sabato 31 agosto 2013

La nuova Costituzione ungherese (che all'Ue non piace)

di Ida Magli - 26 agosto 2013 - www.italianiliberi.it

Questo è il Preambolo della nuova Costituzione ungherese, molto osteggiata, come è noto, dall'Unione europea. Non c'è da meravigliarsene: lo spirito che l'anima è del tutto contrario agli intenti dissacratori dell'Europa che tende, anche se ancora non c'è riuscita, a eliminare gli Stati nazionali, l'amore per la patria, per la lingua, per la religione, per la storia di ogni singolo popolo per giungere a omologare tutti gli abitanti del continente in una massa informe, priva di sentimenti e di valori.
Gli Italiani Liberi si propongono di stringere dei legami di conoscenza e di solidarietà con l'Ungheria nella speranza che nasca finalmente, almeno fra alcuni dei paesi dell'Ue, la volontà di sottrarsi all'annientamento predisposto dai politici al servizio di Bruxelles, fra i quali eccellono i governanti italiani. L'Ungheria gode del vantaggio di non partecipare all'area euro, avendo conservato la sovranità monetaria, cosa che le ha permesso di recuperare in poco tempo un'economia in crescita e di rimborsare totalmente il prestito onerosissimo del Fondo monetario internazionale.    
Ida Magli


LA LEGGE FONDAMENTALE DI UNGHERIA
(25 aprile 2011)
Dio benedica gli ungheresi
PROFESSIONE NAZIONALE
Noi, membri della Nazione ungherese, all'inizio del nuovo millennio, con senso di responsabilità per ogni ungherese, proclamiamo quanto segue:
Siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano abbia costruito lo Stato ungherese su solide basi e lo abbia reso parte dell'Europa cristiana mille anni fa.
Siamo orgogliosi dei nostri antenati che hanno combattuto per la sopravvivenza, la libertà e l'indipendenza del nostro paese.
Siamo orgogliosi delle eccezionali conquiste intellettuali del popolo ungherese.
Siamo orgogliosi che la nostra gente nel corso dei secoli ha difeso l'Europa in una serie di lotte e ha arricchito l'Europa con i suoi talenti e la sua diligenza.
Riconosciamo il ruolo del cristianesimo nel aver preservato la nazione. Apprezziamo le varie tradizioni religiose del nostro paese.
Promettiamo di preservare l'unità intellettuale e spirituale della nostra nazione lacerata nelle tempeste del secolo scorso. Le nazionalità che vivono con noi fanno parte della Comunità politica ungherese e sono parti costitutive dello Stato.
Ci impegniamo a promuovere e a salvaguardare il nostro patrimonio, la nostra lingua, così diversa da tutte le altre, la cultura ungherese, le lingue e le culture delle nazionalità che vivono in Ungheria, insieme a tutto il patrimonio antropico e naturale del bacino dei Carpazi.
Noi ci riconosciamo responsabili nei confronti dei nostri discendenti, quindi proteggeremo le condizioni di vita delle generazioni future facendo un uso prudente delle nostre risorse materiali, intellettuali e naturali.
Noi crediamo che la nostra cultura nazionale sia un ricco contributo alla diversità dell'Unione europea.
Rispettiamo la libertà e la cultura di altri popoli, e ci impegneremo a collaborare con ogni nazione del mondo.
Noi riteniamo che l'esistenza umana sia basata sulla dignità umana.
Noi riteniamo che la libertà individuale non possa essere completa se non in collaborazione con gli altri.
Noi riteniamo che la famiglia e la nazione costituiscano la struttura principale della nostra convivenza, e che i nostri valori di coesione fondamentali siano la fedeltà, la fede e l'amore.
Noi riteniamo che la forza della comunità e l'onore di ciascuno sono basati sul lavoro, una conquista della mente umana.
Noi riteniamo che abbiamo un dovere generale di aiutare i più deboli e i più poveri.
Noi riteniamo che l'obiettivo comune dei cittadini e dello Stato sia quello di raggiungere la misura più alta possibile di benessere, sicurezza, ordine, giustizia e libertà.
Noi riteniamo che la democrazia sia possibile solo se lo Stato serve i suoi cittadini e amministra i propri affari in modo equo, senza pregiudizi o abusi.
Onoriamo le conquiste della nostra costituzione storica e onoriamo la Santa Corona, che incarna la continuità costituzionale della sovranità dell'Ungheria e l'unità della nazione.
Noi non riconosciamo la sospensione della nostra costituzione storica a causa delle occupazioni straniere. Neghiamo qualsiasi prescrizione per i crimini disumani commessi contro la nazione ungherese e i suoi cittadini, sotto le dittature del nazismo e del comunismo.
Noi non riconosciamo la costituzione comunista del 1949, dato che fece da base alla tirannide, pertanto la proclamiamo non valida.
Concordiamo con i membri del primo Parlamento libero, che proclamarono come prima loro decisione che la nostra libertà attuale è nata con la nostra rivoluzione del 1956.
Riconosciamo come data del ripristino dell’autodeterminazione del nostro paese, perduta il diciannovesimo giorno di marzo del 1944, al 2 maggio del 1990, quando si è formato il primo corpo di rappresentanza popolare liberamente eletto. Noi consideriamo questa data come l'inizio della nuova democrazia e del nuovo ordine costituzionale del nostro paese.
Noi riteniamo che, dopo i decenni del ventesimo secolo che portarono ad uno stato di decadenza morale, abbiamo un perdurante bisogno di rinnovamento spirituale e intellettuale.
Confidiamo in un futuro da costruire insieme e nell'impegno delle giovani generazioni. Crediamo che i nostri figli e nipoti renderanno di nuovo l’Ungheria grande con i loro talenti, perseveranza e forza morale.
La nostra legge fondamentale [la presente Costituzione] deve essere la base del nostro ordinamento giuridico: costituirà un’alleanza tra ungheresi del passato, presente e futuro; un quadro vivente che esprime la volontà della nazione e la forma in cui vogliamo vivere.
Noi, i cittadini provenienti da Ungheria, siamo pronti a fondare l'ordine del nostro paese sugli sforzi comuni della nazione.
(traduzione condotta sul testo ufficiale inglese)


 

giovedì 29 agosto 2013

HPV: vergognoso marketing delle vaccinazioni pediatriche

Questo non è un problema minore, ma nella fretta di vaccinare è abitualmente ignorato che lo stesso documento certifica l'efficacia del vaccino a una media del 20,5%.
Pertanto non siamo sorpresi di scoprire che è in piena attuazione la ricerca di puerili scuse per abbassare l'età della vaccinazione.

Uno di questi lavori puerili, tra l'altro sempre promosso dalla GAVI Alliance di Bill Gates, trattasi di una revisione pubblicata sulla rivista Vaccine e prodotta ad hoc per giustificare e spingere intensamente la vaccinazione anti HPV in bambini molto piccoli.

Gli autori scrivono:
Su scala globale, la vaccinazione dei neonati e dei bambini è ben consolidata e ha sviluppato una infrastruttura di lavoro di successo. I programmi di vaccinazione contro l'epatite B [HBV] offrono un modello strutturale per l'introduzione del vaccino anti HPV in cui l'immunizzazione del neonato e del bambino evidenzia una rapida riduzione della prevalenza dei vettori HBV in coorti di bambini immunizzati, e di cirrosi epatica e cancro al fegato nelle decadi successive.

