mercoledì 26 giugno 2013

Trapianto di testa: pareri discordanti degli studiosi italiani


19 giugno, 2013 by Stefania Amato

Il trapianto di testa, ipotizzato dal medico torinese Sergio Canavero è qualcosa di inverosimile. Lo affermano eminenti studiosi italiani che contestano resa da Canavero al settimanale Oggi, secondo la quale un trapianto di testa potrebbe avvenire tra due anni.
L’annuncio del medico torinese Sergio Canavero, apparso sul settimanale Oggi, nel quale si ipotizza un possibile trapianto di testa entro i prossimi due anni, ha causato una serie di interventi, da parte di molti studiosi italiani, che respingono fermamente l’ipotesi.
Il professor Gilberto Corbellini dell’Università la Sapienza di Roma, ha dichiarato che il trapianto della testa di una persona sul corpo di un’altra è inverosimile sia dal punto di vista tecnico-scientifico che da quello biologico.
“Il cervello di una persona non funzionerebbe sul corpo di un’altra”
è la lapidaria dichiarazione del docente romano secondo il quale
“trapiantare un corpo a una testa ha lo stesso valore che tenere un cervello artificialmente in vita”.
Lo stesso punto di vista è stato espresso da Giulio Maira, direttore dell’Istituto di Neurochirurgia dell’Università Cattolica di Milano, secondo il quale l’ipotesi è fantascientifica. Maira ha dichiarato che la notizia è giunta inattesa e che gli studi attuali e la sperimentazione in atto non consentono di poter affermare tale possibilità.
Riferendosi anche ad un articolo apparso sulla rivista medica “Surgical Neurology International” a firma dello stesso Canavero, nel quale il medico torinese parlava dei suoi esperimenti eseguiti su scimmie per ricucire le lesioni midollari, Maira ha sottolineato come sia estremamente difficile passare dalla fase sperimentale a quella dell’effettiva applicazione sull’uomo.
Su questa notizia l’Agi ha interpellato anche Francesco Di Meco, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Neurologico Carlo Besta. Secondo il parere di Di Meco il progetto del medico torinese è estremamente complesso, per cui ritiene molto improbabile la possibilità di esecuzione in breve termine di un trapianto di testa, che oltretutto solleverebbe anche un importante problema etico.
Il neurochirurgo torinese, nel 2008 aveva “risvegliato” dal coma una ragazza di vent’anni, che si trovava in stato vegetativo permanente dopo un incidente stradale, per mezzo di una elettrostimolazione ed il fatto lo aveva fatto balzare all’attenzione della cronaca. Ora questa nuova sfida, della quale ha spiegato al settimanale Oggi tutte le argomentazioni tecnico scientifiche, e la richiesta di iniziare a pensare al modo di regolamentare la procedura dal punto di vista etico.
Fonte: http://scienze.befan.it

4 commenti:

  1. La dico come mi viene, come mio solito....
    ....cazzate e sindrome di onnipotenza tipica dei chirurghi.
    Scusate il francesismo!

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  2. ho bisogno di contattare il neuroscienziato Sergio Canavero, aiutatemi è urgente

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    1. Ciao Debora.
      Posso solo segnalarti un link dove trovi i contatti dell'ospedale dove lavora, noi non abbiamo contratti con questo medico, abbiamo solo riportato la notizia.
      Visita questo indirizzo: www.cittadellasalute.to.it/Ospedale/molinetti

      Troverai dei numeri, prova a chiamare e buona fortuna.

      Un caro saluto.

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  3. Noi siamo abituati a riconoscerci allo specchio attraverso l'immagine riflessa del nostro corpo , sarebbe drammatico accettare l'immagine di un corpo non nostro. Magari tecnicamente possibile ...ma chi darebbe il consenso al trapianto il corpo o la testa ? E lo scienziato in oggetto si è posto il problema personale nel caso la sua testa dovesse richiedere di essere trapiantata quale corpo vorrebbe scegliere e al contrario quale corpo vorrebbe essere trapiantato sulla sua testa?

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