19 giugno, 2013 by Stefania
Amato
Il trapianto di testa, ipotizzato dal medico torinese Sergio Canavero
è qualcosa di inverosimile. Lo affermano eminenti studiosi italiani
che contestano resa da Canavero al settimanale Oggi, secondo la quale
un trapianto di testa potrebbe avvenire tra due anni.
L’annuncio
del medico torinese Sergio Canavero, apparso sul
settimanale Oggi, nel quale si ipotizza un possibile
trapianto di testa entro i prossimi due anni, ha causato una
serie di interventi, da parte di molti studiosi italiani, che
respingono fermamente l’ipotesi.
Il professor Gilberto
Corbellini dell’Università la Sapienza di Roma, ha
dichiarato che il trapianto della testa di una persona sul corpo di
un’altra è inverosimile sia dal punto di vista
tecnico-scientifico che da quello biologico.
“Il cervello di una persona non funzionerebbe sul corpo di un’altra”
è la lapidaria dichiarazione del
docente romano secondo il quale
“trapiantare un corpo a una testa ha lo stesso valore che tenere un cervello artificialmente in vita”.
Lo stesso punto di vista è stato
espresso da Giulio Maira, direttore dell’Istituto
di Neurochirurgia dell’Università Cattolica di Milano, secondo il
quale l’ipotesi è fantascientifica. Maira ha
dichiarato che la notizia è giunta inattesa e che gli studi attuali
e la sperimentazione in atto non consentono di poter affermare tale
possibilità.
Riferendosi anche ad un articolo
apparso sulla rivista medica “Surgical Neurology International”
a firma dello stesso Canavero, nel quale il medico torinese parlava
dei suoi esperimenti eseguiti su scimmie per ricucire le lesioni
midollari, Maira ha sottolineato come sia estremamente difficile
passare dalla fase sperimentale a quella dell’effettiva
applicazione sull’uomo.
Su questa notizia l’Agi ha
interpellato anche Francesco Di Meco, direttore del
Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Neurologico Carlo
Besta. Secondo il parere di Di Meco il progetto del medico torinese è
estremamente complesso, per cui ritiene molto improbabile la
possibilità di esecuzione in breve termine di un trapianto di testa,
che oltretutto solleverebbe anche un importante problema
etico.
Il neurochirurgo torinese, nel
2008 aveva “risvegliato” dal coma una ragazza di vent’anni, che
si trovava in stato vegetativo permanente dopo un incidente stradale,
per mezzo di una elettrostimolazione ed il fatto lo aveva fatto
balzare all’attenzione della cronaca. Ora questa nuova sfida, della
quale ha spiegato al settimanale Oggi tutte le argomentazioni tecnico
scientifiche, e la richiesta di iniziare a pensare al modo di
regolamentare la procedura dal punto di vista etico.
Fonte:
http://scienze.befan.it
La dico come mi viene, come mio solito....
RispondiElimina....cazzate e sindrome di onnipotenza tipica dei chirurghi.
Scusate il francesismo!
ho bisogno di contattare il neuroscienziato Sergio Canavero, aiutatemi è urgente
RispondiEliminaCiao Debora.
EliminaPosso solo segnalarti un link dove trovi i contatti dell'ospedale dove lavora, noi non abbiamo contratti con questo medico, abbiamo solo riportato la notizia.
Visita questo indirizzo: www.cittadellasalute.to.it/Ospedale/molinetti
Troverai dei numeri, prova a chiamare e buona fortuna.
Un caro saluto.
Noi siamo abituati a riconoscerci allo specchio attraverso l'immagine riflessa del nostro corpo , sarebbe drammatico accettare l'immagine di un corpo non nostro. Magari tecnicamente possibile ...ma chi darebbe il consenso al trapianto il corpo o la testa ? E lo scienziato in oggetto si è posto il problema personale nel caso la sua testa dovesse richiedere di essere trapiantata quale corpo vorrebbe scegliere e al contrario quale corpo vorrebbe essere trapiantato sulla sua testa?
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