In sostanza, il vaccino contro l'epatite B somministrato lo stesso giorno della nascita è un modello per ridurre l'età della vaccinazione anti HPV, e anziché vaccinare le ragazze poco prima della pubertà, stanno suggerendo di vaccinare da subito i neonati.
In nessuna parte del documento è fatta considerazione ai potenziali effetti avversi!

Gardasil è stato recentemente associato alla sclerosi laterale amiotrofica [SLA]. Il Ministero della Salute giapponese ha ritirato la sua raccomandazione per i vaccini anti HPV a causa di gravi effetti avversi.
Il numero di effetti avversi causati dal Cervarix e riportati nel Regno Unito sono mostrati in questo grafico da uno studio pubblicato in Current Pharmaceutical Design. In Italia invece si preferisce il gossip.

Didascalia immagine: Tasso di reazioni avverse [ADR] da Cervarix paragonato a quello di altri vaccini nel programma di immunizzazione del Regno Unito. I dati provengono dalla relazione prevista dalla UK Medicines and Healthcare products Regulatory Agency [MHRA] per il Joint Committee on Vaccination and Immunisation di giugno 2010

La logica alla base dell'attuale programma di vaccinazione anti HPV parte da due premesse di base:

1. i vaccini anti HPV prevengono i tumori del collo dell'utero e salvano vite umane,

2. i vaccini anti HPV non hanno alcun rischio di gravi effetti collaterali.

Pertanto, gli sforzi effettuati sono fatti per ottenere il maggior numero di ragazze vaccinate in età pre-adolescenziale, al fine di ridurre l'incidenza dei tumori del collo dell'utero. MA un'attenta analisi del vaccino anti HPV pre- e post- dati di rilascio delle autorizzazioni dimostra che entrambe le premesse sono in contrasto con gli elementi di fatto e sono in gran parte derivati da una significativa errata interpretazione dei dati disponibili.

Eppure, gli autori dello studio vogliono spingere l'età per la somministrazione del vaccino anti HPV dai bambini verso il basso fino all'infanzia. Tra l'altro, pensano anche che non ci sarebbe nessun problema nel somministrare dosi di richiamo alle ragazze che sono ormai completamente vaccinate, come se il vaccino non producesse nulla di male!

Non vi è alcuna considerazione degli effetti avversi. Non vi è alcuna considerazione generata dal maggiore onere per il sistema immunitario dei bambini, come se la batteria di vaccini che inoculano attualmente non è già sufficiente a creare danni.

Conflitti d'Interesse
Questo folle studio è stato finanziato da importanti enti governativi, tra cui la Commissione Europea, l'Instituto de Salud Carlos III del governo spagnolo, e la Agencia de Gestió d'Ajuts Universitaris i de Recerca-Generalitat de Catalunya del governo catalano. Gli autori sono:

- F. Xavier Bosch: Cancer Epidemiology Research Program [CERP], Institut Català d'Oncologia, L'Hospitalet de Llobregat [Barcelona], Spagna

- Vivien Tsu: Direttore del Progetto PATH, Seattle, partner della Fondazione Bill & Melinda Gates

- Alex Vorsters and Pierre Van Damme: Centre fo the Evaluation of Vaccination, Vaccine & Infectious Disease Institute, Università di Anversa, Belgio

- Mark A. Kane: Consultant on Immunization Policy, Mercer Island, USA

I datori di lavoro degli autori sono, guarda caso, profondamente legati alla produzione di vaccini. Tuttavia, i loro legami personali con il complesso vaccino-industriale è davvero stupefacente:

- F. Xavier Bosch: ha condotto sperimentazioni del vaccino anti HPV e studi epidemiologici per GlaxoSmithKline, Merck e Sanofi Pasteur MSD. Egli esegue screening e test HPV promossi da Qiagen, e incassa le sovvenzioni di viaggio e onorari per conto di GlaxoSmithKline, Merck, Sanofi Pasteur MSD, Roche e Qiagen.

- Vivien Tsu: non ha dichiarato alcun conflitto di interessi. Tuttavia, è stata responsabile di una sperimentazione del vaccino anti HPV finanziato dalla Gates Foundation in India ed è stata fortemente criticata dal Governo Indiano per violazioni etiche. I soggetti sono stati selezionati da popolazioni tribali ignoranti e vulnerabili, il consenso è stato ottenuto con l'inganno, e gli eventi avversi non sono stati registrati correttamente.

- Alex Vorsters: ricercatore principale per la sperimentazione di vaccini dell'Università di Anversa, e riceve sovvenzioni da produttori di vaccini. Prende anche sovvenzioni per i relatori dei convegni di presentazione dei vaccini ed è segretario del Viral Hepatitis Prevention Board.

- Pierre Van Damme: membro della segreteria esecutiva del Viral Hepatitis Prevention Board, che è sostenuto dai finanziamenti di GlaxoSmithKline Biologicals, Sanofi Pasteur MSD, e Merck.

- Mark A. Kane: è membro dell'Advisory Board di Merck per il vaccino anti HPV e riceve rimborsi spese di consulenze, onorari, e viaggi di sostegno da Merck.

Non è per nulla conveniente fidarsi di uno studio sovvenzionato totalmente dalle Big Pharma che possono trarre beneficio spostando l'età per la vaccinazione anti HPV all'infanzia. La totale mancanza di considerazione per il danno prodotto dai vaccini anti HPV è scioccante, anche in un gruppo profondamente affascinato e sponsorizzato dalle multinazionali. Avrebbero potuto almeno inscenare un teatrino della preoccupazione, ma non vi è alcun accenno ad essa.

Il marketing delle vaccinazioni pediatriche
Lo studio rivela candidamente che il vaccino anti HPV non era originariamente destinato ad essere utilizzato esclusivamente per il cancro cervicale nelle donne, ma è stato sempre destinato ad una varietà di tumori. Pertanto, a quanto pare, le ragazze venivano usate come cavie, tanto per comprendere meglio come piazzare il vaccino sul mercato e valutare gli effetti negativi o, più probabilmente, come questa recensione sembra implicare, per vedere fino a che punto potevano spingere un vaccino con effetti negativi così orribili.

Certo, tutte le ragazze che hanno ricevuto i vaccini anti HPV sono state trattate in modo più che disinvolto, poiché Gardasil e Cervarix sono stati testati sui testicoli del ratto, non sulle ovaie! Ed ora che è ovvio che il vaccino contro l'HPV è estremamente pericoloso, si eleva lo sforzo per nascondere i rischi.

La preoccupazione degli autori, anziché concentrarsi sugli orribili effetti avversi, non ha nulla a che fare con le vite perdute e devastate. La loro unica preoccupazione è per il lavoro di marketing effettuato con i vaccini anti HPV. Pensano che il processo di promozione alle persone potrebbe aumentare molto più agevolmente se, invece di riferirsi a loro come "cancro prevenzione", i vaccini prevengono "malattie HPV correlate".

Pertanto, gentili lettori, aspettatevi di vedere un sottile cambiamento nel modo in cui i funzionari della salute e i loro galoppini mediatici riferiranno in merito ai vaccini anti HPV. Invece di leggere e ascoltare del cancro, in particolare del cancro del collo dell'utero, è probabile che inizierete a leggere e ascoltare riferimenti alle "malattie HPV correlate": fate particolare attenzione al plurale!

Il progetto è quello di vendere la vaccinazione ai neonati come preventivo multi-cancro. I genitori che si rifiuteranno di somministrare il vaccino anti HPV, per le ragazze o ragazzi, saranno accusati di condannare i loro figli a una vasta gamma di tumori.

Questa è un'altra esecrabile tecnica di marketing!


