mercoledì 29 maggio 2013

Cancro e MDB: l'evidenza delle lobby di fronte all' evidenza dei fatti!



Relazione del Dott. Di Bella inviata all'On. Ioppolo

I consiglieri regionali della Sicilia stanno preparando un disegno di legge per consentire l'erogazione gratuita dei farmaci prescritti ai pazienti che intendono curarsi con il MDB.

Dott. Giuseppe Di Bella

 
Bologna, 16/05/2013

Chiar.mo On. Ioppolo 


le invio alcune considerazioni a sostegno delle motivazioni etiche e clinico-scientifiche
dell'Ordinanza da Lei promossa:
  1. La nota e documentata incapacità dei comuni trattamenti oncologici chemio-radioterapici a guarire i tumori solidi, malgrado un'elevata tossicità e una mortalità inaccettabile
Nota informativa:

I dati scientifici oncologici, quelli veri, non giornalistici, smentiscono i trionfali successi dei "farmaci antineoplastici di provata efficacia" magnificati dal CSS( Consiglio Superiore di Sanità), documentandone un'inaccettabile percentuale di mortalità denunciata da un'agenzia della Reuters Healt [Wesport,CT]: "Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen..." ("Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici..."). l dato è confermato dalla pubblicazione di Gerrard [Br.J. Cancer 1998 Jun
77(12) 281-5] con l'undici per cento di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia.Viene documentata una mortalità del 17% nella pubblicazione di Ghesquières, Ferlay C e AA sulla rivista Ann Oncol.. 2010 Apr;21(4):842-50. Epub 2009 Nov 13.dal titolo : Long- term follow-up of an age-adapted C5R protocol followed by radiotherapy in 99 newly diagnosed primary CNS lymphomas: a prospective multicentric phase study of the Groupe d Etude des Lymphomes de l Adulte .La sopravvivenza dei malati di tumore, quella vera, delle verifiche scientifiche, non giornalistico-televisive, è essenzialmente dovuta alla chirurgia, molto meno alla radioterapia, e si riduce ad un 29% di sopravvivenza a 5 anni (Richards,BMJ2000;320:895-898).
Del 29% solo il 2,5% era dovuto alla chemio, come pubblicato da Morgan G. e AA "The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5- year survival in adult malignancies", sulla prestigiosa rivista oncologica Clin. Oncol [2004 Dec.16(8):549-60]. Questa fondamentale pubblicazione si basa su 14 anni di osservazione, 225000 pazienti, 22 varietà tumorali, per accertare il reale contributo della chemio al raggiungimento dei 5 anni di sopravvivenza. L'avvilente risultato: su cento ammalati la chemioterapia consente solo al 2,5% di raggiungere i 5 anni, dopo i quali, Lopez nello studio clinico "Long-term results Experience at the 20 th…" GacMed Mex [1998 mar. Apr,134(2):145-5] ha accertato che metà dei pazienti sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per tumore. "La terapia oncologica sta facendo passi di grandi rilievo, gli anticorpi monoclonali" proclama il CSS. Basta collegarsi al portale del National Cancer nstitute, per comprendere le ragioni della delusione seguita alle grandi aspettative indotte dagli anticorpi monoclonali, i famosi " farmaci biologici intelligenti ". Nell'agosto 2012 ricercatori Sun Y, Campisi J hanno pubblicato su una delle più prestigiose riviste medico scientifiche mondiali, Nature medicine, Nat Med. 2012 Aug 5. doi: 10.1038/nm.2890. i meccanismi biochimici e molecolari di un fallimento di questa portata della chemioterapia :Treatment-induced damage to the tumor microenvironment promotes prostate cancer therapy resistance through WNT16B.La notizia ha sconcertato ed è stata ripresa da varie agenzia di stampa , di cui ne riporto alcune: (AGI) - Parigi, 5 ago. - La chemioterapia puo' stimolare la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende
'immune' il tumore a ulteriori trattamenti. La scoperta, "del tutto inattesa", e' stata pubblicata sulla rivista Nature ed' e' frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro. Sono stati scoperti "evidenti danni nel Dna" nelle cellule sane intorno all'area colpita dal cancro. Sono stati analizzati gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da pazienti affetti da tumore alla prostata. Queste ultime producevano quantita' maggiori della proteina WNT16B che favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali.

lunedì 27 maggio 2013

C'era una volta Carlos Castaneda

Gli sciamani lungo la via della luna cercano la luce e mai le ombre.


