B .:
Quello è stato terribile! Infatti
era difficile discriminare cosa permaneva
come
sintomo originario e ciò che era legato alla
terapia
D.T.:
Da quando hai sentito questa prospettiva differente
e hai sospeso la terapia, come sei stata?
L.B.:
Bene, molto bene. E ho continuato, per mia
prova
personale, a fare dei controlli e la RM e
ho
avuto la prova: RM inalterata e gli esami del
sangue
sono andati migliorando.
D.T.:
Hai giustamente voluto verificare...
L.B.:
Era proprio una sfida!
D.T.:
Anche i parametri biologici erano importanti,
oltre
che la sintomatologia.
L.B.:
Ma poi basta ho dimostrato a me stessa che era
così
e mi è stato sufficiente.
D.T.:
Dopo che hai sentito così, come è andata avanti,
come stai ora?
L.B.:
Bene. Quando sono stanca, dormo. Non ho più
avuto
insensibilità agli arti, qualche formicolio
ogni
tanto, ma non mi faccio più prendere dal panico
e riesco a risalire a cosa, in quel momento
sta
succedendo e che si traduce sul corpo in quel
modo,
piccole situazioni conflittuali che ormai
conosco
e che ho, magari appena risolte... a parte
questo,
niente più. Sto molto bene.
Risonanza magnetica della paziente a confronto tra il 2004 e il 2008 |
D.T.:
Cosa porti da questo ora che lo puoi guardare
al
passato?
L.B.:
Fa crescere fa capire tante cose. Prima, al momento
della diagnosi fa capire alcune cose, poi,
nel
corso del tempo, altre. Siamo esseri semplici.
Non c'è nulla di complicato, è molto più semplice di quello che spesso si pensa, anche sulla base dell'educazione ricevuta, del carattere, ecc. del tipo la classica domanda "perché proprio a me?"
Non c'è nulla di complicato, è molto più semplice di quello che spesso si pensa, anche sulla base dell'educazione ricevuta, del carattere, ecc. del tipo la classica domanda "perché proprio a me?"
Questi
programmi biologici hanno la loro logica,
indipendentemente
da come poi li interpretiamo.
Non
è colpa di qualcuno o del destino.
D.T.:
Se potessi riassumente cosa è stato fondamentale
nella gestione, la cosa più importante...
L.B.:
Il dr. Hamer...
D.T.:
Ovvero la conoscenza della malattia.
L.B.:
Si, non è semplice all'inizio, siamo abituati
dalla
medicina tradizionale. Poi è semplice, si
vede
come funziona... È così ed è vero...
D.T.:
Questo apre una consapevolezza precisa, al di
la
delle conoscenze psicologiche.
L.B.:
Certo, anche adesso quando parlo con gli altri, così
per scambiare o capire assieme. Non ho la
pretesa
di aiutare nessuno ma a volte mi fermo a
parlare
con amici o parenti, per capire un po' di
più cosa sta succedendo, ecco io vedo che spesso le
persone si fermano, hanno paura di guardarsi
dentro.
È più facile prendere una medicina.
D.T.:
Tu sei rimasta in contatto...
L.B.:
Con i cosiddetti "sclerati", come ci si chiamava in
gergo... Ho cercato di parlare con qualcuno
della
mia esperienza e ho visto reazioni differenti
Forse
con qualcuno che è ancora abbastanza giovane
c'è
un po' di spazio per una visione alternativa...
Ma da una certa età in poi, almeno nelle persone che
io conosco non c'è più spazio. Il medico con
il
camice bianco ha ragione. E punto. Oltre ad una
certa
cultura che ognuno può avere...
D.T.:
E, senti, se tu avessi un consiglio per qualcuno
che
raccoglie la tua testimonianza?
L.B.:
Io gli direi: "Non sei malato". Ma hai reagito
a
qualcosa che ti è successo. Non sei malato nel
senso
che tutto quello che si dice sulla sclerosi,
sull'idea
di questa malattia terribile, si riduce in
una serie di sintomi che hanno una loro logica. E ce
la fai. È più semplice di quello che credi.
D.T.:
La malattia, quindi, intesa non come un'entità
quanto
un processo, descritto e spiegato dalle leggi
biologiche.
L.B.:
Si. Se lo capisci profondamente e lo verifichi,
ti
cambia.
D.T.:
Grazie della tua testimonianza.
Fonte:
rivista “Psiche Cervello Organo” dicembre 2008.
Ho letto con curiosità e avidità. Prometto a me stessa che dedicherò un po di tempo ogni giorno ad interessarmi di questa nuova medicina. Grazie Pico un abbraccio sincero.