Fonte: www.disinformazione.it

martedì 27 agosto 2013

La bambina miracolo: guarisce improvvisamente da leucemia e sindrome di Down

Nata prematura, a 28 settimane, con diversi problemi a cuore e occhi, la piccola Clara era anche affetta da leucemia e sindrome di Down. Dopo una breve cura, leucemia e trisomia 21 sono misteriosamente sparite.
La piccola Clara, nata prematura, si è aggrappata 
alla vita ed è guarita dalla leucemia e la sindrome 
di Down: un apparente miracolo.
Foto: ©photoxpress.com/Anatoly Tiplyashin

lm&sdp - 22/04/2013
 
I medici sono rimasti allibiti. I genitori sono al settimo cielo.
E’ la storia della “bambina miracolo”: Clara McLoughlin, nata a Dublino (Irlanda) il 7 agosto 2012 a ventotto settimane di gravidanza. Un parto prematuro che vedeva coinvolto anche il fratellino gemello che, tuttavia, non è sopravvissuto.

Quando è nata pesava soltanto 1,14 chili, presentava diversi problemi agli occhi e perfino un buco nel cuore – che dovevano essere curati. Ma questo, rispetto a quanto scoperto poco dopo, poteva essere il meno: la neonata, infatti, era anche affetta da leucemia e risultata positiva alla trisomia 21 (la sindrome di Down). A motivo di ciò, riporta l’Indipendent, la bambina è stata trasferita all’Unità Intensiva Neonatale del Rotunda hospital.

«I medici – dichiara la mamma Helen Kavanagh – non ci avevano dato molte speranze e non si aspettavano che sopravvivesse, e valutavano la situazione ora per ora. Hanno consultato dei consulenti per osservare il suo caso, perché era così unico».

Per poter offrire una qualche cura, i medici hanno somministrato una dose di farmaco dopo soli due giorni dalla nascita, al fine di attaccare le cellule cancerogene della leucemia. Dopo questo primo intervento, la bambina ha reagito e iniziato a mettere su peso.
Nel frattempo, la piccola Clara era anche stata sottoposta a un intervento laser per curare gli occhi e un’operazione per riparare un buco nel cuore – una situazione globale apparentemente disperata.

Nel mese di novembre 2012 e in seguito nel febbraio 2013, i medici hanno eseguito dei test genetici al fine di monitorare lo stato della leucemia e la trisomia 21.
A questo punto sono iniziate le sorprese: la leucemia era sparita, rivelandosi una condizione transitoria – anche se non spiegabile. Se la leucemia era “misteriosamente” svanita, di certo sarebbe rimasta la sindrome di Down, poiché un fattore cromosomico non può in teoria comportarsi allo stesso modo.

Doppia sorpresa: anche la trisomia 21 non c’era più. Era come «se il gene avesse lasciato il suo corpo», racconta la mamma di Clara.
Ora, gli scienziati stanno tentando ci capire come la bambina abbia sviluppato sia la leucemia che la sindrome di Down – ma soprattutto come sia possibile che tutte e due queste condizioni siano sparite senza lasciare apparentemente traccia. La bambina, infatti, dopo 91 giorni di ospedale è tornata a casa e, come dichiarato dai coniugi McLoughlin, sta benissimo, pesa 20 chili, cresce ed è vivace.
«E’ molto difficile per le persone che non l’hanno vista, credere a tutto ciò – aggiunge la mamma – ma lei è perfetta e felice».


Fonte: http://www.lastampa.it/2013/04/22/scienza/benessere/gravidanza-parto-pediatria/la-bambina-miracolo-guarisce-improvvisamente-da-leucemia-e-sindrome-di-down-ReG4aQDYB66GgN8EDGHEQI/pagina.html

domenica 25 agosto 2013

NDE: ESPERIENZE DI PREMORTE E IPNOSI REGRESSIVA

del Dr. Angelo Bona

Cari amici,
il tema della Near Death Experience o esperienza di premorte mi ha da sempre affascinato e la mia grande amicizia con Raymond Moody, il più grande studioso al mondo di questo campo di ricerca spirituale, mi ha condotto a fruire di tutta la sua immensa esperienza.
Ho conosciuto Raymond un pomeriggio di cinque anni fa in Alabama dove vive in una casetta di legno sulle rive di un quieto fiume.
Il più riconosciuto psichiatra filosofo, il redivivo Socrate mi ha accolto con simpatia e amicizia portando umilmente la mia pesante valigia in un albergo vicino dove ho alloggiato per alcuni giorni.
Abbiamo avuto modo di scambiarci tutte le più profonde considerazioni sulla NDE e poi a sua volta Raymond è venuto in Italia per partecipare a due meeting da me organizzati a Bologna e a Milano. La sua importante ricerca di casi di NDE si è unita alla mia casistica sulle esperienze di premorte in ipnosi regressiva dalle quali abbiamo dedotto le stesse conclusioni.
Nel libro del collega americano "La Vita oltre la vita" vengono descritte esperienze di premorte che confermano le dottrine del buddhismo tibetano. Consiglio quindi agli interessati una vera "bibbia" sui passi compiuti dal moribondo e dall'anima del defunto. Sono racchiusi nel portentoso Libro tibetano del vivere e del morire scritto da Sogyal Rinpoche.
Come vi dicevo le esperienze di premorte studiate da Moody coincidono alle NDE rivissute dai miei pazienti in ipnosi regressiva.*
L'anima può guardare il corpo, divenuto salma in sospensione esterna. Lo Spirito mantiene la facoltà visiva uscendo dal soma mentre il morente osserva la scena dall'esterno. Segue poi un tempo di cosiddetto "bardo" di progressivo distacco dall'universo dello spazio-tempo.
Visioni di un tunnel scuro e di approdo in un oceano di luce sono comuni a tutti i soggetti. Frequente è poi l'incontro con famigliari defunti precedentemente, spesso la madre, ma anche il padre, i figli, i partner, i parenti possono mostrarsi dinanzi al naufrago della vita. Ancora possono apparire Esseri di Luce quali Gesù, la Madonna per i cristiani o icone sacre di altre religioni e la cosiddetta Città di Luce meravigliosamente emergenti nel viaggio del post vita terrena, per donare messaggi indimenticabili. Poi avviene il richiamo nel corpo spesso sofferente e ciò è percepito dai morenti come un obbligo gravoso di ritornare sulla terra.
Raymond mi racconta: "Possiamo considerare quindici elementi comuni in tutte le NDE e, in una singola esperienza si possono ritrovare da uno a quattro caratteri tipici o anche si possono manifestare tutte le quindici opzioni".
Sia in ipnosi regressiva che nelle NDE studiate da Moody, si riscontra che più lungo è il tempo di "coma" e maggiore è la possibilità di raggiungimento di un Reame Celeste, una Città di Luce ove si persegue la conoscenza dell'Uno. Chi ha vissuto un arresto cardiaco prolungato, una ischemia celebrale può raccontare al risveglio o durante l'ipnosi regressiva l'esistenza del Regno di Luce e l'incontro di civiltà protese verso l'Amore, la Compassione, la Consapevolezza.
La NDE è quindi un' esperienza spirituale didattica durante la quale i viaggiatori immobili pensano, imparano e amano.
Raymond nel 1985 venne condotto in ipnosi regressiva da una amica e rimase molto colpito da questa esperienza. "Ricordo di essere divenuto un bambino con la pelle di colore in Africa e credimi Angelo, ciò che ho vissuto non aveva nulla a che fare con l'illusione".
Ritornando al tema delle NDE e dell'ipnosi regressiva devo svelarvi che la trance permette il riaffiorare delle esperienza di premorte nascoste nel nostro archivio interiore. L' ipnosi regressiva condotta su Fabio due settimane fa ha ricostruito i passi del suo "bardo" fuori dal corpo. A tre anni colpito da una meningite era rimasto per tre giorni in come e mi aveva chiesto di sondare quel territorio per lui rimasto buio. La trance lo ha condotto a quell'infanzia fino al coma, " Nebbia...vedo nebbia ondeggiante...ora più ferma... la nebbia diventa scura come in un tunnel... in fondo una luce gialla... esco finalmente e sono in un giardino con una quercia... e vedo... i miei tre figli venire verso di me". Nell'inconscio a tre anni, in una dimensione atemporale si era ricongiunto con i suoi attuali e amatissimi bambini. "E' per loro che sento l'impulso di ritornare..."
Considero queste esperienze meraviglie della vita nella vita, ricerche spirituali che danno un senso al nostro altrimenti inconsapevole peregrinare sulla terra.
E voi cari amici, avete mai vissuto una NDE? Conoscete persone che vi hanno raccontato frammenti dell'oltre dopo un coma? Pensate che esista una vita dopo la vita? Che emozioni provate a leggere della presenza della Città di Luce?
L'immagine di questo articolo è stata realizzata da mio figlio Francesco e ha per titolo: NDE: Esperienze di premorte. (francescobona@gmail.com)