Perché letteratura e alchimia hanno sempre un viaggio interrotto e poi ripreso tra i cominciamenti dei simboli? La letteratura diventa una rappresaglia quando non si fa preghiera e illuminazione. Nel percorso di una letteratura simbolo la figura dello sciamano diventa fondamentale. Viaggiare dentro la propria anima è viaggiare nella saggezza dello sguardo, dell'ascolto, dell'impeccabilità, del guerriero della luce e mai delle ombre. Il combattente del sole, della luna e mai delle ombre e delle tenebre.

Carlos Castaneda, ritorna con il silenzioso passo. Leggiamolo con umiltà e con coraggio. A chi manca il coraggio di vivere la letteratura come magia, alchimia e mistero, si allontani da Carlos. 

Ma la parola non può esistere senza i simboli sciamanici del sogno. Ci sono parole di consolazione ma ci sono anche illuminanti visioni in cui la letteratura non è soltanto linguaggio, ma contemplante eternità. C'era una volta un tempo in cui la memoria era soltanto sogno. E il sogno si colorava di fantasie lungo i viaggi dell'essenza della vita. Il silenzio era potere. Il potere del silenzio era una arcana energia dello spirito.

C'era una volta la memoria, che si sposava con il mistero e l'isola della metafora, era l'isola dei segreti , dei segreti velati e poi chiariti. La magia e il mito ridisegnavano i luoghi di questo mistero.
      
Nell'isola di Carlos Castaneda la magia e il mito sono richiami ed echi che ci portano nella lontananza del tempo – memoria. Ritorna con noi spesso. Spesso si fa silenzio.

L'isola del Tonal di Castaneda è un intreccio di sfere la cui cultura diventa sapere dei popoli. E i popoli si impossessano di questo sapere filtrando il tempo attraverso la nostalgia. I dialoghi tra don Juan e don Genaro aprono le finestre al vento della memoria. Si legge: "Il mondo non si offre a noi direttamente; di mezzo vi è la descrizione del mondo. Propriamente, quindi, noi siamo sempre a un passo di distanza e la nostra esperienza del mondo è sempre un ricordo dell'esperienza. Noi siamo perennemente in atto di ricordare l'istante che è appena accaduto, appena trascorso. Noi ricordiamo, ricordiamo, ricordiamo".

È un andare tra i ricordi. Ma la distinzione tra il ricordare e afferrare la memoria è presente. Nel tempo i ricordi si frantumano e si raccolgono sulla tastiera della memoria. Nella memoria c'è il sapere e c'è il potere. Sentire, sognare e vedere. Sono i compiti anche della farfalla notturna che si metaforizza con il suo volo e con la sua presenza nel mondo. Il mondo e la memoria.

Castaneda filtra queste due dimensioni che sono delle sfere. La circolarità del tempo è un ritornare costantemente, al punto di partenza. Nel potere del silenzio c'è la circolarità del tempo – memoria. Il sognare. O il viaggiare. Già, appunto il viaggiare è il tema dominante della ricerca di Castaneda. Proprio ne L'isola del Tonal il viaggio è la trasparenza dell'isola. L'isola della partenza ma anche l'isola del ritorno. Dove i riti magici si compiono, si offrono, si avvertono. Il mondo degli stregoni non è soltanto il mondo della magia. È il mondo del sogno.

Si legge in Il potere del silenzio-Arcane energie dello spirito: "Il nagual Elìas aveva grande rispetto per l'energia sessuale disse don Juan. Riteneva che ci fosse stata perché la usassimo nel segno. Credeva che il segno fosse caduto in disuso perché poteva sconvolgere il precario equilibrio mentale delle persone sensibili".

È un itinerario lungo ma circolare. Per esempio così in Il secondo anello del potere , in Il dono dell'aquila, in L'arte di sognare. Il sapere e il potere sono, comunque, incarnate dalla metafora della farfalla notturna che troviamo ne L'isola del Tonal. La sottolineatura è singolare oltre ad essere bella.
"Il sapere e il potere. I sapienti hanno l'uno e l'altro. E tuttavia nessuno di loro potrebbe dire come riuscì ad averli: potranno solo dire che li hanno ottenuti agendo come guerrieri, e che ad un dato momento tutto è cambiato". I guerrieri della notte si incontrano con la farfalla.
E poi: "Un guerriero deve essere calmo e padrone di sé, senza perdere mai il controllo". Gli stregoni e i guerrieri. Ma è Castaneda che incide un solco con queste parole: "Se volete esprimervi in modo preciso secondo gli stregoni, ma in modo molto ridicolo secondo il vostro linguaggio, potete dire che stanotte avevate un appuntamento con una farfalla notturna. Il sapere è una farfalla notturna".

