venerdì 23 novembre 2012

NUOVA MEDICINA GERMANICA del Dr. Hamer: sclerosi multipla


il neurologo...alla visita mi ha visto piangere mi ha detto: 
"Diamogli una settimana di tempo per smaltire..."

Del Dr. Danilo Toneguzzi  

 Danilo Toneguzzi: Che cosa ti è stato diagnosticato e quando?

L.B.: Tutto è cominciato nel marzo 2004. Avevo al­cuni sintomi di vertigine, pressione alta, sbanda­menti, formicolio alle mani. All'inizio il medico li aveva imputati alla pressione alta, causata dallo stress.
E tutto proseguì per alcuni mesi, quando il medico disse che era il caso di andare dal neurologo. Il neurologo mi fece fare la RM ad agosto del 2004, quando poi mi dissero, dopo una settimana, che dovevo ricoverarmi d'urgenza.
Sono stata ricoverata, quindi, ai primi di settembre, mi hanno fatto il prelievo del liquor e dopo tre settimane mi hanno dato la diagnosi di leucoen­cefalomielite, sclerosi multipla. La terapia che mi proposero subito fu l'interferone.
Mi sono consultata anche con il San Raffaele di Mi­lano, con l'ospedale di Genova e di Padova, ma tutti concordavano con la terapia a base di inter­ferone. Quindi sono tornata all'ospedale di Me­stre e ho iniziato con le iniezioni di interferone, a giorni alterni.
D.T.: Quindi hai iniziato la terapia in che periodo?
L.B.: Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005.
D.T.: Quindi, dai primi sintomi alla terapia erano
passati ormai otto, nove mesi...
L.B.: Si.
D.T.: E quale è stato l'impatto all'inizio, quando hai avuto questa diagnosi, tipicamente così caricata di una prognosi negativa?
L.B.: In effetti, è stata veramente la cosiddetta "maz­zata in testa" e mi sono vista subito in sedia a rotelle. Ho immaginato come sarebbe cambiata la mia vita in sedia a rotelle... insomma tutti i pensieri ruotavano in quella direzione... Ma ero proprio "paralizzata".
Anche il neurologo mi ha vista, anche se, testuali pa­role, quando alla visita mi ha visto piangere mi ha detto: "Diamogli una settimana di tempo per smaltire..." in realtà non si smaltisce in una setti­mana ... Nessuna diagnosi di questo tipo... Non si smaltisce.
D.T.: E quindi cosa è successo, come sono andate avanti le cose? Tu hai, allora, iniziato la terapia...
Ho iniziato la terapia e ho iniziato a stare male... A stare male psicologicamente e a stare male fisi­camente, avevo ancora sbandamenti, e poi per­ché l'interferone ti fa un effetto strano... è come avere l'influenza continua: febbre, brividi, male alle ossa; oltre ad avere i bubboni nel punto in cui l'inietti.
D.T.: Ci sono tutta una serie di effetti collaterali... L.B.: Eccome!
D.T.: E poi cosa è successo?
L.B.: È successo una cosa strana... io non credo al caso... insomma ho cominciato a dirmi che non ero malata, è come se avessi sentito di non poterci credere... E così ho iniziato a cercare in internet, a cercare qualcosa sulla sclerosi multipla... Ed un bel giorno mi è comparso "Dr. Hamer". E lì si è aperto tutto un mondo. Fatalità era agosto 2006 e a settembre c'era il SANA a Bologna con lo stand della Nuova Medicina Germanica del dr. Hamer.
D.T.: Quello, quindi è stato il tuo primo contatto, ol­tre che al materiale reperito in internet.
L.B.: Si. Al SANA ho seguito una conferenza e ti ho conosciuto. Allora ho preso, successivamente, un appuntamento per novembre 2006. E dopo il pri­mo incontro, ho deciso semplicemente di smette­re la terapia.
Ho smesso perché stavo veramente male, oltre che fisicamente mi sentivo proprio a terra, in tutti sensi: non avevo più energia ed anche psicologi­camente non ce la facevo più. Mi ero dovuta ri volgere all'ospedale e mi ero rivolta anche ad una psicologa che, però, non aveva potuto inserirmi in un gruppo che era già formato.
In ogni caso ero ancora in contatto con le persone che nel corso del tempo avevo incontrato e cono­sciuto mentre andavo a fare gli esami di controllo e de iniezioni da fare. Sono ancora in contatto con questo mondo. Quando poi ho detto all'infermie­ra che mi seguiva che avevo di mia spontanea vo­lontà interrotto la terapia, lei mi ha detto sempli­cemente: "Va beh, è una tua decisione..."
D.T.: Quindi la cosa che concretamente tu hai agito come prima cosa, di fatto è stata la sospensione dell'interferone.
L.B.: Si.
D.T.: E cos'è che, di fatto ti, ha portato a questa decisione?
L.B.: Tutta la fiducia in te e nel dr. Hamer. Di fatto alla sola lettura, ma poi anche dopo aver fatto due corsi ho capito che è così, che non sono mala­ta.
D.T.: E cosa è stato quel qualcosa che ti ha fatto fare quel "clic"?
L.B.: Non so, si è come accesa la lampadina, è ba­nale, è così. Anche su piccole cose, un herpers, è semplice è così
D.T.: Questo sembra interessante: poter verificare le leggi biologiche anche su piccole cose...
L.B.: Proprio così! Ho avuto piccole cose dove ho potuto verificarle e vedere che è proprio così...
D.T.: Questi sintomi che tu hai avuto all'inizio e su cui poi abbiamo visto nel lavoro, di fatto erano già regrediti abbastanza nel corso dell'estate
L.B.: A marzo e a giugno è stato il culmine, a parte la sensibilità alla gamba che è rimasta per un pezzo, ma poi basta.
D.T.: Piuttosto si sono iniziati a mescolare gli effetti collaterali dell'interferone
L .B .: Quello è stato terribile! Infatti era difficile discriminare cosa permaneva come sintomo originario e ciò che era legato alla terapia
D.T.: Da quando hai sentito questa prospettiva differente e hai sospeso la terapia, come sei stata?
L.B.: Bene, molto bene. E ho continuato, per mia prova personale, a fare dei controlli e la RM e ho avuto la prova: RM inalterata e gli esami del sangue sono andati migliorando.
D.T.: Hai giustamente voluto verificare...
L.B.: Era proprio una sfida!
D.T.: Anche i parametri biologici erano importanti, oltre che la sintomatologia.
L.B.: Ma poi basta ho dimostrato a me stessa che era
così e mi è stato sufficiente.
D.T.: Dopo che hai sentito così, come è andata avan­ti, come stai ora?
L.B.: Bene. Quando sono stanca, dormo. Non ho più avuto insensibilità agli arti, qualche formicolio ogni tanto, ma non mi faccio più prendere dal pa­nico e riesco a risalire a cosa, in quel momento sta succedendo e che si traduce sul corpo in quel modo, piccole situazioni conflittuali che ormai conosco e che ho, magari appena risolte... a parte questo, niente più. Sto molto bene.
Risonanza magnetica della paziente a confronto tra il 2004 e il 2008