Per appuntamenti con il dott. Bona: 327.9011694
Buona Vita Angelo Bona

* Cerca la tua immortalità. L'ipnosi regressiva una via per l'immortalità. Prefazione di Raymond Moody Oscar Mondadori Nuovi mIsteri. 2011 Milano.


Fonte: http://www.ipnosiregressiva.it/blog/423/nde-esperienze-di-premorte-e-ipnosi-regressiva.html


sabato 24 agosto 2013

Entro il 2045 potrai diventare immortale. In quattro semplici mosse

Un miliardario russo ha deciso che una vita sola non gli basta, programma di renderci tutti immortali entro il 2045, impiegando cyborg, sistemi di digitalizzazione del cervello e ologrammi. Follia? Nella comunità scientifica in molti cominciano a prenderlo sul serio.
di Fabio Deotto

La ricetta per l’immortalità esiste, e i robot ne sono un ingrediente fondamentale. È il sogno fantascientifico di un imprenditore russo, al secolo Dmitry Itskov, il quale ha già messo nero su bianco la tabella di marcia che ci porterà, di qui al 2045, a perdere la nostra goffa carrozzeria di carne e ossa per diventare intelligenze artificiali immortali capaci di manifestarci attraverso ologrammi.
Se vi state chiedendo se il tizio in questione è un folle col portafogli troppo gonfio, la risposta è no. Dmitry Itskov è il co-fondatore di New Media Stars, una media company russa che negli ultimi quindici anni gli ha permesso di scalare la vetta del successo diventando un milionario di 32 anni abbastanza influente da potersi permettere di investire montagne di denaro in progetti che molti altri liquiderebbero come dispendiosi spari nel buio.
Prima di valutare quante effettive possibilità Itskov abbia di raggiungere il suo obiettivo, diamo un’occhiata alla sua ipotetica tabella di marcia.
Anno 2020:
Verrano perfezionati questi cyborg privi di sistema nervoso centrale, avranno il nostro aspetto e potremo comandarli a distanza, un po’ come i surrogati de Il Mondo dei Replicanti, sarà come prendere il comando dei sensi di un corpo che si sposta a chilometri di distanza dal nostro. Itskov si dice sicuro che i primi sviluppi di questa tecnologia saranno già visibili entro i prossimi tre anni.
Anno 2025:
Il corpo biologico ha fatto il suo tempo, è un ingombrante appendice che ci ancora a una vita di sofferenza, deperimento e calvizie incipiente, tanto vale isolare il solo cervello, estrarlo dal resto del corpo insieme a un po’ di spina dorsale e trapiantare il tutto in un supporto vitale artificiale (sempre un cyborg dalle fattezze umane, possibilmente), nel quale potrebbe continuare a funzionare ben oltre la normale aspettativa di vita dell’individuo biologico.
Anno 2030-35
È il passo più cruciale dei quattro, quello che segna l’abbandono di ogni residuo biologico: creare una replica digitale del proprio cervello e caricarlo su un computer, che è un po’ quello che aveva immaginato Richard K. Morgan nel suo romanzo Bay City . Prima che possiate unire quelle sopracciglia nella vostra migliore espressione sarcastica, sentite qua: un ricercatore di nome Theodore Berger è riuscito a sostituire l’ippocampo di un topo con un chip e a dimostratre che i topi a cui questo chip viene impiantato sono in grado di avere una memoria senza bisogno del tradizionale supporto biologico preposto a quella funzione.
Anno 2045
Il traguardo finale scelto da Itskov consiste nell’eliminazione di qualsivoglia tipo di fisicità, consentendo all’individuo di sopravvivere unicamente nella dimensione digitale, senza bisogno di un corpo artificiale, e di manifestarsi all’occorrenza attraverso un’ologramma che raffiguri le ormai scomparse fattezze biologiche.
L’utopia delineata da Itskov promette di porre fine a una serie di problemi che l’uomo si trova ad affrontare sin dall’alba dei tempi: l’inedia, l’invecchiamento, ogni tipo di disabilità, le malattie cardiovascolari, la stanchezza fisica... la morte. Per realizzare questo “sogno” Itskov ha creato la 2045 Initative , una sorta di movimento che ha come obiettivo concentrare il maggior numero di cervelli (e di investimenti) nella realizzazione dell’immortalità digitale.
A un certo punto della mia vita, ho realizzato che per quanti soldi potessi avere, per quanto bene potessi vivere, non sarei mai stato felice limitandomi a lavorare e a spnedere denaro.” Ha dichiarato Itskov “Sarei invecchiato e alla fine sarei morto. Ho pensato che ci dovesse essere un obiettivo più profondo.
Così, all’età di 25 anni, il miliardario russo ha avuto una precoce crisi di mezza età che gli ha fatto comprendere che una vita da semplice umano non gli bastava, bisognava puntare all’immortalità. Del progetto 2045 si parla già da qualche tempo , e in passato ha già incontrato il favore di alcune personalità di spicco (tra cui il Dalai Lama), ora però sembra essere riuscito a conquistare nientemeno che la creme della comunità scientifica.
Alla Global Future 2045 World Conference, lo scorso weekend, erano presenti ricercatori di Harvard, di Berkley e del MIT, che hanno colto l’occasione per intervenire e dare il proprio contributo intellettuale al progetto. C’era anche Ray Kurzweil, uno dei più acclamati geni della storia dell’informatica e delle intelligenze artificiali, che da qualche mese lavora nei laboratori più segreti dei campus Google.
Tra 10 o 20 anni registreremo enormi passi avanti nel campo della scienza medica” ha dichiarato Kurzweil, noto da tempo per le sue azzeccate preconizzazioni “Esistono già terapie straordinarie che consentono di curare disturi cardiaci, cancro e qualsiasi disturbo neurologico, basate sul concetto di riprogrammazione dei software. Sarà possibile intervenire sul corpo umano come si farebbe con un software.
Se Itskov, Kurzweil e l’assortimento di cervelli che ha partecipato alla conferenza del progetto 2045 hanno anche solo in parte ragione, di qui a vent’anni il mondo sarà un posto completamente diverso rispetto a quello in cui viviamo da secoli. Surrogati controllati a distanza, cyborg con cervelli umani, cervelli digitali ed eterni, malattie curate attraverso la riprogrammazione di cellule e la stampa 3D organica.
Certo, la visione di Itskov è interessante, e se esiste qualche chance che sia realizzabile, siamo sicuri che Itskov rimarrà su questo pianeta più a lungo di chiunque altro finora. Rimane da capire quante persone, nel 2045, si potranno permettere la tecnologia necessaria a digitalizzare la propria esistenza, e se non si creerà una pericolosa frattura tra individui immortali digitali e mortali biologici.