Le metafore sono anch'esse circolari perché camminano nel cuore del tempo e si fanno voce dentro l'anima del guerriero. Ma queste metafore chiedono allo stregone di mobilitarsi nel linguaggio. Alla fine il tempo è sempre il mistero, che si imprigiona nella memoria e si fa destino.
Appunto, il destino. L'incontro tra l'Occidente e l'Oriente è anche qui la trasparenza del potete del silenzio. E questo potere senza la forza e la consapevolezza del destino è follia. Ma Castaneda si rivela  nell'isola, si rivela nel silenzio, si rivela nel sogno.

Tre percorsi la cui luce primordiale vive non solo nel passato ma nella richiesta del presente. Il futuro è già memoria. La conoscenza è destino. Il silenzio interiore è la civiltà che si fa memoria. Un invito ad andare oltre alla ragione. Oltre la ragione c'è sempre il mistero. Un mistero che fa del nostro cammino il senso e l'orizzonte nella luce illuminante. Il volto non della verità ma del viaggiare dentro la propria anima.

Io, che ho seguito questo maestro, non smetto di leggere e di vivere nell'immaginario di Castaneda, ho sempre trovato in lui, il mio compagno di strada. Un compagno nella vita e nelle parole. Nei linguaggi, in ciò che usiamo chiamare letteratura e nella spiritualità del sogno. Tutto altrimenti diventa relativo. Ed io che al relativismo non mi sono mai affidata, tanto meno alla ragione, trovo in lui l'aquila e il volo tra il sogno e la fede.

Per altre info visitate la nostra pagina Carlos Castaneda.

venerdì 24 maggio 2013

Salute - Decrescita Sanitaria

Immagine tratta da www.ilcambiamento.it

La malattia, come risaputo, è un enorme business e i guadagni per i potenti della medicina-supermarket non rallentano certo di fronte al dolore delle persone, anzi. I nuovi casi di malattia sono una nuova, costante e poderosa spinta al motore fabbrica-soldi che si chiama leggendariamente Big-Pharma.
Se un tempo - quando ancora c'era buon senso e un briciolo di onestà aleggiava ancora in questa "bella" società - si attendeva che la persona diventasse sintomatica per procedere a curarla, da molti anni ormai non si attende che sia la persona stessa a dire "Ahi!", si parte dal concetto che gli si deve impedire di dirlo o che tanto prima o poi lo dirà e va curato in anticipo.
Tutto è mascherato dalla parola "Prevenzione" che nella realtà dei fatti non previene alcunché. Al massimo si tratta di "diagnosi precoce" (detta anche Prevenzione secondaria), ma con il prevenire davvero le malattie non ha nulla a che vedere.
Quando nacque l'industria della diagnosi precoce, il fine ultimo era quello di dare al paziente una chance di guarigione, cercando di trovare oggettivamente il male nelle sue fasi iniziali; oggi va fatta la diagnosi precoce e presuntiva (genetica) di malattie possibili cercando nell'infinitamente piccolo, dimenticandosi di indagare nella vita delle persone, costellata di immensamente grandi problemi.
Perché si spinge fortissimo sull'acceleratore della diagnosi precoce presuntiva?
Per far si che le persone inizino ad assumere i farmaci il prima possibile e che questa assunzione duri per il resto dei loro giorni. In questo modo, sotto una velata cortina di rassicurazioni, convincimenti, pubblicità, articoli roboanti e il più volte citato "Prevenire è meglio che curare", si nasconde un'articolato meccanismo il cui fine principale è quello di favorire BigPharma con cortese e previdente sollecitudine.
A questo proposito invito il lettore a leggere quest'altro mio post.

