martedì 22 ottobre 2013

La raccolta delle statistiche: "l'effetto cicogna"

Di Claudio Trupiano
I precedenti richiami alle devianze interpretative su alcune malattie sono solo degli esempi che ci introducono all'errore di fondo del sistema.
L'approfondimento delle patologie indicate sarà necessario. Ma prima occorrerà cambiare questo sistema d'indagine e partire dalla vera centrale operativa del nostro corpo e cioè dal cervello-psiche. Si potrà così riordinare e comprendere le cause vere, tramite l'osservazione consapevole della fisiologia degli organi.

Con il sistema d'indagine denunciato si producono però altre limitazioni, di fronte alle quali ci si arena, dandole per buone: le deduzioni apparentemente logiche delle statistiche, raccolte sulla base di fatti casualmente concomitanti.

Un'allegoria per chiarire: forse non tutti sanno che, negli ultimi anni, in Italia le migrazioni delle cicogne sono in netto calo; si sa invece che sono diminuite le nascite dei bambini. Bene, si può dire, per deduzione logica e statisticamente comprovabile, che il calo delle migrazioni delle cicogne è la causa della riduzione delle nascite di bambini.

L'esempio può far sorridere. Ma lasciate spazio anche per un'emozione di stupore e rammarico, perché molte più statistiche mediche di quante non crediate sono assunte e ritenute valide sulla base di queste connessioni collegate fra di loro da una logica superficiale.
La ragione di questo errore è, comprensibilmente, quella di sempre: vedendo solo quello che conosciamo, non possediamo altri concetti sui quali argomentare.

Quindi, finché ci si limita a osservare e a considerare il corpo amano solo nei suoi componenti fisici, le cause dei fenomeni resteranno circoscritte e associate a ciò che sì vede: dal microscopio o da un referto di analisi.
Ed è talmente consolidata questa prassi nella pratica medica, che all'occorrenza ricorrerò all'allegoria delle cicogne citandola come 'l'effetto cicogna".

Vediamo subito alcuni esempi.

Recentemente in un settimanale nazionale, nella rubrica della salute, un autorevole esponente della Medicina ha dichiarato che, secondo una ricerca inglese e tedesca, l'aumento e la causa delle allergie nei Paesi più industrializzati sarebbe imputabile al fatto che ci si lavi troppo.
Lavarci con troppa cura provocherebbe l'uccisione dei batteri "buoni" e quindi saremmo più soggetti all'attacco di quelli "cattivi". (Non si capisce perché lavandoci muoiono "i buoni" e non "i cattivi", ... forse i buoni sono più deboli dei cattivi).

Quindi poiché nei Paesi meno sviluppati, dove ci si lava di meno, le allergie sono minori, bisogna rivedere i canoni della pulizia corporale.
Ora possiamo immaginare lo sconcerto di chi, soffrendo di allergia, dopo aver letto questo articolo, si trova di fronte alla sua saponetta mattutina.
L'effetto cicogna, riferito alla pulizia del nostro corpo, è stato ribadito in un recente articolo di una rivista scientifica titolato: "Lo sporco non fa poi così male".
L'osservazione dei ricercatori è scontata: i topi di laboratorio si ammalano più dei topi di fogna e poiché i topi di laboratorio sono più patiti dei topi di fogna - per l'effetto cicogna - la sporcizia può far bene e la pulizia dovrebbe essere riconsiderata nelle sue modalità.

Evidentemente dobbiamo aspettare che ai topi venga dato il dono della parola, per raccontare a quei ricercatori le sofferenze alle quali vengono sottoposti nei laboratori e le conseguenti malattie che ne derivano.
Per ora cercheranno di lavarli meno.
E qui devo ripetermi: conosceremo anche in questo caso, attraverso le scoperte di Hamer, la causa vera delle allergie e lo verificherete.
Quante colpe poi vengono addebitate al nostro magnifico ... Sole! Dagli eritemi, ormai qualificati come solari, ai melanomi.

Qui l'effetto cicogna è un po' forzato perché non si capisce come siano fatte le statistiche, visto che molto melanomi si formano anche in zone del corpo dove praticamente il Sole non batte mai. Per fortuna recentemente è stato affermato che però il Sole fa bene per il tumore alla prostata. Quindi dovremo scegliere: o il melanoma o il tumore alla prostata.
Due però gli esempi che si contendono la palma del miglior effetto cicogna: il nesso fumo sigarette-cancro e le metastasi tumorali.
Qui i toni si fanno forti, al punto da meritare dei capoversi....

Tratto da: Grazie Dottor Hamer di Claudio Trupiano

Grazie Dottor Hamer Voto medio su 57 recensioni: Da non perdere

2 commenti:

  1. Claudio è straordinario, i suoi esempi sono sempre illuminanti e allo stesso tempo ironici, leggendoli ci si rende conto che spesso accettiamo dei concetti con troppa superficialità, quando basterebbe ragionare con la nostra testa.

    Saluti a tutti i lettori del blog.
    Pierluigi

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  2. Grandioso ed esilarante questo spezzone del libro quanto rivelatore di una procedura sistematica e consolidata che fa veramente sorridere(per non piangere); altrettanto simpatico ed emblematico il tratto che parla dei “pompieri” che essendo presenti in tutti gli “incendi” vengono ritenuti certamente i colpevoli.

    Per non parlare poi delle arzigogolate e contrastanti definizioni della medicina ufficiale su molte patologie ad es:
    -il tumore maligno è quello che non è ben definito in un’area, ma anche no;
    -il tumore maligno è quello che cresce velocemente, ma anche no;
    -il tumore benigno è quello ben circoscritto e definito, ma anche no;
    -il tumore benigno è quello che si accresce molto lentamente o affatto, ma anche no.
    Una decisione chiara e precisa non si può avere?
    Un molinari?

    Un abbraccio a tutti.

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