mercoledì 30 gennaio 2013

Gli stipendi dei politici italiani

I politici italiani percepiscono gli stipendi più alti e il vitalizio più considerevole di tutto il Vecchio Continente.

Camera dei Deputati – Italia

Per i 630 deputati italiani l'indennità parlamentare è di 11.703,64 euro lordi (5.486,58 se si considerano le detrazioni fiscali e previdenziali). Una cifra che ben si sposa con tutta la serie di privilegi dovuti ai nostri rappresentati politici. Dai rimborsi per le telefonate (258 euro), a quelli per le spese informatiche (2.500 euro), passando per quello del soggiorno a Roma che equivale a più di 4 mila euro. Ma un risarcimento di 1331 euro è previsto pure per i trasferimenti in aeroporto. E se ciò non bastasse ci sono pure i viaggi gratuiti in autostrada, e su tutti i trasporti sul territorio nazionale. Una volta terminata la legislatura i nostri onorevoli ricevono una sorta di liquidazione, di 46814 euro per una legislatura, 140443 per tre. E quindi arriva il tanto agognato vitalizio (che spinge i nostri “onorevoli” a comportamenti simili): 2.486 euro al mese dai 65 anni con un mandato, 4.973 euro dai 60 anni con due, 7.460 euro con tre.

Assemblée nationale – Francia

Non va così bene ai cugini transalpini, la cui indennità lorda è di 7.100 euro (5.677 escluse le ritenute previdenziali). A differenza degli italiani non dispongono di una diaria; il rimborso soggiorno si riduce a dormire in uffici o in residence scontati. Viaggiano senza pagare in treno ma per gli spostamenti in aereo hanno solo 40 viaggi pagati fra il loro collegio e Parigi e sei viaggi all'esterno del collegio. Per le spese attinenti al mandato hanno a disposizione 6400 euro. Il vitalizio è di 1200 euro per un mandato, di 2400 euro per due.

Bundestag – Germania

Non si possono lamentare i 620 onorevoli teutonici: 7.668 euro lordi di indennità, viaggi gratis su treni e aerei nel territorio nazionale (ma solo ,ovviamente, nell’esercizio delle funzioni e in classe economica), ufficio già ammobiliato nei palazzi del Bundestag e 1.000 euro mensili per gestirlo. Contributo mensile di 3.984 euro per ogni mandato, con ritenute da 50 a 100 euro per i giorni di assenza. Ma non ci sono assegni di fine mandato, come in Francia, e il vitalizio è relativamente basso: arriva solo a 67 anni, 961 euro lordi per 5 anni di mandato, 1.917 per dieci.

House of Commons – Gran Bretagna

Per i 630 deputati inglesi c'è la diaria, che però non può andare oltre i 1.922 euro mensili, di cui 1.680 per rimborso locazione. Lo stipendio a lordo è di 6.350 euro, il netto varia, così come il contributo previdenziale. Pochi privilegi per i viaggi: rimborso solo per taxi, e solo a partire dalle 23, e metropolitana e trasporti solo in economica. Vitalizio che arriva dai 65 anni e va da un minimo di 530 euro lordi per un solo mandato a un massimo di 794 euro lordi.

Parlamento europeo

Ha il numero massimo di deputati: 736. A Bruxelles l’indennità mensile netta è di 6200 euro, quella di soggiorno di 304 euro per ogni presenza. C'è un rimborso viaggi per raggiungere le sedi parlamentare, mentre per gli itinerari all'esterno dello stato di elezione è elargito un indennizzo di 354 euro al mese. 4.299 euro mensili è la cifra di rimborso spese generali (ufficio, telefono, informatica). Per quanto riguarda la liquidazione è prevista indennità (non cumulabile con pensioni o stipendi) da 6 a 24 mesi. Vitalizio a 63 anni: 1392 euro per un mandato, 2784 per due, 5569 euro dai 20 anni in poi.

Fonte: http://www.fanpage.it

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