Fonte: http://mytech.panorama.it/immortalita-robot-dmitry-itskov-2045

venerdì 23 agosto 2013

Padova: donna operata di tumore senza anestesia, usata solo l'ipnosi

(AGI) - Roma, 21 ago. - Operare un tumore con la sola ipnosi come anestesia? E' possibile, anzi e' gia' successo, a Padova.
  Il caso sara' riportato nel numero di settembre della prestigiosa rivista "Anaesthesia", a firma del professor Enrico Facco, docente di Anestesia e Rianimazione del Dipartimento di Neuroscienze dell'Universita' di Padova. "La paziente, una donna di 42 anni che presentava diverse allergie a sostanze chimiche nonche' precedenti reazioni anafilattoidi all'anestesia locale - spiega il prof. Facco - e' stata sottoposta a rimozione di un tumore della pelle alla coscia destra con la sola ipnosi come anestesia. L'ipnosi e' stata indotta facendo chiudere gli occhi e contemporaneamente suggerendo verbalmente la realizzazione di uno stato di rilassamento e senso di benessere". Successivamente l'ipnosi e' stata approfondita facendo immergere la paziente nell'immaginazione di un paesaggio piacevole (una spiaggia tropicale) e creando un'analgesia ipnotica focalizzata nella sede dell'intervento, analogamente al protocollo di ipnosi gia' da tempo utilizzato per la sedazione nelle cure odontoiatriche". Una rivoluzione in campo anestesiologico, soprattutto in casi selezionati, come questa paziente che presentava una forte sensibilizzazione ai farmaci e un grave rischio di reazioni allergiche. Alla paziente e' stato rimosso il tumore con una incisione di 6x3 cm e 3 cm di profondita', rimuovendo il tessuto adiposo sotto il tumore stesso, ma preservando la fascia profonda. Durante l'operazione, che e' durata in tutto una ventina di minuti dall'inizio dell'incisione, la paziente non ha avvertito dolore e i parametri pressori e cardiaci si sono mantenuti perfettamente stabili. "Si tratta di un caso che conferma l'efficacia dell'ipnosi come solo metodo anestetico in casi selezionati, preservando il paziente dal dolore e dallo stress chirurgico al pari degli anestetici comunemente usati - sottolinea Facco -.
  D'altra parte gia' Esdale nel suo Mesmerism in India, and its Practical Applications in Surgery and Medicine, pubblicato nel 1846, riporta con dovizia di dettagli la descrizione di oltre 300 casi di operazioni chirurgiche condotte sotto ipnosi come solo metodo anestetico." L'ipnosi, caduta in disuso con l'avvento dell'anestesia farmacologica, rimane un uno straordinario strumento in grado di rendere il paziente capace di modulare l'ansia e la soglia del dolore e affrontare meglio qualsiasi terapia invasiva in modo del tutto fisiologico, sempre disponibile e privo di costi: da sola o in aggiunta all'anestesia farmacologica l'ipnosi puo' quindi consentire di migliorare il rapporto costi/benefici e la qualita' globale delle cure.

Fonte: http://www.agi.it


giovedì 22 agosto 2013

5 buone ragioni per mangiare cibi crudi

Se volete incrementare i vostri livelli di energia e vitalità, un modo semplice e naturale per farlo e’ quello di inserire più cibi crudi nella vostra dieta. In questo articolo vi parlerò del crudismo e di 5 benefici per la salute derivati dal consumo del cibo crudo.

Il crudismo e’ una dieta a base di cibi crudi come frutta, verdura fresca, noci, semi, germogli e cereali che non siano stati riscaldati al di sopra di 43-45 gradi.

I crudisti pensano che la cottura del cibo a temperature elevate distrugga gli enzimi del cibo, le vitamine e i minerali essenziali per la salute del nostro organismo.

Un ottimo modo per iniziare a inserire più cibi crudi nella vostra dieta e’ quello di rendere l’insalata il piatto principale di ogni pasto.

Ecco alcuni benefici derivati dal consumo costante di cibi crudi:

1) Più energia
Essendo più vivi e più vicini alla loro forma naturale, i cibi crudi forniscono una quantità elevata di energia e contribuiscono a farci sentire più vivi e di buon umore durante la giornata.

2) Digestione migliore
Alimenti ricchi di fibra come, verdura, frutta, semi e fagioli (germogliati) migliorano la digestione apportando un certo numero di benefici per la nostra salute, tra cui: il controllo del peso, la salute del sistema cardiovascolare, la salute dell’apparato digerente e molto altri.

3) Perdita di peso
I cibi crudi hanno un basso contenuto di calorie quindi l’integrazione di questi alimenti nella vostra dieta può aiutarvi a perdere peso e a disintossicare il vostro organismo.

Ovviamente, come ho già detto prima, non possiamo vivere solo di frutta e verdura, quindi, per equilibrare la loro dieta e mantenere un peso sano i crudisti consumano anche altri alimenticome noci, semi, avocado e tutti gli altri svariati cibi esistenti sulla terra crudi e buoni da mangiare.

4) Alto contenuto di vitamine e minerali
Alcune vitamine presenti negli alimenti, come ad esempio la vitamina C e i folati vengono completamente distrutti dalla cottura. Senza dubbio, la stessa fine fanno anche i minerali e gli enzimi presenti nel cibi vivi.

La cottura trasforma i cibi vivi, alcalini, ricchi di vitamine, enzimi e minerali che aiutano a prevenire varie malattie fra cui anche il cancro, in cibi acidi e morti, privi di (o con basso) contenuto nutritivo che creano terreno fertile per le malattie di cui parlavo prima.

5) Rinfrescano e idratano
I cibi crudi contengono un elevato contenuto di acqua il e aiutano a rinfrescare e mantenere idratato il nostro corpo.

Snack di frutta e verdura fresca come anguria, cetrioli, pere o verdure a foglia verde ci aiutano a rimanere idratati nei caldissimi mesi estivi.

Se non siete abituati a mangiare crudo, inizialmente potrete sentire dei fastidi derivati dalla disintossicazione del corpo. Per questo è bene inserire gradualmente sempre più cibi crudi nella propria alimentazione.

George Luis www.LinfaVitale.com
Fonte

mercoledì 21 agosto 2013

Scienziati scoprono vortici spazio-temporali simili ai buchi neri nell’Oceano Atlantico

Un team internazionale di scienziati ha scoperto dei vortici spazio-temporali che sono simili ai buchi neri, ma che si trovano sulla Terra. Secondo uno studio recente, i vortici si trovano nel Sud dell’Oceano Atlantico e agiscono similmente ai fenomeni cosmici dei buchi neri. I buchi neri sono regioni dello spazio-tempo in cui la gravità è abbastanza forte da impedire qualsiasi fuoriuscita, anche della luce.


