venerdì 18 gennaio 2013

NMG del Dr. Hamer - Sclerosi multipla: secondo caso...


Pubblichiamo un secondo caso di sclerosi multipla, anamnesi e diagnosi fatta in base alla conoscenza delle 5 leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica.

Del Dr.Gianni Giannella

Il paziente, Marco, di circa 30 anni, accetta di parlare della sua esperienza.
Riferisce di avere avuto, nel 2005, un formicolio della gamba destra e racconta di un episodio di sen­sazione di camminare sul sale grosso.
Va dal medico il quale gli prescrive subito una risonanza magnetica la quale da esito negativo.
Nel novembre 2005 si sottopone a una seconda risonanza: si evidenzia una cosiddetta lesione midol­lare, altezza C6-C7 e si parla già di una sospetta scle­rosi multipla. Ironia della sorte la diagnosi gli viene comunicata da un amico.
La convivente lo aiuta ad affrontare il trauma del­la diagnosi e si affida alle cure dei medici dell'ospe­dale S. Luigi di Orbassano (To).
Durante la proiezione vengono mostrate le im­magini relative ai "multpli focolai di iperintensità di segnale" e alla così definita dal referto "malattia demielinizzante": in sala si commenta come si tratti evidentemente di un fatto dato per scontato che ci sia effettivamente tale demielinizzazione dal mo­mento che da un esame strumentale di questo tipo sia impossibile definire se in quei punti visibili come addensamenti del tessuto ci sia effettivamente un in­teressamento di quel tipo della guaina mielinica (Fig. 1,2,3).
Fig 1 - RMN del paziente

Fig 2 - RMN del paziente

Fig 3 - Referto
Dal punto di vista delle Leggi Biologiche invece tali iperaddensamenti rappresentano esiti cicatrizia­li del tessuto gliale: in particolare questi assumono un aspetto particolarmente evidente se il programma SBS che li produce ha fatto numerose recidive.
E' possibile, da una anamnesi correttamente ese­guita sul paziente, verificare la dipendenza di queste cicatrici gliali da precisi programmi SBS dal momen­to che egli può ricordare se in passato nella sua vita abbia avuto sintomi relativi ai suddetti programmi.
Se, come in questo caso, alla risonanza è visibile una cicatrice gliale nel midollo cerebrale che inner­va la zona dell'anca destra, cerebralmente a sinistra, alla specifica domanda il paziente potrà rispondere riferendo di avere avuto a periodi, o in un periodo specifico, dolore e impotenza funzionale a quel livel­lo e non a livello dell'anca sinistra (Fig. 4).
Fig 4 - RMN del paziente

