LONDRA – Il momento in cui i bambini cominciano a sviluppare il senso
dell’umorismo è al centro di uno studio della Cardiff University. Tale studio ha
rivelato che i piccoli imparano il senso dell’umorismo dai loro genitori e che
tenderanno a imitarlo, diventando divertenti quanto loro. Ennesima conferma, se
ancora ce ne fosse bisogno, dell’importanza dei primi anni di vita del bambino
per lo sviluppo del carattere e delle peculiarità da adulto. La ricerca è stata
condotta da Meredith Gattis e dal suo team di scienziati che ha esaminato un
gruppo di bambini nel corso degli ultimi dieci anni. La Gattis e la sua squadra
hanno osservato che i bambini cominciano a sviluppare il senso dell'umorismo a
partire dai 18 mesi di età e che un periodo critico per la comprensione dello
humor è quello intorno al secondo anno. Per comprendere scherzi più complessi
bisogna infatti aspettare i 2-3 anni. Per esempio, se durante la ricerca si
usava la penna dal verso sbagliato, accompagnando lo scherzo con una finta
espressione di disappunto, i bambini più piccoli (tra i 19 e i 24 mesi) non
capivano che si trattava di uno scherzo e tendevano a correggerli. In questo
senso i genitori possono aiutare i loro figli nello sviluppo, parlando con una
voce diversa quando stanno facendo qualcosa di divertente per far capire ai
piccoli che stanno scherzando. I bimbi tendono a seguire l’Effetto King Louie,
ossia l’imitazione del genitore, anche sotto il profilo dell’umorismo.
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