TRATTO DAL LIBRO: “diabete secondo la visione della medicina ufficiale , Nuova medicina Germanica, Igiene naturale e scienza dello Spirito ad indirizzo antroposofisico”
D: Grazie Angelo per questa importantissima testimonianza. Partiamo dall’inizio e raccontaci la tua storia personale.
R: Grazie a te. Il mio nome è Angelo Palomba e sono stato diabetico insulino-dipendente dal 1997 fino a due anni fa, quando ho tolto completamente l’insulina.
Andando per ordine, circa 25 anni fa sono diventato vegetariano, ma un vegetariano non saggio, perché ho commesso diversi errori: ho eliminato la carne ma mangiavo troppi cereali raffinati, troppi formaggi. Troppo di tutto.
E infatti, grazie a questa scorretta alimentazione mi è venuto il diabete associato a problemi di peso e disturbi al fegato.
Ero costretto a farmi 22 unità di insulina al mattino, 20 a mezzogiorno, 22 alla sera e 20 unità alla notte prima di andare a dormire. Oltre 80 unità al giorno!
Per chi non ha questo problema, 80 unità sono una quantità enorme.
L’unico risultato l’ho avuto con questo modo di mangiare e pensare…
R: Grazie a te. Il mio nome è Angelo Palomba e sono stato diabetico insulino-dipendente dal 1997 fino a due anni fa, quando ho tolto completamente l’insulina.
Andando per ordine, circa 25 anni fa sono diventato vegetariano, ma un vegetariano non saggio, perché ho commesso diversi errori: ho eliminato la carne ma mangiavo troppi cereali raffinati, troppi formaggi. Troppo di tutto.
E infatti, grazie a questa scorretta alimentazione mi è venuto il diabete associato a problemi di peso e disturbi al fegato.
Ero costretto a farmi 22 unità di insulina al mattino, 20 a mezzogiorno, 22 alla sera e 20 unità alla notte prima di andare a dormire. Oltre 80 unità al giorno!
Per chi non ha questo problema, 80 unità sono una quantità enorme.
L’unico risultato l’ho avuto con questo modo di mangiare e pensare…
D: A cosa ti riferisci e quando è sorto in te il desiderio di curarti?
R: Ero in viaggio in Arizona con Luisa, mia compagna, e mi sono trovato con Wolfgang, un mio vecchio amico che abita in New Mexico per una gita nelle Montagne Rosse.
Non sapevamo nulla del centro di cura in Arizona.
Wolfgang mi vedeva in ristorante farmi sempre l’insulina, e ogni volta storcendo il naso mi chiedeva se era possibile che dovevo farmi quella “roba” tutti i giorni. La mia risposta era sempre la stessa: “sono costretto a fare questa roba!”
Mi disse che aveva visto un sito internet in cui si diceva che si può guarire dal diabete. Mi diede il sito del dottor Gabriel Cousens, il medico che gestisce il centro olistico “L’albero della Vita” in Arizona, dove segue e aiuta in soli trenta giorni le persone ad uscire dal diabete (vedere il video “Crudo & Semplice”).
Quando sono tornato a casa ho visto il dvd, consultato il sito e letto un libro “Solo crudo” che mi ha aiutato con le ricette.
Da quel giorno ho cominciato a mangiare alimenti crudi. Il mio intento era quello di provare a fare solo 30 giorni, seguendo le indicazioni del dottor Cousens.
R: Ero in viaggio in Arizona con Luisa, mia compagna, e mi sono trovato con Wolfgang, un mio vecchio amico che abita in New Mexico per una gita nelle Montagne Rosse.
Non sapevamo nulla del centro di cura in Arizona.
Wolfgang mi vedeva in ristorante farmi sempre l’insulina, e ogni volta storcendo il naso mi chiedeva se era possibile che dovevo farmi quella “roba” tutti i giorni. La mia risposta era sempre la stessa: “sono costretto a fare questa roba!”
Mi disse che aveva visto un sito internet in cui si diceva che si può guarire dal diabete. Mi diede il sito del dottor Gabriel Cousens, il medico che gestisce il centro olistico “L’albero della Vita” in Arizona, dove segue e aiuta in soli trenta giorni le persone ad uscire dal diabete (vedere il video “Crudo & Semplice”).
Quando sono tornato a casa ho visto il dvd, consultato il sito e letto un libro “Solo crudo” che mi ha aiutato con le ricette.
Da quel giorno ho cominciato a mangiare alimenti crudi. Il mio intento era quello di provare a fare solo 30 giorni, seguendo le indicazioni del dottor Cousens.