Questa e altre "coincidenze" permetteranno al paziente di riconoscere nelle leggi biologiche la loro autenticità e di acquisire fiducia nel fatto che ogni processo è biologicamente sensato, che l'organismo non fa banali errori e l'idea che si tratti di reazioni autoimmuni è molto utile per spingere il paziente a una terapia farmacologica a vita ma non corrisponde a una realtà scientifica comprovata.
A questo punto il paziente racconta di essersi sot­toposto poi all'esame dei potenziali evocati: risulta che un nervo ottico è già interessato anche se lui rife­risce di non accorgersene.
All'esame delle bande monoclonali si riscontra la presenza di auto-anticorpi e a giugno 2006 viene infine emessa la diagnosi ufficiale di SM.
Viene subito proposta la terapia con interferone beta il quale, a detta dei medici, ha una probabilità di stabilizzare la malattia del 30%. Inizia la terapia dal 18 settembre.
Il paziente racconta delle sue difficoltà nella auto-somministrazione, della brutta sensazione di dover prendere "a vita" questo medicamento, delle varie problematiche come avere un permesso speciale per poter prendere l'aereo.
Esegue continuamente un monitoraggio degli en­zimi epatici. Intanto si presenta costantemente. come effetto indesiderato, il rialzo di temperatura.
Viene un giorno a conoscenza delle Cinque Leggi Biologiche: ne riceve comunicazione da un'amica. Subito si iscrive ad un corso introduttivo e dopo poco tempo arriva ad un primo colloquio con il medico. Durante la seduta viene verificata la precisa correla­zione dei due programmi SBS, per epidermide dovu­to alla separazione dalla partner e per la motricità del muscolo tibiale anteriore come incapacità nel tratte­nere la partner.
Schema delle fasi del programma SBS
 L'epidermide, un tessuto di origine ectodermica embrionale, innervata dalla corteccia cerebrale sensoriale controlaterale, in zona temporo-parietale po­steriormente alla scissura di Rolando: in fase di CA (conflitto attivo) è sede di una ulcerazione, un'atrofia e di una riduzione di sensibilità, poco avvertita dal paziente.
Il conflitto biologico corrispondente è quello di rottura del contatto con la persona amata e il senso biologico, che si esprime qui in fase di CA, è quello, grazie alla ulcerazione, di avere meglio il contatto mancante.
Quando arriva una prima fase di PCL-A inizia un periodo di vera e propria anestesia, una riduzione improvvisa e più o meno profonda della sensibilità, determinata principalmente dalla compressione esercitata dall'edema del focolaio di Hamer sulla zona cerebrale corrispondente.
Segue una crisi epilettoide poco avvertita dal paziente in quanto risponde al cosiddetto schema esterno dell'ectoderma, nel quale tale momento è caratterizzato, come per la fase di CA, da una riduzione di sensibilità.
La fase PCL-B, la fase finale del processo di riparazione, è proprio quella maggiormente avvertita dal paziente in questo caso nella quale in modo caratteristico si verifica il formicolio, la parestesia.
Questa si manifesta al massimo tre settimane dopo la CL, a condizione che la fase di CA sia durata per sei settimane o più: altrimenti cade nella metà della fase di soluzione avendo questa la stessa durata della fase di CA, particolarmente per i programmi ­caratterizzati da un andamento monociclico.
Nei casi in cui ci sia stato un conflitto in sospensione la durata della fase PCL può essere diversa e minore della durata della fase attiva ed è difficile un calcolo preciso della sua durata.
Per quanto riguarda il tessuto muscolare striato del muscolo tibiale anteriore questo è di origine mesodermica recente diretto, per la struttura, dal midol­lo cerebrale controlaterale in zona occipitale mentre per la motricità è innervato dalla corteccia cerebrale motoria, nella zona temporo-parietale anteriormente alla scissura di Rolando: in fase di CA, per la strut­tura il muscolo è sede di fenomeni di necrosi al suo interno e di una lieve riduzione di funzione per quan­to riguarda la motricità, il tutto poco avvertito dal paziente.
Il conflitto biologico corrispondente per la strut­tura è quello di non essere abili, rapidi per trattenere a se la persona amata dato che il muscolo tibiale an­teriore svolge la funzione di pronare medialmente il collo del piede (il Peroneo serve invece per pronare lateralmente, ovvero per scalciare).
Nel caso specifico trattasi del partner (lato destro per la persona destrimane); la motricità è spesso, quasi sempre, coinvolta assieme alla struttura con il conflitto motorio, un movimento interrotto, vorrei fare il movimento ma non posso.
In fase PCL-A si avverte, per la struttura, che il muscolo il questione "cede", risponde al comando ma non regge il carico e questo lo protegge dalla rot­tura nel momento in cui è lasso a causa della fase riparativa infiammatoria di cui è sede.
Per la motricità invece la fase PCL-A si manife­sta con una paralisi flaccida, il muscolo non risponde al comando e questo è causato dall'edema cerebrale che comprime la corteccia in sito.
La crisi epilettoide è inavvertita per la struttura mentre per la motricità è una vera e propria crisi epi­lettica, con spasmi tonici o tonico-clonici della dura­ta di pochi istanti: l'estensione della zona interessata può interessare il singolo muscolo oppure l'intero arto a seconda dell'intensità della fase di riparazio­ne.
La fase PCL-B invece comporta una graduale ri­presa funzionale per la riduzione della fase infiam­matoria nella struttura e per una riattivazione della motricità: l'esito è, alla fine della fase di riparazione e soprattutto per la struttura, una riparazione con ec­cesso, con aumento del numero e della dimensione delle fibre muscolari per rispondere allo scopo bio­logico dell'individuo di essere più forte per rispon­dere meglio in futuro a una situazione analoga alla precedente.
