Pubblichiamo
un secondo caso di sclerosi multipla, anamnesi e diagnosi fatta in base alla conoscenza delle 5
leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica.
Del Dr.Gianni Giannella
Il paziente, Marco, di circa 30 anni,
accetta di parlare della sua esperienza.
Riferisce
di avere avuto, nel 2005, un formicolio della gamba destra e racconta di un
episodio di sensazione di camminare sul sale grosso.
Va
dal medico il quale gli prescrive subito una risonanza magnetica la quale da
esito negativo.
Nel
novembre 2005 si sottopone a una seconda risonanza: si evidenzia una cosiddetta
lesione midollare, altezza C6-C7 e si parla già di una sospetta sclerosi
multipla. Ironia della sorte la diagnosi gli viene comunicata da un amico.
La convivente lo aiuta ad affrontare il trauma della diagnosi e si affida alle cure dei medici dell'ospedale S.
Luigi di Orbassano (To).
Durante la proiezione vengono mostrate le immagini relative ai "multpli focolai di iperintensità di
segnale" e alla così definita dal referto "malattia
demielinizzante": in sala si commenta come si tratti evidentemente di un fatto dato per scontato che ci sia effettivamente tale demielinizzazione dal momento che da un esame strumentale di questo tipo sia
impossibile definire se in quei punti visibili come addensamenti del tessuto ci
sia effettivamente un interessamento di quel tipo della guaina mielinica (Fig.
1,2,3).
Fig 1 - RMN del paziente |
Fig 2 - RMN del paziente |
Fig 3 - Referto |
Dal punto di vista delle Leggi Biologiche invece tali iperaddensamenti rappresentano esiti cicatriziali del tessuto gliale: in particolare questi assumono un
aspetto particolarmente evidente se il programma SBS che li produce ha fatto
numerose recidive.
E' possibile, da una anamnesi correttamente eseguita sul
paziente, verificare la dipendenza di queste cicatrici gliali da precisi
programmi SBS dal momento che egli può ricordare se in passato nella sua vita
abbia avuto sintomi relativi ai suddetti programmi.
Se,
come in questo caso, alla risonanza è visibile una cicatrice gliale nel midollo cerebrale che innerva la zona dell'anca destra, cerebralmente a
sinistra, alla specifica domanda il paziente potrà rispondere riferendo
di avere avuto a periodi, o in un periodo specifico,
dolore e impotenza funzionale a quel livello e non a livello dell'anca
sinistra (Fig. 4).
Fig 4 - RMN del paziente |
Questa e altre
"coincidenze" permetteranno al paziente di riconoscere nelle leggi biologiche la loro
autenticità e di acquisire fiducia nel fatto che ogni processo è biologicamente sensato, che l'organismo non fa banali
errori e l'idea che si tratti di reazioni autoimmuni è molto utile per spingere
il paziente a una terapia farmacologica
a vita ma non corrisponde a
una realtà scientifica comprovata.
A questo punto il paziente racconta di essersi sottoposto poi all'esame dei potenziali evocati:
risulta che un nervo ottico è già interessato anche se lui riferisce di
non accorgersene.
All'esame delle bande monoclonali
si riscontra la presenza di
auto-anticorpi e a giugno 2006 viene infine emessa la diagnosi ufficiale di SM.
Viene subito proposta la terapia
con interferone beta il quale, a detta
dei medici, ha una probabilità di stabilizzare
la malattia del 30%. Inizia la terapia dal 18 settembre.
Il paziente racconta delle
sue difficoltà nella auto-somministrazione, della brutta sensazione di dover prendere
"a vita" questo medicamento, delle varie problematiche come avere un
permesso speciale per poter prendere l'aereo.
Esegue continuamente un
monitoraggio degli enzimi epatici. Intanto si presenta costantemente. come
effetto indesiderato, il rialzo di temperatura.
Viene un giorno a conoscenza delle Cinque Leggi Biologiche: ne riceve comunicazione da un'amica. Subito
si iscrive ad un corso introduttivo e dopo poco tempo arriva ad un primo colloquio con il medico. Durante la seduta viene
verificata la precisa correlazione
dei due programmi SBS, per epidermide dovuto
alla separazione dalla partner e per la motricità del muscolo tibiale anteriore come incapacità nel trattenere la partner.
Schema delle fasi del programma SBS |
L'epidermide, un tessuto di origine ectodermica embrionale,
innervata dalla corteccia cerebrale sensoriale
controlaterale, in zona temporo-parietale posteriormente alla scissura di Rolando: in fase di CA (conflitto attivo) è sede di una
ulcerazione, un'atrofia e di una riduzione
di sensibilità, poco avvertita dal paziente.