D: Ti ha aiutato qualcuno?
R: No, mi sono completamente arrangiato.
Mi sono detto tra me e me, che comunque andava, nella peggiore delle ipotesi, tornavo a mangiare le stesse cose di prima.
Quindi ho cominciato a farmi i germogli in casa, riscoprire verdure che prima non mangiavo (avocado, verdure di tutti i tipi). Tutti i vari tipi di semi: sesamo, girasole, zucca, ecc.
R: No, mi sono completamente arrangiato.
Mi sono detto tra me e me, che comunque andava, nella peggiore delle ipotesi, tornavo a mangiare le stesse cose di prima.
Quindi ho cominciato a farmi i germogli in casa, riscoprire verdure che prima non mangiavo (avocado, verdure di tutti i tipi). Tutti i vari tipi di semi: sesamo, girasole, zucca, ecc.
D: E i cereali dove li hai messi?
R: Nel primo periodo ho eliminato completamente tutti i cereali. Praticamente ho mangiato solo frutta e verdura cruda per un intero mese.
R: Nel primo periodo ho eliminato completamente tutti i cereali. Praticamente ho mangiato solo frutta e verdura cruda per un intero mese.
D: E poi?
R: Passato il mese mi sono trovato così bene in salute e con così tanta energia che ho deciso di fare altri tre mesi. Premetto che all’inizio pesavo circa 96 kg.
Il primo mese ho perso 5 kg, e dopo gli altri tre mesi sono calato di 24 kg!
Oggi peso 72 kg e sono alto 1 metro e 72.
R: Passato il mese mi sono trovato così bene in salute e con così tanta energia che ho deciso di fare altri tre mesi. Premetto che all’inizio pesavo circa 96 kg.
Il primo mese ho perso 5 kg, e dopo gli altri tre mesi sono calato di 24 kg!
Oggi peso 72 kg e sono alto 1 metro e 72.
D: Cosa hai fatto dopo questi altri tre mesi?
R: Devo dire che mi sono trovato benissimo: la pelle ha cominciato a cambiare e infatti gli amici mi dicevano che sembravo molto più giovane.
Ho allora iniziato a introdurre qualche cibo cotto sottoforma di cereali, per esempio grano saraceno, miglio, riso integrale. Circa 40 grammi per porzione con moltissime verdure crude e cotte. Il piatto, grazie alle verdure mi riempiva molto.
Da allora, ho preso l’abitudine di iniziare sempre il pasto, sia pranzo che cena, con le verdure crude prima, poi tutto il resto cotto.
R: Devo dire che mi sono trovato benissimo: la pelle ha cominciato a cambiare e infatti gli amici mi dicevano che sembravo molto più giovane.
Ho allora iniziato a introdurre qualche cibo cotto sottoforma di cereali, per esempio grano saraceno, miglio, riso integrale. Circa 40 grammi per porzione con moltissime verdure crude e cotte. Il piatto, grazie alle verdure mi riempiva molto.
Da allora, ho preso l’abitudine di iniziare sempre il pasto, sia pranzo che cena, con le verdure crude prima, poi tutto il resto cotto.
D: Adesso entriamo nei particolari, mi riferisco all’insulina e alla glicemia.
R: Il primo giorno sono passato da 22 unità di insulina a 10 unità.
Ho fatto una colazione con due mele e un’arancia, e la glicemia era intorno ai 200-220.
Misuravo la glicemia 2 anche 3 volte al giorno.
A mezzogiorno ho fatto 10 unità e mangiando solo insalata e noci la glicemia mi era scesa a 60. Stavo andando in ipoglicemia!
Quindi ho mangiato qualcosa di dolce come un frutto, che me l’ha fatta salire a 80.
Al pomeriggio ogni due ore mangiavo sempre un frutto crudo.
E qui viene il bello: alla sera NON mi sono fatto insulina perché avevo paura che mi facesse scendere troppo la glicemia!
Il mio pensiero è stato quello di fare alzare la glicemia, lasciarla andare e stare a vedere cosa succedeva…
Incredibilmente dal giorno dopo non ho fatto più insulina!!!
A colazione la glicemia è salita a 220, a mezzogiorno era 180 e alla sera intorno ai 250.
Senza più paura, con totale fiducia ho aspettato per vedere cosa succedeva e come rispondeva il mio corpo…
R: Il primo giorno sono passato da 22 unità di insulina a 10 unità.