“Il bordo del vortice era rappresentato da una larga cintura di scintillante spruzzo, ma nessuna particella di questa scivolò nella bocca del terrificante dell’imbuto …”

George Haller dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo, e Francisco Beron-Vera, dell’Università di Miami in Florida, hanno trovato dei buchi neri nelle acque turbolente dell’Atlantico. I fisici hanno visto che nel bordo dei vortici spazio-temporali, che si formano in zone di turbolenza, vengono solitamente rappresentati da un’ampia cintura di una sostanza luminosa che assomiglia alla sfera di un fotone che circonda il buco nero senza penetrare all’interno.
Haller Beron-Vera ha dimostrato scientificamente questa similitudine per descrivere il comportamento dei vortici nei fluidi turbolenti utilizzando gli stessi principi matematici che descrivono il fenomeno dei buchi neri, nelle regioni dello spazio-tempo in cui la gravità è abbastanza forte da impedire qualsiasi fuga di sostanze, compresa la luce. Secondo il sito Technology Review, Beron-Vera Haller ha effettuato delle indagini sulle correnti nel sud-ovest dell’Oceano Indiano e del Sud Atlantico.
In questa parte di oceano vi è un fenomeno ben noto chiamato ‘fuoriuscita Agulhas‘, che proviene dagli attuali Agulhas dell’Oceano Indiano. “Al termine del suo flusso verso sud, questa corrente gira su se stessa, creando vortici occasionali nell’Atlantico meridionale”, dicono gli scienziati. Gli specialisti nella loro ricerca, hanno utilizzato immagini satellitari per individuare i potenziali buchi neri analogici del Sud Atlantico, immagini documentate tra novembre 2006 e febbraio 2007. Il risultato ha rivelato che in questo periodo di tre mesi è stato trovato un totale di otto “candidati” per essere chiamati “buchi neri o fori di terra.


Cinture fotoniche delle aperture dei vortici (buchi neri) nell’Atlantico.

“Abbiamo trovato le cinture fotoniche delle aperture di questi vortici, eccezionalmente coerenti, nell’Atlantico meridionale, ovvero siamo riusciti a documentare gli analoghi campi di fotoni che si trovano attorno ai buchi neri“, ha concluso Beron-Vera Haller.







La Grande Macchia Rossa di Giove, la gigantesca tempesta nell'atmosfera del pianeta, può essere il più grande e famoso buco nero del sistema solare.








Questo è un risultato interessante che potrebbe avere implicazioni significative per la nostra comprensione del modo in cui le correnti oceaniche trasportano materiale, e dal momento che tutto ciò che entra in questi buchi neri non può uscire, questo dovrebbe intrappolare qualunque tipo di spazzatura, olio o addirittura l’acqua stessa, spostando il tutto su vaste distanze. ”Oltre l’equivalenza matematica ci sono anche ragioni per l’osservazione e la visualizzazione coerente dei mulinelli nei buchi neri“, commenta Haller e Beron-Vera.
La ricerca solleva anche la possibilità di analoghi buchi neri in altre condizioni naturali, come negli uragani, e anche in altri oggetti spaziali. Pertanto, gli scienziati suggeriscono che ad esempio, la Grande Macchia Rossa di Giove, la gigantesca tempesta nell’atmosfera del pianeta, può essere il più grande e famoso buco nero del sistema solare.
 
Riferimenti: link



martedì 20 agosto 2013

Gli stipendi d'oro della Camera: a falegnami e barbieri 136 mila euro

12/agosto/2013
Il colabrodo retributivo della Camera non passa solo dagli stipendi dei deputati. Montecitorio ha diffuso quelli dei propri dipendenti. Buste paga d'oro, a cominciare dal segretario generale, che percepisce 406.399,02 euro netti. A seguire il suo vice, con poco più di 304 mila euro.

In questi due casi la retribuzione è fissa: non muta dal momento dell'incarico. Per tutti gli altri 1492 dipendenti, ci sono gli scatti di anzianità. E che scatti: il 2,5% l'anno. Così succede che un "operato tecnico" guadagni, appena messo piede alla Camera,  30.351,39 euro al mese (oltre 2590 euro al mese), che diventano, dopo dieci anni più di 50 mila. Fino a lievitare, dopo quarant'anni di servizio, a 136.120,45 euro. Si dirà: è un ruolo di alta responsabilità. Non proprio: dietro l'etichetta "operatore tecnico" ci sono 59 tra falegnami, barbieri baristi, elettricisti, centralinisti. Saranno di certo grandi faticatori, anche se pare poco giustificabile una differenza economica così marcata rispetto ai colleghi "esterni". 

Per ora, in realtà, non c'è (ancora) nessuno che guadagna così tanto perché nessun operatore tecnico ha un'anzianità superiore ai 35 anni. Ma la Repubblica italiana è ancora giovane.

E' da ricordare che scatti di anzianità così ripidi hanno avuto, almeno fino al varo della riforma Fornero, un impatto significativo sulle pensioni. Con il vecchio sistema retributivo, il vitalizio si calcolava tenendo presente le ultime buste paga. Lo stesso discorso fatto per gli operatori tecnici vale anche per gli altri dipendenti.

ASSISTENTI PARLAEMNTARI - Gli assistenti parlamentari, cioè i commessi che si vedono operare intorno ai deputati, guadagnano inizialmente poco più di 34mila euro, ma poi hanno avanzamenti economici identici a quelli degli operatori tecnici, fino a svettare oltre i 136mila euro dopo 40 anni di attività.

COLLABORATORI TECNICI - Partono da poco più di 30mila euro gli stipendi dei collaboratori tecnici neoassunti, che sono i tecnici per le riprese audio e video della web tv di Montecitorio. I loro stipendi progrediscono più rapidamente delle altre due categorie. Oltre i 61mila euro già dopo il decimo anno, oltre gli 101mila dopo il 20° anno, oltre 136mila dopo il 30° anno, oltre 145mila dopo il 35° anno di attività, per svettare sopra i 152mila euro dopo quarant'anni di atività.

SEGRETARIO PARLAMENTARE - Uno scalino sopra sono i segretari parlamentari, con stipendi compresi in una forbice fra i 34mila euro e i 156mila. Poi ci sono i documentaristi e i ragionieri di Montecitorio che hanno uno stipendio di ingresso di poco meno di 40mila euro, ma possono giungere dopo 40 anni di attività a 237mila euro.

CONSIGLIERI PARLAMENTARI - I consiglieri parlamentari che svolgomo attività di responsabilità e sono, in pratica, i funzionari della Camera dei deputati, partono da una retribuzione di ingresso di oltre 64mila euro. Dopo 10 anni sono poco al di sotto dei 145mila euro, dopo venti superano i 228mila. Dopo trent'anni di anzianità si possono portare a casa 318mila euro, dopo i 40 anni svettano a 358mila euro.

Leggi la Tabelle delle Retribuzioni

IL VIDEO - Casta: i furbetti del senato:
http://www.affaritaliani.it/coffee/videomedia/casta-furbetti-senato.html



Fonte: http://www.affaritaliani.it/economia/stipendi-dipendenti-camera120813.html

domenica 18 agosto 2013

LESIONI SPINALI, UNA SPERANZA CONCRETA - Ricerca Italiana




L’associazione La Colonna Onlus, fondata da Giancarlo Volpato, tetraplegico in seguito ad un incidente, ha organizzato una conferenza sulle lesioni spinali per donare un assegno da 10.000 euro ai Professori Angelo Vescovi e Fabrizio Gelain che da anni sono impegnati nel progetto di ricostruzione del midollo spinale lesionato attraverso l’utilizzo di bioprotesi nano-strutturate composite e cellule staminali neurali.
I professori Fabrizio Gelain e Angelo Vescovi

 Lesioni Spinali, Undici Anni Di Lavoro 

Quando abbiamo cominciato questo genere di lavoro esordisce il professor Angelo Vescovi circa 11 anni fa, si parlava di una situazione in cui la lesione del midollo spinale era vista come fissa e immutabile e non attaccabile terapeuticamente.. 11 anni dopo siamo qua a dire che i risultati chiaramente indicano che presto inizieranno tutta una serie di sperimentazioni sull’uomo… e che le probabilità di ristabilire delle connessioni funzionali sono concrete”.