Parliamo di chirurgia, dato che si tratta della prestazione sanitaria più costosa.
Nelle realtà chirurgiche, nel corso degli ultimi dieci anni, l'attività è raddoppiata e il numero delle urgenze chirurgiche è aumentato del 200%. Volumi di lavoro spaventosi (oltre 5.000.000 di interventi chirurgici all'anno, in ascesa) che destano, negli alti papaveri aziendali, un'ondata di ammirazione, soddisfazione, compiacimento. A nessuno di questi azionisti-coi-soldi-altrui salta alla mente una semplice domandina: "Ma perché si fanno tutti questi interventi?", oppure "Perché la gente sta' così male?"
Sono domande umane, logiche, sensate, da padre di famiglia ed è proprio questo che è venuto a mancare, il senso del padre di famiglia, ovvero di colui che pensa al bene della propria famiglia, dapprima evitando che i propri cari stiano male, poi eventualmente provvedendo a curarli amorevolmente.
La Sanità odierna non è una famiglia, è solo un consiglio di amministrazione, un istituto finanziario dove si raggirano i clienti con bond (cambiali) tossici, spesso mortali.
L'aziendalizzazione delle Unità Sanitarie Locali ha demolito il concetto stesso di Sanità ovvero curare e GUARIRE le persone.
Quest'ultimo concetto è di primaria importanza.
Per l'odierna politica sanitaria, guarire le persone sembra essere l'obiettivo da mancare con assoluta diligenza e massimo impegno. Meglio cronicizzare che guarire. La persona guarita non consumerà più farmaci e starà attento a non riprecipitare nella malattia. Un malato cronico consumerà farmaci per tutta la vita. Non ci vuol molto per capire che cosa comporti tutto ciò per la piovra farmaceutica di cui dicevo dianzi.

Vediamo ora il meccanismo dei rimborsi sanitari che contraddistingue il nostro SSN. Partiamo con il parlare di DRG.
DRG è l'acronimo di Diagnosis Related Group, ovvero Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi e significa, in breve, che ogni paziente dimesso da un istituto di diagnosi e cura viene identificato in base alla patologia per la quale ha ricevuto diagnosi e trattamento. Queste manovre diagnostico-terapeutiche hanno un costo che viene sostenuto dalle ASL, le quali fornendo opportuna documentazione al Ministero della Salute, riceveranno adeguato rimborso.
Ad una prima analisi sembra un meccanismo virtuoso, ma andiamo nel sottile e nel non detto.
Il sistema DRG è stato inventato, sviluppato e ottimizzato da un americano ed introdotto nel 1983 nel sistema sanitario statunitense, notoriamente basato sulle Assicurazioni private.
In quel sistema il DRG si integrava come un pesce nell'acqua. Un ospedale fornisce una prestazione, l'Assicurazione del paziente rimborsa l'ospedale in base a dati e tariffe concordate.
Questo sistema NON PUO' FUNZIONARE IN ITALIA dove la sanità non si basa sulle Assicurazioni e quindi sul rimborso da parte di privati cittadini. In italia chi paga le prestazioni ospedaliere è il Ministero della Salute che USA I SOLDI DI TUTTI.
Capite qual'è l'inganno o il circolo diabolico?
Negli USA le assicurazioni vogliono spendere solo lo stretto necessario, imponendo agli ospedali un rigido e rigoroso controllo al ribasso, perché si usano i soldi privati (del cittadino e dell'assicurazione stessa).
In italia non c'è nessuno che controlla in modo rigoroso perché si spendono i soldi pubblici, ovvero di tutti. Si sa che il concetto di "Soldi di tutti" non è altro che un forte richiamo per malavita organizzata e singoli approfittatori e ladri. Questo fa si che la spesa sanitaria sia in lievitazione costante e apparentemente inarrestabile. Più prestazioni si fanno e più le aziende guadagnano, offrendo a pochi papponi salari di risultato che fanno letteralmente incazzare.

Per il cittadino malato c'è la convinzione di essere "guardato a fondo per il proprio bene", ma non si accorge che questo sistema gli chiede ancora più tasse e che lui, da malato, è in realtà come le afidi per le formiche, uno schiavo da sfruttare.
I milioni di prestazioni sanitarie erogate annualmente in italia, danno un falso convincimento che la sanità sia efficiente. Queste prestazioni creano e muovono decine di miliardi di euro all'anno (115 nel 2012), ma si tratta di debito, non di guadagno. Questo debito grava sulla schiena di TUTTI. Tra l'altro il mal di schiena è una vera e propria piaga sociale e forse ora si capisce quale sia la ragione del suo insorgere.