Ho fatto una colazione con due mele e un’arancia, e la glicemia era intorno ai 200-220.
Misuravo la glicemia 2 anche 3 volte al giorno.
A mezzogiorno ho fatto 10 unità e mangiando solo insalata e noci la glicemia mi era scesa a 60. Stavo andando in ipoglicemia!
Quindi ho mangiato qualcosa di dolce come un frutto, che me l’ha fatta salire a 80.
Al pomeriggio ogni due ore mangiavo sempre un frutto crudo.
E qui viene il bello: alla sera NON mi sono fatto insulina perché avevo paura che mi facesse scendere troppo la glicemia!
Il mio pensiero è stato quello di fare alzare la glicemia, lasciarla andare e stare a vedere cosa succedeva…
Incredibilmente dal giorno dopo non ho fatto più insulina!!!
A colazione la glicemia è salita a 220, a mezzogiorno era 180 e alla sera intorno ai 250.
Senza più paura, con totale fiducia ho aspettato per vedere cosa succedeva e come rispondeva il mio corpo…
D: Non hai avuto nessun sintomo, nessun problema?
R: Assolutamente no, solo una fame micidiale, una fame allucinante. Ecco cos’è successo nel dettaglio.
Il 3° giorno la glicemia era 180 di mattina, 160 a mezzogiorno e ancora 180 alla sera.
Il 4° giorno alla mattina 160 a mezzogiorno 140 e 160 alla sera.
Il 5° e 6° giorno inspiegabilmente (per la medicina ma non per la Natura umana) la glicemia si è regolarizzata tra i 110 e i 160.
Da quel momento non mi si è più alzata.
Per esempio, la glicemia sopra i 200 non mi è più andata se non rarissime volte in passato quando magari sgarravo con una pizza bianca. Ma mentre una volta mi sarebbe andata oltre i 350, ora non più dei 200, il che denota che l’organismo ha ripreso a funzionare, il fegato e il pancreas hanno iniziato a lavorare.
R: Assolutamente no, solo una fame micidiale, una fame allucinante. Ecco cos’è successo nel dettaglio.
Il 3° giorno la glicemia era 180 di mattina, 160 a mezzogiorno e ancora 180 alla sera.
Il 4° giorno alla mattina 160 a mezzogiorno 140 e 160 alla sera.
Il 5° e 6° giorno inspiegabilmente (per la medicina ma non per la Natura umana) la glicemia si è regolarizzata tra i 110 e i 160.
Da quel momento non mi si è più alzata.
Per esempio, la glicemia sopra i 200 non mi è più andata se non rarissime volte in passato quando magari sgarravo con una pizza bianca. Ma mentre una volta mi sarebbe andata oltre i 350, ora non più dei 200, il che denota che l’organismo ha ripreso a funzionare, il fegato e il pancreas hanno iniziato a lavorare.
D: Sono passati circa due anni da quando hai smesso l’insulina: come stai e come ti senti?
R: Non voglio assolutamente più tornare a farmi l’insulina! E’ proprio questo mio sentire che mi ha dato e mi da la forza di continuare. Non voglio più essere schiavo di una sostanza chimica.
Non sto credendo a nessuno, ho semplicemente visto su di me, sperimentandolo, che questo sistema di vita ha funzionato e funziona.
In questi due anni sono stato benissimo. Mi sento, rispetto prima, cinquanta volte meglio: molta più energia, più forza, dormo meglio la notte, non mi ammalo più, cosa che invece succedeva spesso prima. Maggior concentrazione e sono certamente più calmo.
R: Non voglio assolutamente più tornare a farmi l’insulina! E’ proprio questo mio sentire che mi ha dato e mi da la forza di continuare. Non voglio più essere schiavo di una sostanza chimica.
Non sto credendo a nessuno, ho semplicemente visto su di me, sperimentandolo, che questo sistema di vita ha funzionato e funziona.
In questi due anni sono stato benissimo. Mi sento, rispetto prima, cinquanta volte meglio: molta più energia, più forza, dormo meglio la notte, non mi ammalo più, cosa che invece succedeva spesso prima. Maggior concentrazione e sono certamente più calmo.
D: Pratichi qualche tecnica di concentrazione?
R: Pratico lo yoga da 25 anni e questo mi ha aiutato moltissimo soprattutto per la concentrazione e la forza di volontà.
Non è certo stato semplice, perché l’ambiente può essere avverso, la famiglia contro, ma sono convinto che tutti ce la possono fare con la “semplice” forza di volontà.