“Si tratta quindi di passare da uno scenario in cui speranza non ce n’era prosegue il professor Angelo Vescovi a uno scenario in cui c’
e' concreta speranza… attenzione…. si tratta di speranza, non di terapia già appalesata… questo dovrà determinarlo la sperimentazione clinica sull’uomo… però esiste un elemento oggettivo di speranza… di certezze nel nostro lavoro purtroppo ce ne sono poche, ma la speranza, ci tengo a ripeterlo conclude il professor Angelo Vescovi con il lavoro serio diventa realmente concreta”.

Prof. Fabrizio Gelain

Come funziona la ricostruzione del midollo lesionato

Quando avviene una lesione cronica, stiamo parlando di lesioni croniche afferma il professor Fabrizio Gelain gli impulsi nervosi non attraversano più il punto danneggiato, lesionato, in quanto non abbiamo più un tessuto… abbiamo ricostruito un relè al posto di una lesione o cavità che normalmente abbiamo nel caso delle lesioni del midollo spinale in modo tale da ripristinare la conduzione degli impulsi nervosi da un lato all’altro della lesione stessa tramite biomateriali riassorbibili nano-strutturati e farmaci neurotropici”.

Associazione "La Colonna Onlus"

L’impegno dell'Associazione La Colonna Onlus

L’associazione La Colonna spiega Leonardo Mason si interessa della problematica delle lesioni spinali in particolare investendo sul futuro attraverso la raccolta di fondi per finanziare la ricerca per risolvere questo tipo di problema; investe sul presente perchè cerca di aiutare le persone attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e attraverso la donazione di strumenti come ad ospedali e ad altre strutture… e poi si interessa alla divulgazione per cercare di divulgare informazioni in merito a quello che si sta facendo a livello scientifico e a livello di aiuti per le persone che hanno questo tipo di problemi legati alle lesioni spinali”.

Daniele Furlan

 Il contributo di Daniele Furlan

Contribuisco alla Colonna sottolinea Daniele Furlan in maniera modesta, come referente per gli ausili tecnologici in quanto ho una casa che ha una tecnologia domotica abbastanza avanzata e poi contribuisco tramite i diritti d’autore del mio libro, che si chiama Il Mio Podere, è un libro che parla della mia vita, anzi, delle mie due vite, quella prima dell’incidente e quella dopo l’incidente che mi ha reso tetraplegico. Io nel libro le ho mescolate e le ho narrate un capitolo di prima e un capitolo di seconda vita proprio per evidenziare la stridente differenza che c’è fra l’una e l’altra”.

Le donazioni

Oltre alla donazione odierna prosegue Daniele Furlan l’associazione quest’anno ha fatto un’altra donazione, al professor Alfredo Gorio, di 10.000 euro, i quali erano tutti riconducibili a una prima tranche di diritti d’autore ricavati dalla vendita del mio libro”.

Info:

Via Perugino 2

30035 Mirano (Venezia)

Presidente: Giancarlo Volpato

Vice-presidente: Leonardo Mason

www.lesionispinali.org

info@lesionispinali.org


Fonte: http://www.abilitychannel.tv


sabato 17 agosto 2013

Prima infanzia: a 18 mesi si delinea il senso dell’humor

LONDRA – Il momento in cui i bambini cominciano a sviluppare il senso dell’umorismo è al centro di uno studio della Cardiff University. Tale studio ha rivelato che i piccoli imparano il senso dell’umorismo dai loro genitori e che tenderanno a imitarlo, diventando divertenti quanto loro. Ennesima conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’importanza dei primi anni di vita del bambino per lo sviluppo del carattere e delle peculiarità da adulto. La ricerca è stata condotta da Meredith Gattis e dal suo team di scienziati che ha esaminato un gruppo di bambini nel corso degli ultimi dieci anni. La Gattis e la sua squadra hanno osservato che i bambini cominciano a sviluppare il senso dell'umorismo a partire dai 18 mesi di età e che un periodo critico per la comprensione dello humor è quello intorno al secondo anno. Per comprendere scherzi più complessi bisogna infatti aspettare i 2-3 anni. Per esempio, se durante la ricerca si usava la penna dal verso sbagliato, accompagnando lo scherzo con una finta espressione di disappunto, i bambini più piccoli (tra i 19 e i 24 mesi) non capivano che si trattava di uno scherzo e tendevano a correggerli. In questo senso i genitori possono aiutare i loro figli nello sviluppo, parlando con una voce diversa quando stanno facendo qualcosa di divertente per far capire ai piccoli che stanno scherzando. I bimbi tendono a seguire l’Effetto King Louie, ossia l’imitazione del genitore, anche sotto il profilo dell’umorismo.

venerdì 16 agosto 2013

La terapia del "sale" per adenoidi e tonsille

Del Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere regionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Ricercatore e divulgatore scientifico.

Che le particelle di cloruro di sodio, ovvero di sale, possono far bene alle vie respiratorie e alla pelle è noto da moltissimo tempo. Tanto che a molti di coloro che hanno una salute cagionevole viene spesso raccomandato di passare lunghi periodi al mare, per beneficiare della salsedine.

Da qualche anno a questa parte l’haloterapia, ovvero il trattamento che si basa proprio sull’inalazione a secco di queste particelle, si è fatta strada anche come terapia clinica, e per questo in Italia e all’estero sono nate numerose “cliniche del sale”, che forniscono questo servizio.
Ma da domani queste strutture potrebbero essere utilizzate anche per trattare l’ipertrofia adenotonsillare subostruente, una patologia che colpisce prevalentemente i bambini tra i 3 e i 10 anni e che consiste in un rigonfiamento nelle adenoidi, a seguito di un’infiammazione alle tonsille. Per dimostrare l’efficacia del trattamento anche per questa patologia è infatti partita a Bari una sperimentazione specifica nella nuova clinica del sale del reparto Otorinolaringoiatria del Policlinico Universitario nel capoluogo pugliese.

Il trial consiste nel far entrare i bambini affetti da patologia in una stanza le cui pareti, soffitto e pavimento sono interamente ricoperte da salgemma. Questo garantisce un ambiente ipoallergenico ed a bassa carica batterica nel quale il microclima mantiene un’umidità (40-60%) e una temperatura (18-24%) stabili. Attraverso un sistema di aerosol a secco vengono poi diffuse nell’aria della stanza delle piccolissime particelle di sale e iodio di dimensioni ideali per raggiungere tutte le sezioni delle vie respiratorie. Secondo i ricercatori, i bambini che respirano queste particelle in una seduta di appena 30 minuti godranno degli stessi benefici di 3 giorni al mare.
Ma non è tutto. L’obiettivo è quello di proporre in modo innovativo una terapia coadiuvante basata sul gioco dall’inizio alla fine: così le stanze sono state adibite ed attrezzate con aree d’attesa dedicate alle varie fasce di età adatte all'infanzia e con percorsi terapeutici legati al gioco.