RispondiEliminaPrometto di verificare sulla mia pelle cosa succederà al mio corpo sono in fase diriparazione con recidiveeee.... è dura ma devo dare tempo al mio corpo e avere pazienza sono fiduciosa e sono sicura che guarirò ;)
EliminaSalve, mi chiamo Alessandro, ho 34 anni e mia madre è malata di sm da circa 15 e ferma nel letto da 8. Siccome oggi si hanno notizie di persone guarite (o fortemente migliorate) vorrei che mia madre potesse incontrarne qualcuna. Lei non crede più di poter guarire, o meglio si trova in una condizione nevrotica dalla quale non esce, appesantita da anni di cure e assistenza che si sono rivelate inutili. Lei è la prima a non capire la propria malattia, questo mi è chiaro, quindi non può guarire! Purtroppo è rimasta legata ad una concezione vecchia della medicina, dove il malato si mette in stato vegetativo e aspetta che siano gli altri... Inoltre per le vicende personali della sua vita tornano diversi analogie tra "carattere" e sintomatologia". Purtroppo anni fa soffrì di una grave depressione che in alcuni casi sfociò in attacchi di panico, ma la ragioen vera di tanti suoi disturbi dipende da un Io atrofizzato e mai pienamente realizzato, oltre appunto ad una sua mancata realizzazione personale (mamma di famiglia, moglie, figlia... nel 2013, anche sei hai qusi sessant'anni è troppo poco per essere felici ed in salute!). Mi scontro quotidianamente con un ambiente culturalmente arretrato, basato sulla fiducia sulla sola medicina ufficiale. Concludendo quindi: ci serve il miracolo! Non la guarigione sovrannaturale, ma l'incontro con un ex-malato in carne ed ossa, un segno tangibile di ciò che nel mondo accade. Sarei felice di avere una risposta. Scrivetemi. alessandro.vaccari@alice.it
RispondiEliminaciao Ale mi chiamo Bartolo ho contratto la SM nel 1995 nella forma oronica progressiva Sono stato discretaemente sino a 5, 6anni fa dopo a seguito traumi collaterali la discesa è accellerata. Stampelle e sedia a rotelle Ho problemi multipli Unica fortuna ... il mio carattere forte ma adesso sono stanco Molto stanco Ho sentito parlare del dott Hamer e della NMG e mi sono detto Chissà!
EliminaCiao Alessandro, mi chiamo Giuliana, ho 34 anni, la SM di cui scrivo da 5 anni sul mio blog, Sclerosette, e su Fronte Libero. Ho visto la tua mail e mi piacerebbe tanto scrivermi con te e tua mamma. La SM la sto curando con sole, amore e alimentazione vegan-crudista...difficile! Ma chissenefrega, la salute e' piu' importante! Faccio un lavoro che mi piace, porto fuori i miei cani, pratico sport tre volte a settimana e ho mollato l'interferone due anni fa, dopo due anni. E sto benissimo! Certo, la paura c'e' e tanta, ma sono sicura di stare sulla strada giusta per guarire.
RispondiEliminaQuesta e' la mia mail: sclerosette@gmail.com.
Dai intanto un'occhiata ai post su Fronte Libero e al libro di Giorgio Beltrammi "La Natura non crea sfigati".
Giuliana Sclerosette
Nikolas Tesla ... non ha inventato l'energia elettica... PRECISIAMO... ha teorizzato, e poi realizzato ed inventato sia le macchine per produrre la corrente elettrica alternata che per utilizzarla.... L'ENERGIA ELETTRICA ESISTE DA SEMPRE..... Veiensfurens. AlbaMediterranea.
RispondiEliminaPenso che il significato sia chiaro a tutti, anche le 5 leggi biologiche per rimanere in tema sono sempre esistite, cosí come a forza di gravità, l'elettromagnetismo e chi più ne ha più ne metta, discutiamo sui contenuti, comunque grazie per la precisazione.
RispondiEliminaPl
Salve ho la sm, così almeno mi hanno detto in ospedale nel 2010. Non ho mai accettato le cure con l'interferone eppure la RM fatta l'anno scorso e poi di nuovo a giugno 2013, dice che la cosiddetta "malattia" è stabile. Ognuno ha una propria storia e problemi irrisolti che non bisogna cercare solo nella vita presente... Io sto lavorando a questo, non sono ancora guarita, ma riuscirò. Volevo solo aprire orizzonti nuovi, non fermatevi davanti al primo ostacolo.
RispondiEliminaCiao, visto che sei in cerca, spero tu abbia anche scelto di abbandonare l'interferone (io l'ho preso perdue anni). E gia' che ci sei, dai un'occhiata al blog di Valdo Vaccaro: http://valdovaccaro.blogspot.it/.
RispondiEliminaContinua cosi'!
Giuliana Sclerosette