D.T.: Cosa porti da questo ora che lo puoi guardare al passato?
L.B.: Fa crescere fa capire tante cose. Prima, al momento della diagnosi fa capire alcune cose, poi, nel corso del tempo, altre. Siamo esseri semplici.
Non c'è nulla di complicato, è molto più semplice di quello che spesso si pensa, anche sulla base dell'educazione ricevuta, del carattere, ecc. del tipo la classica domanda "perché proprio a me?"
Questi programmi biologici hanno la loro logica, indipendentemente da come poi li interpretiamo. Non è colpa di qualcuno o del destino.
D.T.: Se potessi riassumente cosa è stato fondamen­tale nella gestione, la cosa più importante...
L.B.: Il dr. Hamer...
D.T.: Ovvero la conoscenza della malattia.
L.B.: Si, non è semplice all'inizio, siamo abituati dalla medicina tradizionale. Poi è semplice, si vede come funziona... È così ed è vero...
D.T.: Questo apre una consapevolezza precisa, al di la delle conoscenze psicologiche.
L.B.: Certo, anche adesso quando parlo con gli altri, così per scambiare o capire assieme. Non ho la pretesa di aiutare nessuno ma a volte mi fermo a parlare con amici o parenti, per capire un po' di più cosa sta succedendo, ecco io vedo che spesso le persone si fermano, hanno paura di guardarsi dentro. È più facile prendere una medicina.
D.T.: Tu sei rimasta in contatto...
L.B.: Con i cosiddetti "sclerati", come ci si chiamava in gergo... Ho cercato di parlare con qualcuno della mia esperienza e ho visto reazioni differen­ti
Forse con qualcuno che è ancora abbastanza giovane c'è un po' di spazio per una visione alternativa... Ma da una certa età in poi, almeno nelle persone che io conosco non c'è più spazio. Il medico con il camice bianco ha ragione. E punto. Oltre ad una certa cultura che ognuno può avere...
D.T.: E, senti, se tu avessi un consiglio per qualcuno che raccoglie la tua testimonianza?
L.B.: Io gli direi: "Non sei malato". Ma hai reagito a qualcosa che ti è successo. Non sei malato nel senso che tutto quello che si dice sulla sclerosi, sull'idea di questa malattia terribile, si riduce in una serie di sintomi che hanno una loro logica. E ce la fai. È più semplice di quello che credi.
D.T.: La malattia, quindi, intesa non come un'entità quanto un processo, descritto e spiegato dalle leg­gi biologiche.
L.B.: Si. Se lo capisci profondamente e lo verifichi, ti cambia.
D.T.: Grazie della tua testimonianza.


Fonte: rivista “Psiche Cervello Organo” dicembre 2008.