Il cloruro di sodio inalato è in grado di far funzionare al meglio la “clearance muco ciliare” e cioè quell'insieme di piccole ciglia di cui sono dotate le cellule che tappezzano le vie respiratorie che, con movimenti molto frequenti, regolari e coordinati, trasportano il sottile strato di muco che le ricopre verso il cavo orale: si ottiene così una continua detersione dell'intero albero respiratorio. Nel muco, infatti, restano intrappolati virus e inquinanti atmosferici. Il sale inalato ha inoltre un effetto battericida; vi è, infatti, una dimostrata diminuzione della carica batterica presente nelle vie aeree. In altre parole il sale inalato, che si deposita nelle prime vie, interferisce con la sopravvivenza dei batteri (pneumococchi e strafilococchi) che vengono pertanto a trovarsi in un ambiente a loro poco favorevole.

Vi sono anche dimostrazioni di un miglioramento del nostro apparato immunologico difensivo.
Inoltre, studi condotti su asmatici hanno dimostrato come il trattamento con il sale inalato nelle grotte sia risultato efficace nel ridurre l'iperreattività bronchiale, caratteristica del paziente asmatico che va incontro a broncospasmi più facilmente rispetto al soggetto sano con stimoli aspecifici quali la corsa e lo sforzo fisico e anche più banali quali una risata e il pianto. Si ha un miglioramento dei sintomi, della funzionalità respiratoria e una diminuzione dell'uso dei farmaci
Il ciclo ideale è di 15-20 sedute di circa un'ora ciascuna preferibilmente (ma non necessariamente) a cadenza giornaliera e i benefici possono protrarsi fino ai 6-12 mesi successivi.

L'haloterapia non deve essere considerata un'alternativa al trattamento farmacologico intrapreso per la cura di patologie croniche. Per le sue caratteristiche – è del tutto naturale, è privo d'effetti collaterali che invece possono accompagnare la terapia farmacologica – si propone tuttavia come un trattamento complementare a molte patologie e per i vantaggi che arreca è consigliato.
I protocolli di ricerca hanno non solo il fine di dimostrare la vanità del brevetto e la bontà di questo elemento naturale purificato, ma anche di fornire una letteratura in materia e, quindi, incentivare una regolamentazione di questo approccio naturale, nonché un controllo sulle materie prime utilizzate e sui metodi di somministrazione delle microparticelle contenute nel sale. Per lo stesso motivo, entro alcuni giorni verrà attivato un trial clinico simile anche presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, che riguarderà però i pazienti che soffrono di psoriasi.

Fonte

Info: www.aerosal.it

www.laviadelsaleaerosal.it

giovedì 15 agosto 2013

De Lorenzo ai vertici di fondazione Insieme contro il cancro. Ed è subito polemica



Petizione contro la nomina dell'ex ministro della Sanità travolto da tangentopoli: “In mano a chi stanno i nostri diritti e la nostra stessa salute? A fantasmi riemersi da pagine oscure della storia d'Italia?"

di Alberto Crepaldi  -  13 agosto 2013

Francesco De Lorenzo fa carriera. Ed è subito polemica. L’ex ministro della Sanità travolto da tangentopoli e condannato in via definitiva per danno d’immagine allo Stato negli anni di assenza dalla scena politica si era “rifatto una verginità”. Occupandosi a tempo pieno di volontariato in tema di tumori, dando vita ad una un’associazione di cui è presidente; divenendo, lo scorso giugno, presidente della European Cancer Patient Coalition (ECPC), che riunisce circa 300 associazioni di malati di cancro in tutta Europa; e promuovendo la costituzione, ufficializzata negli scorsi giorni al ministero della Salute, di una fondazione.
Insieme contro il cancro, questo il nome della fondazione di cui lo stesso ex ministro ha assunto la vicepresidenza, ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del ministero della Salute del Coni. Ed annovera nel “comitato d’onore”, tra gli altri, l’attuale ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della Figc Giancarlo Abete, giornalisti del calibro di Giulio Anselmi, Sarah Varetto e Mario Orfeo, il costruttore-editore Francesco Gaetano Caltagirone, il viceministro Antonio Catricalà, il regista Giuseppe Tornatore, Francesco Totti, Antonello Venditti, Carlo Verdone, la deputata di Scelta Civica Valentina Vezzali.
La notizia della nascita della fondazione, salutata con grande entusiasmo dal comitato promotore, ha però suscitato, in chi non ha dimenticato il passato di De Lorenzo e si occupa, nel terzo settore e in ambito medico-scientifico di lotta ai tumori, vivo sconcerto. Di cui si è resa interprete Grazia De Michele, ricercatrice universitaria da anni residente in Gran Bretagna. Volontaria e animatrice di un blog di informazione sui temi della prevenzione del cancro, la De Michele ha scritto, a nome di “un gruppo di pazienti, medici, ricercatori, cittadini” una dura lettera di protesta al Quotidiano Sanità. Che poi è stata trasformata in una vera propria petizione on line, a cui in pochi giorni hanno aderito quasi 500 persone, espressione in particolare del mondo del volontariato.
“Siamo perfettamente consapevoli – si legge nella petizione – della necessità di mantenere alta l’attenzione su una problematica che riguarda un numero sempre più elevato di individui, troppo spesso anche in giovane età, e nei confronti della quale le carenze sul fronte della diagnosi e della cura, oltre che dei servizi e dell’assistenza sono purtroppo ancora di grande entità”. “Data la nostra viva partecipazione a tutto ciò che riguarda questa grave malattia – prosegue la lettera-petizione – , saremmo stati dunque ben lieti di accogliere con favore la notizia se solo se ne fossero verificate le condizioni. In particolare, ha destato allarme e preoccupazione tra noi che la vicepresidenza della Fondazione sia stata assegnata a Francesco De Lorenzo, tristemente noto per gli scandali in cui è stato coinvolto nell’esercizio delle sue funzioni di ministro della Sanità e per la condanna al pagamento di cinque milioni di euro per il danno di immagine arrecato allo Stato”.
“In mano a chi stanno – si chiedono gli estensori della petizione – i nostri diritti e la nostra stessa salute? A fantasmi riemersi da pagine oscure della storia d’Italia? Come pazienti, medici, ricercatori, cittadini vogliamo essere curati e vogliamo che le nostre strutture siano in grado di poterlo fare al meglio. Ma chiediamo anche di essere rispettati. La salute dei cittadini, e in special modo una malattia come il cancro, non può e non deve essere ridotta a strumento per rifarsi una reputazione né essere oggetto di speculazioni”.
Insomma l’ex vicerè di Napoli, che assieme a Cirino Pomicino ed a Giulio Di Donato è stato negli anni ‘90 il dominus incontrastato a Napoli e la cui riabilitazione è avvenuta anche con la chiamata a far parte dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, fa ancora paura e per tanti è indigeribile. Al punto che Eugenio Senesio, noto ematologo, firmatario della petizione e che per primo denunciò nei primi anni ‘90 le storture nella catena di controllo – organizzata da Poggiolini, sodale di De Lorenzo – sull’immissione in commercio di emoderivati infetti, ha così commentato in calce alla lettera: “è […] urgente ed importante scandalizzarmi con tutti voi per l’inaspettata ”rinascita” (già notata tempo fa) di un protagonista non di secondo piano […] di un passato opacissimo che non vorrei ci facesse ri-abituare al ritorno di tante figure opache. Abbiamo già dato (e ricevuto), grazie, ora basta”.

Twitter: @albcrepaldi

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/

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Firma la petizione per fermarlo:


Fonte: http://www.liblab.it/de-lorenzo-is-back-firma-per-fermarlo/