Capite bene che questo sistema non solo non fa prevenzione primaria (evitare le malattie), ma ha tutta l'intenzione di esercitare la sola prevenzione secondaria (scoprire presto una malattia vera o presunta) e fare in modo che, se non si trovano malattie vere, le si debbano creare (osteoporosi, sindrome climaterica, sindrome delle gambe senza riposo, disfunzione erettile, ipercinesia infantile ed altre).

La diagnosi precoce e la terapia preventiva non sono senza conseguenze.
Sottoporre le persone alla minaccia di scoprire essere malate, crea dei malati.
Indurre nelle persone il dubbio/convincimento di essere "nate malate", crea dei malati.
Consumare farmaci solo per evitare di ammalarsi, crea malattia.
Vaccinarsi senza sapere contro chi o cosa, crea malati.
Il peso psichico della parola "malattia", crea la malattia.
Considerare la Natura come spietato killer per persone sfigate, crea non solo la malattia, ma il disamore per il pianeta, il mancato rispetto per la Natura stessa, per il proprio ambiente e per gli altri esseri viventi.

Sapete cosa si può fare per decrescere sanitariamente?
Ecco alcuni consigli.
  1. Primo e non a caso, SPEGNETE LA TV o quanto meno non guardate i TG.
    Cosa generano la TV in generale e i TG in particolare? Principalmente ansia ed apprensione. Poi generano credulità, autoconvincimento, percezione catastrofista della vita, senso di minaccia incombente. Particolarmente pericolose le notizie di qualche caso di malattie virali di "incerta endemicità".
    È curioso notare come venga data la notizia con toni gravi, preoccupati e subito dopo lo speaker dice che il Ministero scongiura il pericolo di contagio su vasta scala.
    Capite la schizofrenica presa per il .... fondello?
  2. Se vi sentite bene, vi state ascoltando a sufficienza ed il vostro corpo vi dice che è tutto a posto. Smettete subito di preoccuparvi della vostra salute. Se vi sentite bene è evidente che state facendo il meglio per voi. Scoprite perché state così bene e quali siano le componenti della vostra buona salute (equilibrio emozionale, alimentazione, abitudini salutari, ecc.), se vi troverete in difficoltà saprete sempre come tornare a star bene. Non temete per voi, semmai temete chi vi dice che potreste ammalarvi.
  3. Se state usando dei farmaci (non salvavita), valutate seriamente un piano per sospenderli, ma fatelo solo se siete sereni. È del tutto insensato sospendere un farmaco verso il quale nutrite una dipendenza psichica. A questo punto sarebbe obbligatorio, da parte mia, dirvi di consultare prima il medico, ma lui è parte del sistema e credo che vi convincerà a continuare nell'uso dei farmaci.
  4. Privilegiate la terapia a casa e rifiutate strenuamente ricoveri immotivati. Creano un debito che poi vi troverete a dover ripagare. Se avete parenti anziani per i quali il medico vi "consiglia" il ricovero in ospedale, non ascoltatelo, a meno che non vogliate liberarvi del vostro parente. Se lo amate davvero, curatelo a casa. Non è facile, ma è umano.
  5. Evitate gli screening di massa per voi e per i vostri cari. Allo stress legato all'esito di tale indagine, si aggiungano i falsi positivi (che talora raggiungono percentuali preoccupanti) e il costo per il SSN, che poi vi si ritorce contro.
  6. Non credete alla bufala delle malattie ereditarie. Oltre che insensata, crea ansia, rassegnazione al divenire dei malati, terrore di fare la stessa fine, attesa isterica dei primi segni. La persona che casca nel vortice dell'ereditarietà, è una persona con mani, piedi e cervello chiusi in una gogna.
  7. Alimentatevi correttamente. State lontani da cibi precotti o che richiedano solo di essere scaldati (magari nel velenoso microonde). Oltre ad essere costosi, sono farciti di additivi chimici, intensificatori di sapidità ed altri artifici che privilegiano il sapore, ma non la nutrizione. Sono cibi praticamente privi di enzimi - quelle sostanze vitali che nella MTC sono chiamate Jing o essenza vitale.
    Perché vengono rimossi gli enzimi?
    Per rallentare il decadimento dell'alimento!
    Se vi nutrite senza enzimi vi state solo saziando, ma in realtà siete solo iponutriti e in condizioni di deficit energetico. Il Nei Jing - un testo antico di Medicina Cinese - afferma che: "Dove c'è deficit, c'è la malattia!"
    Come vi sentite appena svegli? Fiacchi? Ora sapete perché!
  8. Praticate, ove possibile, la filosofia del non-attaccamento. Significa divenire indipendenti da cose/persone/situazioni. Questo evita gli shock biologico-emozionali di perdita, di territorio, di attacco e del boccone, note cause di innesco di SBS che, purtroppo, la medicina convenzionale considera e tratta ferocemente come malattie.
    Lo so che non è facile/semplice distaccarsi da cose e persone, ma ci si può riuscire; quanto meno cercate di liberarvi dalla denaro-dipendenza. Non si tratta di fare con pochi soldi, ma di non sentire il bisogno di averne.
  9. Praticate attività sportive secondo le vostre esigenze, non secondo quelle della moda o della televisione. Quello che conta è stare bene, non far star bene gli occhi altrui.
  10. Agite unicamente secondo il vostro buon senso e fidatevi di quello che dice il vostro cuore e il vostro istinto. La vostra salute dovrebbe stare più a cuore a voi che al Ministero della Salute.