Dobbiamo, secondo me combattere, perché abbiamo la forza per farlo.
Ho avuto la fortuna di avere una compagna che mi ha non solo supportato, ma anche lei segue questo modo di alimentarsi e di vivere.
Ripeto, alla base ci deve essere la forza di volontà.
Personalmente, per esempio, mi ha aiutato molto riprendere in mano alcuni libri che avevo letto in passato per ridarmi la carica. Uno di questi è: “L’eterna ricerca dell’uomo” di Yogananda.
R: Pratico lo yoga da 25 anni e questo mi ha aiutato moltissimo soprattutto per la concentrazione e la forza di volontà.
Non è certo stato semplice, perché l’ambiente può essere avverso, la famiglia contro, ma sono convinto che tutti ce la possono fare con la “semplice” forza di volontà.
Dobbiamo, secondo me combattere, perché abbiamo la forza per farlo.
Ho avuto la fortuna di avere una compagna che mi ha non solo supportato, ma anche lei segue questo modo di alimentarsi e di vivere.
Ripeto, alla base ci deve essere la forza di volontà.
Personalmente, per esempio, mi ha aiutato molto riprendere in mano alcuni libri che avevo letto in passato per ridarmi la carica. Uno di questi è: “L’eterna ricerca dell’uomo” di Yogananda.
D: Cosa potresti consigliare oggi, con la tua esperienza di vita, alle persone che stanno vivendo lo stesso disagio?
R: Consiglierei di iniziare questo tipo di cambiamento di stile di vita, senza pensarci un minuto in più. Migliorando lo stile di vita oltre a stare bene, si possono ridurre serie problematiche future.
Ovviamente non sono medico per cui non posso consigliare nulla, ma certamente posso spiegare, come sto facendo con questa intervista, qual è stato il percorso che per me ha funzionato benissimo.
Il segreto è calare lentamente l’insulina fino a quando non ce n’è più bisogno, cioè fino a quando l’organismo inizia a rispondere.
E’ più facile a dirsi che a farsi, ma per me ha funzionato e ne sono la prova vivente.
Altra cosa molto importante, è di non farsi scoraggiare dalle persone che ci circondano, gli amici e parenti, perché vi diranno che rischierete di morire, di deperire ogni giorno di più, di perdere energia, ecc. Esattamente il contrario di quello che voi sentirete, se proverete, e cioè l’energia aumenta assieme a tanto altro.
R: Consiglierei di iniziare questo tipo di cambiamento di stile di vita, senza pensarci un minuto in più. Migliorando lo stile di vita oltre a stare bene, si possono ridurre serie problematiche future.
Ovviamente non sono medico per cui non posso consigliare nulla, ma certamente posso spiegare, come sto facendo con questa intervista, qual è stato il percorso che per me ha funzionato benissimo.
Il segreto è calare lentamente l’insulina fino a quando non ce n’è più bisogno, cioè fino a quando l’organismo inizia a rispondere.
E’ più facile a dirsi che a farsi, ma per me ha funzionato e ne sono la prova vivente.
Altra cosa molto importante, è di non farsi scoraggiare dalle persone che ci circondano, gli amici e parenti, perché vi diranno che rischierete di morire, di deperire ogni giorno di più, di perdere energia, ecc. Esattamente il contrario di quello che voi sentirete, se proverete, e cioè l’energia aumenta assieme a tanto altro.
D: Dal punto di vista spirituale, quanto ha influito e aiutato nella trasformazione che hai dovuto fare?
R: L’aspetto spirituale ha contribuito moltissimo, come pure il fatto di praticare la meditazione Yoga ha aiutato a stimolare la mia forza di volontà che mi ha permesso di intraprendere questo nuovo modo di pensare e di alimentarmi.
Dall’altra parte, il nuovo regime nutrizionale, ha aiutato la mia concentrazione nella meditazione, il respiro e la tenacia nell’entrare in profondità, dove si ottengono risultati inimmaginabili.
R: L’aspetto spirituale ha contribuito moltissimo, come pure il fatto di praticare la meditazione Yoga ha aiutato a stimolare la mia forza di volontà che mi ha permesso di intraprendere questo nuovo modo di pensare e di alimentarmi.
Dall’altra parte, il nuovo regime nutrizionale, ha aiutato la mia concentrazione nella meditazione, il respiro e la tenacia nell’entrare in profondità, dove si ottengono risultati inimmaginabili.
D: Non ti è mai venuta l’idea di scrivere un libro o una specie di diario, per raccontare dettagliatamente la tua esperienza? Forse potrebbe essere utile a molte persone…
R: Me lo hanno già chiesto in molti e ci sto pensando seriamente.