Il conflitto biologico
corrispondente è quello di rottura
del contatto con la persona amata e il senso
biologico, che si esprime qui in fase di CA, è quello, grazie alla ulcerazione, di avere meglio il contatto mancante.
Quando arriva una prima fase di PCL-A
inizia un periodo di vera e propria anestesia, una riduzione improvvisa e più o meno
profonda della sensibilità, determinata
principalmente dalla compressione esercitata dall'edema del focolaio di Hamer sulla zona cerebrale corrispondente.
Segue
una crisi epilettoide poco avvertita dal paziente in quanto risponde al
cosiddetto schema esterno dell'ectoderma,
nel quale tale momento è caratterizzato,
come per la fase di CA, da una riduzione
di sensibilità.
La
fase PCL-B, la fase finale del processo di riparazione, è proprio quella
maggiormente avvertita dal paziente in questo caso nella quale in modo caratteristico
si verifica il formicolio, la parestesia.
Questa si manifesta al
massimo tre settimane dopo la CL, a
condizione che la fase di CA sia durata per
sei settimane o più: altrimenti cade nella metà della fase di soluzione avendo questa la stessa durata della fase di CA, particolarmente per i programmi caratterizzati da un andamento
monociclico.
Nei casi in cui ci sia
stato un conflitto in sospensione la durata della fase PCL può essere diversa e minore della durata della
fase attiva ed è difficile un calcolo
preciso della sua durata.
Per
quanto riguarda il tessuto muscolare striato del muscolo tibiale anteriore questo è di origine mesodermica recente diretto, per la struttura, dal midollo cerebrale
controlaterale in zona occipitale mentre per la motricità è innervato
dalla corteccia cerebrale motoria, nella zona
temporo-parietale anteriormente alla
scissura di Rolando: in fase di CA, per la struttura il muscolo è sede
di fenomeni di necrosi al suo interno e di
una lieve riduzione di funzione per quanto riguarda la motricità, il
tutto poco avvertito dal paziente.
Il
conflitto biologico corrispondente per la struttura è quello di non essere abili,
rapidi per trattenere a
se la persona amata dato che il muscolo tibiale anteriore svolge la funzione di pronare medialmente il collo del
piede (il Peroneo serve invece per pronare lateralmente, ovvero per scalciare).
Nel caso specifico trattasi del partner (lato destro per la persona destrimane); la motricità è spesso,
quasi sempre, coinvolta assieme alla
struttura con il conflitto motorio, un
movimento interrotto, vorrei fare il movimento ma non posso.
In fase PCL-A si avverte, per la struttura, che il muscolo il questione "cede", risponde al
comando ma non regge il carico e questo lo protegge dalla rottura nel
momento in cui è lasso a causa della fase riparativa infiammatoria di cui è
sede.
Per la motricità invece la fase
PCL-A si manifesta
con una paralisi flaccida, il muscolo non risponde al comando e questo è causato
dall'edema cerebrale che comprime la
corteccia in sito.
La crisi epilettoide è inavvertita per la struttura
mentre per la motricità è una vera e propria crisi epilettica, con spasmi tonici o tonico-clonici della durata di pochi istanti: l'estensione della zona
interessata può interessare il singolo
muscolo oppure l'intero arto a
seconda dell'intensità della fase di riparazione.
La fase PCL-B invece
comporta una graduale ripresa funzionale per la riduzione della fase infiammatoria
nella struttura e per una riattivazione della motricità:
l'esito è, alla fine della fase di riparazione e soprattutto per la
struttura, una riparazione con eccesso, con
aumento del numero e della dimensione delle fibre muscolari per rispondere allo
scopo biologico dell'individuo di
essere più forte per rispondere meglio in futuro a una situazione
analoga alla precedente.
In funzione soprattutto del
numero e dell'intensità
delle recidive possono esitare cicatrici nei focolai di Hamer e in seno al tessuto muscolare che possono causare un certo grado di deficit funzionale
residuo.
La spiegazione secondo le Leggi
Biologiche risulta anche moto pertinente
per spiegare una certa lateralità o
localizzazione e non un'altra: la spiegazione secondo l'ipotesi degli
auto-anticorpi invece non può essere confermata o confutata in quanto, se questi fossero la vera causa del problema,
dovrebbero ovviamente agire a tutti i livelli dell'organismo.
Il paziente riferisce di essere subito stato colpito dal
fatto che si possano identificare in precedenza dei fatti così specifici che
lui ha vissuto in precisa sequenza senza che il medico abbia saputo nulla prima.
Col
tempo, nei giorni seguenti al colloquio, è arrivata
gradualmente anche la sensazione di liberazione dall'angoscia di essere
preda di un brutto male la quale aumenta con il passare del tempo.