Buona salute a tutti e andate con il vostro Dio, comunque lo concepiate.
Decrescete e moltiplicate coscienza e felicità :-)

mercoledì 22 maggio 2013

L'INPS È AL COLLASSO, LE PENSIONI SONO UN MIRAGGIO


L'Inps è oggettivamente al collasso: 

"L'istituto di previdenza, infatti, aveva a inizio 2011 un patrimonio di 41 miliardi, come detto, il quale si è ridotto a soli 15 in 24 mesi. Ma è a livello tendenziale che le cose peggiorano e destano ancora più preoccupazione."

I motivi sono essenzialmente 2:

"Il primo motivo principale di questo calo del patrimonio, è relativo alla fusione recente di Inpdap e Inps, cioè il fatto che il sistema pensionistico del settore pubblico sia stato fatto confluire all'interno di quello del settore privato (operazione datata appunto 2012) [...]. Questo matrimonio ha portato in dote al sistema pensionistico del settore privato oltre 10 miliardi di rosso, contribuendo ad affossare ancora di più le riserve originarie dell'Inps conteggiate a fine 2011."

Il secondo motivo è un buco di 30 miliardi:

"Le pubbliche amministrazioni, da tempo e in modo diffuso, non stanno pagando del tutto i contributi pensionistici dovuti dei propri dipendenti. Si tratta di una somma stimata in circa 30 miliardi, che grava ovviamente sul bilancio già fortemente compromesso dello Stato ma che, attenzione, non è ancora stato messo agli atti, visto che proprio mediante la fusione con l'Inps è stato, per il momento, occultato."

Conseguenze? Disastrose, quando le persone che attendono di andare in pensione ci andranno.

"Se questa massa di persone fosse messa in grado di andare dritta in pensione così come giustamente previsto, l'Inps crollerebbe in modo definitivo nel giro di qualche anno appena. Ribadiamo, infatti, che già a fine 2013 il bilancio complessivo dell'Inps è atteso a poco oltre 15 miliardi. Dai 41 di fine 2011."

I giovani poi 

"non saranno comunque in grado di versare contributi in quantità bastante a pagare le pensioni di chi, via via, in ritardo e alla fine, comunque (per ora: almeno secondo le norme attuali) in pensione poco alla volta ci sta andando."

La conclusione chiarisce ogni dubbio:

"L'Inps sta finendo nel buco nero statale e dunque le pensioni non potranno essere più erogate a breve."

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps (Civ) ha confermato tutto: "in due anni con l'incorporazione dell'ex Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici si sono persi 26 miliardi di euro". 