 

 

9 commenti:

  1. Ho letto con curiosità e avidità. Prometto a me stessa che dedicherò un po di tempo ogni giorno ad interessarmi di questa nuova medicina. Grazie Pico un abbraccio sincero.

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    1. Prometto di verificare sulla mia pelle cosa succederà al mio corpo sono in fase diriparazione con recidiveeee.... è dura ma devo dare tempo al mio corpo e avere pazienza sono fiduciosa e sono sicura che guarirò ;)

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  2. Salve, mi chiamo Alessandro, ho 34 anni e mia madre è malata di sm da circa 15 e ferma nel letto da 8. Siccome oggi si hanno notizie di persone guarite (o fortemente migliorate) vorrei che mia madre potesse incontrarne qualcuna. Lei non crede più di poter guarire, o meglio si trova in una condizione nevrotica dalla quale non esce, appesantita da anni di cure e assistenza che si sono rivelate inutili. Lei è la prima a non capire la propria malattia, questo mi è chiaro, quindi non può guarire! Purtroppo è rimasta legata ad una concezione vecchia della medicina, dove il malato si mette in stato vegetativo e aspetta che siano gli altri... Inoltre per le vicende personali della sua vita tornano diversi analogie tra "carattere" e sintomatologia". Purtroppo anni fa soffrì di una grave depressione che in alcuni casi sfociò in attacchi di panico, ma la ragioen vera di tanti suoi disturbi dipende da un Io atrofizzato e mai pienamente realizzato, oltre appunto ad una sua mancata realizzazione personale (mamma di famiglia, moglie, figlia... nel 2013, anche sei hai qusi sessant'anni è troppo poco per essere felici ed in salute!). Mi scontro quotidianamente con un ambiente culturalmente arretrato, basato sulla fiducia sulla sola medicina ufficiale. Concludendo quindi: ci serve il miracolo! Non la guarigione sovrannaturale, ma l'incontro con un ex-malato in carne ed ossa, un segno tangibile di ciò che nel mondo accade. Sarei felice di avere una risposta. Scrivetemi. alessandro.vaccari@alice.it

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    1. ciao Ale mi chiamo Bartolo ho contratto la SM nel 1995 nella forma oronica progressiva Sono stato discretaemente sino a 5, 6anni fa dopo a seguito traumi collaterali la discesa è accellerata. Stampelle e sedia a rotelle Ho problemi multipli Unica fortuna ... il mio carattere forte ma adesso sono stanco Molto stanco Ho sentito parlare del dott Hamer e della NMG e mi sono detto Chissà!

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  3. Ciao Alessandro, mi chiamo Giuliana, ho 34 anni, la SM di cui scrivo da 5 anni sul mio blog, Sclerosette, e su Fronte Libero. Ho visto la tua mail e mi piacerebbe tanto scrivermi con te e tua mamma. La SM la sto curando con sole, amore e alimentazione vegan-crudista...difficile! Ma chissenefrega, la salute e' piu' importante! Faccio un lavoro che mi piace, porto fuori i miei cani, pratico sport tre volte a settimana e ho mollato l'interferone due anni fa, dopo due anni. E sto benissimo! Certo, la paura c'e' e tanta, ma sono sicura di stare sulla strada giusta per guarire.
    Questa e' la mia mail: sclerosette@gmail.com.
    Dai intanto un'occhiata ai post su Fronte Libero e al libro di Giorgio Beltrammi "La Natura non crea sfigati".


    Giuliana Sclerosette

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  4. Nikolas Tesla ... non ha inventato l'energia elettica... PRECISIAMO... ha teorizzato, e poi realizzato ed inventato sia le macchine per produrre la corrente elettrica alternata che per utilizzarla.... L'ENERGIA ELETTRICA ESISTE DA SEMPRE..... Veiensfurens. AlbaMediterranea.

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  5. Penso che il significato sia chiaro a tutti, anche le 5 leggi biologiche per rimanere in tema sono sempre esistite, cosí come a forza di gravità, l'elettromagnetismo e chi più ne ha più ne metta, discutiamo sui contenuti, comunque grazie per la precisazione.
    Pl

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  6. Salve ho la sm, così almeno mi hanno detto in ospedale nel 2010. Non ho mai accettato le cure con l'interferone eppure la RM fatta l'anno scorso e poi di nuovo a giugno 2013, dice che la cosiddetta "malattia" è stabile. Ognuno ha una propria storia e problemi irrisolti che non bisogna cercare solo nella vita presente... Io sto lavorando a questo, non sono ancora guarita, ma riuscirò. Volevo solo aprire orizzonti nuovi, non fermatevi davanti al primo ostacolo.

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  7. Ciao, visto che sei in cerca, spero tu abbia anche scelto di abbandonare l'interferone (io l'ho preso perdue anni). E gia' che ci sei, dai un'occhiata al blog di Valdo Vaccaro: http://valdovaccaro.blogspot.it/.
    Continua cosi'!
    Giuliana Sclerosette

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