Forse avrei bisogno di un aiuto sul lato redazionale, cioè il mio italiano non è completo e potrei fare fatica ad esprimermi.
R: Me lo hanno già chiesto in molti e ci sto pensando seriamente.
Forse avrei bisogno di un aiuto sul lato redazionale, cioè il mio italiano non è completo e potrei fare fatica ad esprimermi.
D: So che vai in giro a raccontare la tua storia in conferenze, circoli, ecc.
Ti ringrazio di cuore Angelo, per il coraggio che hai nell’esporti personalmente e pubblicamente, nel mettere il tuo spirito a servizio per un bene più grande.
R: Non mi sento affatto coraggioso nel raccontare la mia esperienza ma spero sempre che le persone con il problema che ho avuto, ascoltino le mie parole e provino seriamente a mettere in atto questo cambiamento.
Quello che noto, purtroppo, è che dopo una sola settimana, le persone si scoraggiano e lasciano perdere, tornando ad essere schiavi dell’insulina e delle loro cattive abitudini fisiche e mentali.
Ovviamente non posso dire nulla e non giudico nessuno, ma io voglio continuare ad essere LIBERO!
Ti ringrazio di cuore Angelo, per il coraggio che hai nell’esporti personalmente e pubblicamente, nel mettere il tuo spirito a servizio per un bene più grande.
R: Non mi sento affatto coraggioso nel raccontare la mia esperienza ma spero sempre che le persone con il problema che ho avuto, ascoltino le mie parole e provino seriamente a mettere in atto questo cambiamento.
Quello che noto, purtroppo, è che dopo una sola settimana, le persone si scoraggiano e lasciano perdere, tornando ad essere schiavi dell’insulina e delle loro cattive abitudini fisiche e mentali.
Ovviamente non posso dire nulla e non giudico nessuno, ma io voglio continuare ad essere LIBERO!
TRATTO DAL LIBRO: “diabete secondo la visione della medicina ufficiale , Nuova medicina Germanica, Igiene naturale e scienza dello Spirito ad indirizzo antroposofisico”
Fonte: http://www.ariannaeditrice.it
balle
RispondiEliminanon e' un offesa
e' un fatto
hamer dovrebbe marcire in galera assieme a simoncini ed al nutrito gruppo di alternativi che continuano [ nonostante le smentite ] a propagare queste idiozie che danneggiano 1) la ricerca seria 2) i malati stessi
basta balle
E le palle per dire chi sei, fanno parte delle idiozie che danneggiano la ricerca seria (che non ride ma spreca soldi seriamente) e i malati (che sono ammalati da questo mondo di merda che anche tu contribuisci a sostenere)?
EliminaSei uno sconosciuto, non sai nulla di quello di cui parli e vieni qui ad ammorbarci con le tue prediche ignoranti?
Vai al mare a farti un bagno che è la stagione giusta.
Il signor Anonimo sa darci spiegazioni riguardo al perché si sviluppano i tumori e su quanti ne vengono guariti con la chemio? Il dotttor Hamer da la spiegazione completa e indica la strada da seguire, sta poi alla persona scegliere se seguirla o meno. Gli articoli che vengono pubblicati vogliono far sapere a tutti che ci sono vie diverse per uscire dalla "malattia", sta poi alle persone valutare, informasi e SCEGLIERE come curarsi. Questo è un diritto!
RispondiElimina... La solita voce dell'ignoranza, se conoscessi la materia (almeno la tua) quantomeno cercheresti di contrastare con quella!
RispondiEliminaAll'esordio del diabete Angelo Palomba pesava 96Kg, era alto 172cm ed è stato dimesso con terapia insulinica (interrotta solo dopo aver perso 24Kg.); sicuramente per diagnosticare la malattia si sarà sottoposto a degli accertamenti clinici.
RispondiEliminaVorrei conoscere il valore degli anticorpi anti GAD-65 e degli anticorpi anti IA 2 e, soprattutto,
il valore del C peptide.
Non son un anonimo, mi chiamo Andrea Guerra da Sansepolcro e tutti i miei dati -compresi quelli sensibili inerenti la mia patologia con la quale convivo da 33 anni (ne avevo 6 alla diagnosi e ne ho 39 oggi)- sono in rete (anche nelle pagine di questo blog ne troverete diversi: http://athletamellitus.blogspot.it/).
Attendo una cortese risposta.
Grazie