Per sapere come stanno veramente le cose consiglio la lettura di questo libro che racconta la verità senza censure: Senza Pensioni


Senza Pensioni

martedì 21 maggio 2013

10 regole per l’uso corretto del telefonino



a cura di Giuseppe Primavera

Call me on my mobile phone…or better not ?
Questo è il titolo del commento che accompagna la pubblicazione di INTERPHONE, il più vasto studio internazionale caso-controllo mai realizzato, il cui obiettivo era quello di determinare se l’uso prolungato del telefono cellulare aumenta il rischio di alcuni tumori cerebrali. Lo studio suggerirebbe un aumentato rischio di gliomi solo nel gruppo ad elevato utilizzo del cellulare, confermando parzialmente i risultati della review di Hardell, che aveva riscontrato una correlazione tra esposizione >10 anni e aumentato rischio di neurinomi dell’acustico e gliomi ipsilaterali al lato di maggior utilizzo del cellulare. Inoltre, nel 2011 l’Agenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici come “possibili cancerogeni per l’uomo”, classificazione assegnata alle sostanze per le quali esistono limitate evidenze di cancerogenicità.
Hardell, INTERPHONE e IARC non sono riusciti a comunicarci certezze, quelle che i medici e i pazienti vorrebbero, ma ragionevoli dubbi. La comunità scientifica insieme ai decisori politici deve imparare a convivere con l’incertezza, applicando ampiamente il principio di precauzione. Assenza di certezza scientifica assoluta non significa assenza di prove, e questo non deve servire come motivo per rinviare l’adozione di misure efficaci, come recita il Principio 15 della “Dichiarazione di Rio”. Sulla base di queste considerazioni, l’ACP ha deciso di sottoscrivere, insieme a ISDE e APPLE (Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog), le 10 domande dei medici di Vienna [ITA - ENG] all’industria, ai media e ai politici, e di diffondere tra i nostri soci le 10 regole per un uso responsabile del telefonino. Secondo Lorenzo Tomatis adottare il principio di precauzione significa anche accettare il principio di responsabilità, e quindi il dovere di informare, nel nostro caso sia i ragazzi che i loro insegnanti. In fondo sono sufficienti pochi gesti, in particolare l’uso dell’auricolare, per diminuire notevolmente l’effetto delle onde elettromagnetiche, in attesa che la scienza ci dia maggiori certezze.
1) Hardell L. et al. Long-term use of cellular phones and brain tumours: increased risk associated with use for >10 years. Occup. Eviron Med 2007; 64:626-632.
2) Brain tumor risk in relation to mobile telephone use: results of the INTERPHONE international case-control study. The INTERPHONE Study Group, International Journal of Epidemiology 2010;39:675-694.


TELEFONA CON IL CERVELLO! 10 REGOLE PER L’USO CORRETTO DEL TELEFONINO
1- Usa l’auricolare per diminuire
l’effetto delle ondeelettromagnetiche sulla tua testa
(no blue-tooth) oppure usa il viva voce: l’intensità
del campo elettromagnetico diminuisce
rapidamente con l’aumentare della distanza!
In auto, per legge, devi usare
solo il viva voce .

2- Evita le lunghe telefonate, alterna spesso
l’orecchio durante leconversazioni e limitane
drasticamente la durata (alcuniminuti);
quando fai una chiamata aspetta che ti rispondano
prima di avvicinare il cellulare all’orecchio.

3- Telefona quando c’è pieno campo(tutte le “tacche”)
altrimenti il tuo cellulare aumenta la potenza delle
emissioni sul tuo orecchio.

4- Durante la notte non tenere il cellulare acceso
sul comodino o, peggio, sotto il cuscino (le onde
elettromagnetiche disturbano il sonno).
Non ricaricarlo vicino al letto.

5- Durante il giorno non tenere il telefonino acceso in
tasca o a contatto con il corpo: appena puoi riponilo
sul tavolo, negliindumenti appesi, nella borsa o nello zaino.

6- Non tenere il cellulare acceso negli ospedali o
dove sono presenti apparecchiature elettromedicali,
sugli aerei ed in presenza di persone con dispositivi
quali pacemaker o apparecchi acustici.

7- Al cinema, a teatro, a SCUOLA tieni il cellulare spento
e utilizza l’opzione segreteria.
Il cellulare a SCUOLA è VIETATO dalla legge!

8- L’uso del cellulare da partedei bambini dovrebbe
Essere limitato alle sole chiamate di emergenza!

9- Quando acquisti un cellulare nuovo informati sul
livello delle sue emissioni (TAS inWatt/kg, l’intensità di
campo elettrico in V/m).

10- All’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua
potenza di emissione: nei luoghi chiusi cerca di usare la
rete telefonica fissa (non il cordless).

Fonte: http://domodama.wordpress.com/2011/09/30/10-regole-per-l%E2%80%99uso-corretto-del-telefonino/