La società farmaceutica GlaxoSmithKline è al corrente di delicate informazioni riguardanti la sicurezza del vaccino pediatrico Infanrix Hexa?
Pubblicato da su Autismo & Vaccini
Un nutrito gruppo di cittadini belgi assicura che è proprio così e si rende portavoce di un’iniziativa mediatica senza precedenti, descritta nel loro articolo INFANRIX Hexa: documento riservato sconvolgente.
Infatti, è stato reso noto il contenuto di un corposo documento di 1.271 pagine riguardanti il vaccino Infanrix Hexa, prodotto dalla società farmaceutica GlaxoSmithKline, che garantisce la produzione del vaccino. Questo rapporto confidenziale è arrivato sul tavolo di un gruppo di cittadini che, anche a seguito dei decessi dei propri figli, si sta battendo per la libertà delle vaccinazioni e di informazioni.
In questa relazione, la società GSK ha elencato minuziosamente, come richiesto dalla legge, tutti le reazioni avverse che si sono verificate dopo l’iniezione di una dose di Infanrix Hexa sul bambino, dalla febbre alla morte, indipendentemente dal fatto che l’effetto avverso fosse correlato con l’iniezione preventiva oppure no.
Il documento rivela un lungo repertorio di complicanze dove la società GSK se la canta e se la scrive da sola, affermando in modo presuntuoso che gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa. Si contano 1.742 reazioni avverse, elencate in 41 paesi, inclusa l’Italia che detiene il primato con 595 segnalazioni: un record se si considera il fenomeno dell’under-reporting in Pediatria.
Dopo essermi fatto promotore, insieme a componenti di diverse associazioni nazionali, di un esposto inoltrato alla Procura di Torino a seguito dei ritiri preventivi che hanno interessato diversi lotti di Infanrix Hexa in 19 paesi al mondo, credo che le autorità sanitarie competenti dovrebbero degnarsi di fornire ulteriori spiegazioni anzichè sostenere che questo vaccino é sicuro e controllatissimo.
E’ così sicuro e controllatissimo che, dal 23 Ottobre 2009 al 22 ottobre 2011, la ditta farmaceutica ha individuato numerosi dati e centinaia di referti medici che riportano reazioni avverse.
Anche il sottoscritto, che ha richiesto formalmente alla ditta farmaceutica alcune informazioni riguardanti la sicurezza dei lotti vaccinali somministrati al proprio figlio, si è trovato a partecipare ad un’intervista di farmacovigilanza per poi sentirsi rispondere che le informazioni potevano essere richieste secondo alcune modalità. Tali modalità, che hanno coinvolto medici e studio legale, sono state eseguite talmente correttamente che, a quanto pare, devono aver intimorito così tanto la sede di Verona della GSK che ha invitato tutti quanti a rivolgersi al loro ufficio legale. Come concetto di democrazia a tutela della salute del cittadino non fa una piega!
A questo punto spero vivamente di cuore che qualcuno di lorsignori possa inciampare accidentalmente in questo articolo, perchè arriverete a rispondere alla Magistratura competente [italiana ed europea] di queste vostre azioni da censura a danno della salute dei bambini. Qui di seguito i dati essenziali di questo rapporto:
1. Reazioni avverse in più di 40 paesi – Il documento della società GSK è basato su 1.742 referti medici internazionali inviati “spontaneamente” durante due anni. In totale, 41 paesi hanno partecipato allo studio. I rapporti raccolti provengono principalmente da Italia, Germania e Francia.
2. Milioni di dosi distribuite – Durante il periodo, sono state iniettate 24.283.415 dosi di vaccino Infanrix Hexa. Sono tra 6 e 24 milioni i bambini che sono stati vaccinati, in numero variabile secondo il dosaggio raccomandato. Complessivamente, più di 70 milioni di dosi sono state distribuite dal lancio del vaccino nel 2000.
3. 825 casi differenti di complicazioni mediche – In circa trenta pagine, il documento presenta, in varie tabelle, tutte le reazioni avverse elencate nelle varie relazioni mediche redatte dopo la vaccinazione. Le reazioni avverse possono interessare tutti i sistemi e gli organi del corpo del bambino: sistema respiratorio, sistema cardiovascolare, sistema nervoso, sistema immunitario ecc.
4. Centinaia di casi gravi – Il documento riporta 559 casi gravi , ma solo 56 sono elencati nel documento ufficiale, in merito al vaccino Infanrix hexa. L’autismo, la morte improvvisa in culla, problemi di anemia e problemi polmonari sono elencati nelle tabelle.
5. AUTISMO – A dispetto di coloro che si affannano ad affermare il contrario, gli eventi di Autismo compaiono più volte nelle tabelle riportate nel report [ad es. a pag. 27], ma non è chiaro come GSK giudichi questi eventi [nel caso di pag. 27 lo riporta nel gruppo dei “Mental Impairment Disorders” e lo classifica come Serious]. L’Autismo compare poi a pag. 626, 632, 756, 995, 1147, 1201, 1206.
6. Decesso di 14 bambini – Durante il periodo in analisi, sono stati riportati 14 decessi di bambini vaccinati. La cosa sconcertante nei report sui decessi è la chiara correlazione temporale fra vaccinazione e decesso [ad es. il primo caso a pag. 1220 avvenuto 11 giorni dopo la vaccinazione, e il secondo caso ancora 11 giorni dopo la vaccinazione - morte in culla - ma in nessuno dei due è disponibile l’autopsia], mentre la GSK dichiara il contrario a sostegno della propria opinabile linea di condotta in cui gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa..
7. Risultati positivi – In conclusione al documento la GSK ritiene che la tolleranza del profilo di rischio-beneficio di Infanrix Hexa continua ad essere favorevole, malgrado questa via crucis. Infine, l’azienda farmaceutica sarebbe impegnata a sostenere le autorità a monitorare attentamente le complicazioni più gravi e i decessi.
Queste informazioni riguardano principalmente i paesi interessati alla commercializzazione [un migliaio], le autorità di regolamentazione, i professionisti della salute e alcuni privati.
Infatti, è bene ricordare che la produzione di questo vaccino è effettuata anche in sub-appalto e non dobbiamo stupirci se durante il processo di lavorazione accadono episodi di contaminazione o ancor peggio permane il famigerato Thimerosal. A questo proposito la GSK si dichiara impossibilitata a rilasciare una dichiarazione scritta che confermi l’assenza totale di Thimerosal dall’Infanrix Hexa come prodotto finito, in quanto sa molto bene che è ancora utilizzato nei processi di lavorazione.
Il numero di effetti collaterali gravi, identificati in questo documento riservato, è incommensurabile in aggiunta a quelli riportati nel manuale professionale per medici e farmacisti e ciò che è ancor più scandaloso è che si tengono i genitori all’oscuro di tutto, riversando su di loro la responsabilità di firmare un consenso informato alla vaccinazione ridicolo, e totalmente inadeguato, rispetto alla mole di informazioni che vengono scambiate segretamente negli uffici di questa multinazionale della malattia.
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