domenica 30 settembre 2012

Pediatri, Giudici e Vaccini

Le riflessioni del Dott. Dario Miedico su un articolo di "Repubblica"

L'articolo apparso su Repubblica del 12 settembre scorso,   sulle vaccinazioni (prima pagina che prosegue a pagina 19), pur contenendo alcune grossolane inesattezze ed anche qualche falsità,  ha quantomeno  il merito di non essere a senso unico, presentando solo le argomentazioni di chi è favorevole alle vaccinazioni come avveniva nel passato,  ma comincia ad ammettere che esistono controindicazioni anche pesantissime, che l’obbligatorietà vige solo in alcuni paesi e neppure per le stesse patologie, che esiste il diritto al risarcimento, che la magistratura in alcuni casi ha riconosciuto questo diritto precedentemente negato dalla CMO del Ministero, che la popolazione sta cominciando a porsi molte domande e molti dubbi, che questo ha scatenato moltissimi pediatri che hanno sempre sostenuto l’innocuità delle vaccinazioni e che oggi corrono il rischio di essere clamorosamente smentiti.
Per questo varrebbe la pena di farlo circolare tra amici e conoscenti, arricchendolo casomai con una serie di sintetiche considerazioni aggiuntive, alcune delle quali vi propongo in calce, che in qualche modo possano colmare le inesattezze e le affermazioni non vere:
Perché questi pediatri, che non risulta si siano mai opposti al diritto dei malati o dei genitori di scegliere per se o per i propri figli quelle che ritengono le migliori terapie, sentono il bisogno di scaldarsi tanto per le vaccinazioni, unico atto sanitario per il quale non è previsto il CONSENSO INFORMATO ma l’obbligatorietà?
Perché sia loro che i media continuano a banalizzare sentenze, che sono individuali e che affermano che IN QUEL CASO è stato riconosciuto il danno da vaccinazione, affermando che contengono giudizi generali sulle vaccinazioni?  Forse per poterle meglio attaccare?
Di quei 114 milioni di euro che a detta del Codacons potremmo risparmiare, quanti vanno alle ditte farmaceutiche e quanti ai medici vaccinatori?
La sentenza di Torino non riguarda solo un caso di risarcimento per reazione avversa a vaccinazione ma è anche un caso tipico di malasanità, basato proprio sull'ignoranza di quei medici di base che per anni hanno continuato  a sostenere che i vaccini sono innocui, fino a negare l’evidenza delle reazioni avverse anche quando presenti e a volte a rifiutarsi di affrontarle adeguatamente per non smentirsi.
Se non vengono denunciate e raccolte le denuncie di reazione avversa a vaccino, come si può affermare che ancora oggi i rischi di contrarre alcune patologie sono statisticamente maggiori di quelli di una reazione avversa, soprattutto per malattie ormai  scomparse?
Le prime cause da vaccino io le ho vinte circa vent'anni fa, ma solo dopo la sentenza di Rimini vi è stato un interesse dei media sul tema, interesse precedentemente sconosciuto. Impossibile non pensare ad un contrattacco delle lobby farmaceutiche a fronte dell’emergere, in diverse regioni d’Italia, della possibilità di non vaccinare a fronte della firma del cosiddetto DISSENSO INFORMATO.
Lo stesso Wakenfield, prima perseguitato dalle lobby farmaceutiche al punto di doversi recare ad esercitare negli Stati Uniti, dove si sono ben guardati dal rifiutare il suo contributo scientifico, oggi è stato del tutto riabilitato.
Consiglio anche tutti di andare sul sito della Società Italiana di Pediatria e leggere le loro affermazioni pseudoscientifiche e criticarle direttamente.
A fronte del maggior interesse sul tema  che questi articoli hanno prodotto, ritengo che Medicina Democratica e le varie associazioni che si battono contro l'obbligatorietà delle vaccinazioni debbano approfittare di questo momento per rilanciare la lotta e l'impegno, tramite soprattutto una informazione corretta e diffusa.

Dott. Dario Miedico

Fonte: Comilva

3 commenti:

  1. Buon giorno Leonardo!Essendo nata nel '50 ho fatto tutte le vaccinazioni possibili, tranne quelle delle epatiti (che dopo ad un esame all'età di 50 anni: le ho avute tutte tranne la C e il mio fegato stà benissimo). Per lavoro ho avuto necessità del libretto sanitario, ed ho avuto l'obbligo di vaccinarmi contro il tifo al quale risultai allergica, ma il medico volle farmela comunque altrimenti non mi avrebbe rinnovato il libretto, senza il quale non avrei potuto lavorare. Risultato una sindrome autoimmune che mi stà massacrando i muscoli e ad ogni crisi mi distrugge un'articolazione. Nessun medico è riuscito a classificare la mia sindrome, un pò di Sjogren, un pò di lupus, un pò di sclerosi multipla, un pò di miastenia neuromuscolare, tanta mialgia fibrocistica. Li ho mandati tutti a quel paese e cerco di fare una vita più naturale possibile che e per 10 anni non ho avuto grosse crisi, ma piccole e sopportabilissime. Ma l'asportazione della tiroide nel 2010 mi ha scatenato una grossa crisi che trascino con dolore e fatica(sono convinta siano stati i farmaci). Grazie alle vaccinazioni!! Sono convinta che tutte le malattie autoimmuni che ci sono ora siano imputabili alle vaccinazioni. Spero che le cose cambino. Buona domenica.

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    1. Buon giorno Pico, mi sono sentita indifesa e molto arrabbiata, tanto che durante la notte dopo la vaccinazione, il braccio mi si era gonfiato e un malessere generale come se avessi incontrato frontalmente un tir,imprecavo contro il medico anche in quei pochi momenti di sonno sfinita dal malessere. Un mese dopo mi ritrovai dolorante in tutta la mia carne con picchi di mancanza di forze in tutti i muscoli. In movimento riuscivo a sopportare ma come mi sdraiavo e tentavo di rilassare i muscoli, un tipo di scossa elettrica mi camminava lungo tutti i muscoli lunghi (gambe bracce e dorso) e il dolore mi faceva alzare di scatto dal letto. Sono stata così e anche peggio per 8 mesi, e ancora mi sento così durante le crisi. Se vuoi sapere qualcosa di specifico e vuoi scrivermi ti lascio la mia mail-kattiaminguzzi@gmail.com- Buona vita a te.

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  2. Ho un padre chirurgo, ...ti asseconda in pieno!

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