Nota come nessun medico prima, a parte osservare i dati
strumentali, abbia pensato di guardare anche il resto
della persona del paziente.
Per un
buon lasso di tempo ha continuato normalmente
le terapie prescritte fino a che una sera non è più riuscito a farsi
l'iniezione. Ne parla come di una rinascita: quando il frutto è maturo casca da
solo.
Gli viene
intanto proposta una nuova terapia sperimentale con azidovudina (AZT), un
immunosoppressore: la comincia ma in pochi
giorni gli effetti collaterali si rivelano insopportabili, gli enzimi
epatici risultano subito alterati e ci sono voluti mesi perché tornassero
nuovamente sotto controllo.
A oggi ha
deciso di non sottoporsi più a nessuna terapia da circa 5 mesi.
A domanda
risponde che le cosiddette lesioni al midollo secondo lui sono esiti di vecchi
conflitti, e le così definite "lesioni
a placche" sono cicatrici gliali. In
effetti ad ogni controllo che è stato fatto non si poteva apprezzare nessuna modifica dell'aspetto di
tali macchie bianche.
Afferma
che quello che lo ha portato a raccontare la sua esperienza è il poter aiutare
altri che vivano la stessa situazione.
In sala si commenta come il paziente spesso arriva
all'osservazione quando il cambiamento è già iniziato:
in questo caso il paziente è avvantaggiato dal fatto di avere sintomi
pressoché stazionari.
Grazie
alla conoscenza delle Cinque Leggi Biologiche, per la tranquillità del paziente,
non è importante spingerlo al fare o non fare esami o terapie ma è importante
che lui sappia di avere il tutto il tempo.
Secondo questa conoscenza l'entità "SM" non
esiste, non è un fatto reale: però se qualcuno di molto autorevole emette una
diagnosi di questo tipo è molto difficile per il paziente non rimanerne
terrorizzato.
Noi
sappiamo che una affermazione, per essere definita "scientifica",
deve essere confutabile.
Il
paziente può notare come i sintomi si manifestano sempre in modo preciso, e spesso
prevedibile. solo dopo determinati eventi.
Eppure
anche in questo caso ha potuto apprezzare questo fatto ma ha continuato per
lungo tempo a seguire le terapie prescritte.
Indubbiamente
è sembrato determinante per conquistare la
fiducia del paziente aver identificato i fatti che lui ha vissuto che hanno causato l'attivazione
dei programmi SBS: una volta che si è sicuri
della pertinenza dei sintomi, del tessuto interessato, della sua origine
embrionale e della sua innervazione il medico può spiegare al paziente
il funzionamento normale del tessuto, il funzionamento speciale, e può affermare che deve essere accaduto un fatto di un certo
tipo.
Non solo: può prevedere che ci devono essere stati
prima dei sintomi caratteristici di una fase
di conflitto attivo, e dal momento
della conflittolisi in poi i sintomi devono essere diventati quelli
tipici della fase di soluzione, come in questo caso in fase PCL-A è iniziata la paralisi del muscolo e in PCL-B si è
manifestato il formicolio della cute.
Il paziente può comprendere come i sintomi, proprio per le precise correlazioni cronologiche che è
possibile individuare e prevedere, devono necessariamente essere in relazione con quanto accaduto.
La precisione di questa diagnostica è elevatissima, virtualmente del
100%, le domande da parte del medico possono essere mirate e così le
affermazioni come: se oggi ho avuto
il formicolio tre settimane fa è iniziata la fase di riparazione. E' qualcosa su cui non c'è bisogno di credere, si può verificare in qualsiasi caso
preso a campione.
La medicina del terzo millennio ci impone di essere
scientifici: nel futuro il paziente potrà tutte le volte vedere la
correlazione precisa con gli eventi e questo rafforzerà la sua aspettativa positiva e la
sua fiducia
nell'organismo.
Fonte:
rivista Psiche-Cervello-Organo n°3/2008
Ciao Pico,
RispondiEliminac'e' tutto un altro mondo dietro la NMG! Conosci dei medici che la praticano? Grazie.
Giuliana
Ciao Pico,
RispondiEliminad'accordo, seguiro' il tuo consiglio. Anche se qualcosa ho gia' letto e non sono digiuna.
Grazie e a presto.
Giuliana
Buona giornata
RispondiEliminaSono una giornalista e
desidero avere mail con nomi di medici milanesi che curano con Hamer.
Grazie da robipaglia43 @gmail.com
Prova a scivere a "secondo parere":
Eliminahttp://www.albanm.com/contatti/12-contatti/6-contattio-secondo-parere