In funzione soprattutto del numero e dell'intensità delle recidive possono esitare cicatrici nei focolai di Hamer e in seno al tessuto muscolare che possono causare un certo grado di deficit funzionale residuo.
La spiegazione secondo le Leggi Biologiche risulta anche moto pertinente per spiegare una certa lateralità o localizzazione e non un'altra: la spiegazione secondo l'ipotesi degli auto-anticorpi invece non può essere confermata o confutata in quanto, se questi fossero la vera causa del problema, dovrebbero ovviamente agire a tutti i livelli dell'organismo.
Il paziente riferisce di essere subito stato colpito dal fatto che si possano identificare in precedenza dei fatti così specifici che lui ha vissuto in precisa sequenza senza che il medico abbia saputo nulla prima.
Col tempo, nei giorni seguenti al colloquio, è arrivata gradualmente anche la sensazione di liberazione dall'angoscia di essere preda di un brutto male la quale aumenta con il passare del tempo.
Nota come nessun medico prima, a parte osservare i dati strumentali, abbia pensato di guardare anche il resto della persona del paziente.
Per un buon lasso di tempo ha continuato normalmente le terapie prescritte fino a che una sera non è più riuscito a farsi l'iniezione. Ne parla come di una rinascita: quando il frutto è maturo casca da solo.
Gli viene intanto proposta una nuova terapia sperimentale con azidovudina (AZT), un immuno­soppressore: la comincia ma in pochi giorni gli effetti collaterali si rivelano insopportabili, gli enzimi epatici risultano subito alterati e ci sono voluti mesi perché tornassero nuovamente sotto controllo.
A oggi ha deciso di non sottoporsi più a nessuna terapia da circa 5 mesi.
A domanda risponde che le cosiddette lesioni al midollo secondo lui sono esiti di vecchi conflitti, e le così definite "lesioni a placche" sono cicatrici gliali. In effetti ad ogni controllo che è stato fatto non si poteva apprezzare nessuna modifica dell'aspetto di tali macchie bianche.
Afferma che quello che lo ha portato a raccontare la sua esperienza è il poter aiutare altri che vivano la stessa situazione.
In sala si commenta come il paziente spesso arriva all'osservazione quando il cambiamento è già iniziato: in questo caso il paziente è avvantaggiato dal fatto di avere sintomi pressoché stazionari.
Grazie alla conoscenza delle Cinque Leggi Biologiche, per la tranquillità del paziente, non è importante spingerlo al fare o non fare esami o terapie ma è importante che lui sappia di avere il tutto il tempo.
Secondo questa conoscenza l'entità "SM" non esiste, non è un fatto reale: però se qualcuno di molto autorevole emette una diagnosi di questo tipo è molto difficile per il paziente non rimanerne terrorizzato.
Noi sappiamo che una affermazione, per essere definita "scientifica", deve essere confutabile.
Il paziente può notare come i sintomi si manifestano sempre in modo preciso, e spesso prevedibile. solo dopo determinati eventi.
Eppure anche in questo caso ha potuto apprezzare questo fatto ma ha continuato per lungo tempo a seguire le terapie prescritte.
Indubbiamente è sembrato determinante per conquistare la fiducia del paziente aver identificato i fatti che lui ha vissuto che hanno causato l'attivazione dei programmi SBS: una volta che si è sicuri della pertinenza dei sintomi, del tessuto interessato, della sua origine embrionale e della sua innervazione il medico può spiegare al paziente il funzionamento normale del tessuto, il funzionamento speciale, e può affermare che deve essere accaduto un fatto di un certo tipo.
Non solo: può prevedere che ci devono essere stati prima dei sintomi caratteristici di una fase di conflitto attivo, e dal momento della conflittolisi in poi i sintomi devono essere diventati quelli tipici della fase di soluzione, come in questo caso in fase PCL-A è iniziata la paralisi del muscolo e in PCL-B si è manifestato il formicolio della cute.
Il paziente può comprendere come i sintomi, proprio per le precise correlazioni cronologiche che è possibile individuare e prevedere, devono necessa­riamente essere in relazione con quanto accaduto.
La precisione di questa diagnostica è elevatissi­ma, virtualmente del 100%, le domande da parte del medico possono essere mirate e così le affermazioni come: se oggi ho avuto il formicolio tre settimane fa è iniziata la fase di riparazione. E' qualcosa su cui non c'è bisogno di credere, si può verificare in qual­siasi caso preso a campione.
La medicina del terzo millennio ci impone di es­sere scientifici: nel futuro il paziente potrà tutte le volte vedere la correlazione precisa con gli eventi e questo rafforzerà la sua aspettativa positiva e la sua fiducia nell'organismo.

Fonte: rivista Psiche-Cervello-Organo n°3/2008


4 commenti:

  1. Ciao Pico,

    c'e' tutto un altro mondo dietro la NMG! Conosci dei medici che la praticano? Grazie.

    Giuliana

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  2. Ciao Pico,

    d'accordo, seguiro' il tuo consiglio. Anche se qualcosa ho gia' letto e non sono digiuna.
    Grazie e a presto.

    Giuliana

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  3. Buona giornata
    Sono una giornalista e
    desidero avere mail con nomi di medici milanesi che curano con Hamer.
    Grazie da robipaglia43 @gmail.com

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    1. Prova a scivere a "secondo parere":
      http://www.albanm.com/contatti/12-contatti/6-contattio-secondo-parere

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