sabato 1 settembre 2012

Chiesa cattolica e culti Pagani: la trinità e la madre vergine del salvatore

Seconda parte: Trinità e madre vergine del salvatore.


La dottrina della trinità non è biblica e non è insegnata nelle Scritture ebraiche (Antico Testamento).
Gli Ebrei e i primi cristiani non conoscevano alcuna trinità, la dottrina trinitariana è nata solo dopo il Concilio di Nicea del 325 D.C. prima nessun cristiano conosceva tale dogma tantomeno gli apostoli. A questo aggiungiamo il fatto che il termine Trinità sia totalmente assente nella Bibbia, sottolineando come, invece, questo fosse caro a tutte le civiltà pagane. La trinità è una dottrina e una parola molto cara ai pagani e alle religioni pagane da quella egiziana a quella buddista,passando per la fenicia e la babilonese. In basso potete vedere alcune raffigurazioni di trinità pagane:


TRINITA' EGIZIANA: Horus, Osiride ed Iside:












 TRINITA' HINDU': Brahma, Siva e Visnù:












TRINITA' BUDDISTA: Buddha, Dharma e Sangha:











TRINITA' BABILONESE: ANU, Ea e Bel:







TRINITA' FENICIA: El, Asera e Baal:









TRINITA' PERSIANA: Ormuz, Mitra e Ahriman:








TRINITA' SCANDINAVA: Odin, Freya e Thor:






TRINITA' GRECO HECATE







TRINITA' ROMANA: Giove, Minerva e Apollo = TRINITA' GRECA: Zeus, Atena e Apollo:









TRINITA' SIBERICA











TRINITA' ASSIRIA: Assur, Nabu e Marduk:










TRINITA' SUMERA: dio lunare, signore dei cieli e dio solare:







Come possiamo notare diverse trinità esistevano già prima della venuta di Cristo in diverse religioni antiche. E' storicamente certo che la Chiesa Cattolica Romana fin dalle origini divenne una chiesa pagana "cristianizzata", il cui scopo era quello di inglobare i culti pagani nella nuova religione al fine di avere nuovi adepti e convertire appunto i pagani. Come? Proprio continuando nel solco della tradizione del paganesimo antico. Da qui si spiegano la miriade di culti pagani inglobati nella religione cattolica e contrari alle sacre scritture, come l'introduzione del culto dei santi (ad imitazione del culto pagano degli eroi e del politeismo) e del culto della verginità di Maria (preso di sana pianta da miti pagani).
Per quanto riguarda la Trinità,vanno fatte alcune precisazioni:
Il termine Trinità non è presente nella Bibbia.

"Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sarà nessuno. Io, io sono il Signore, e fuori di me non c'è salvatore" (Isaia 43:10-11)

"Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me" (Esodo 20:2-3)
Culto della Madre vergine:

La maggioranza dei credenti, è ingenuamente convinta che alcuni presupposti teologici della figura di Gesù Cristo, come la nascita verginale e la resurrezione, siano prerogative che riguardano solo lui. Mentre, se vogliamo essere esatti, Gesù è l'ultimo caso di una folta schiera di incarnazioni divine che possiedono quei requisiti. Se noi leggiamo attentamente il "credo" (in cui si afferma che Gesù, fra morte e resurrezione, scese agli inferi), la preghiera che fu istituita come manifesto della sistemazione teologica scaturita dal concilio di Nicea, voluto e presieduto da Costantino agli inizi del quarto secolo, e lo confrontiamo con una panoramica di alcune delle credenze religiose più diffuse dal mediterraneo al vicino oriente nei periodi immediatamente precedenti le origini del cristianesimo, saremo sorpresi nel constatare come l'immagine di Gesù Cristo riproduca alcuni dei cliché teologici più comuni, riguardanti la figura del "salvatore".

Non si tratta di una scortese ironia, ma di una genuina verità, se affermiamo che il neo-cristianesimo, che tanto ha odiato e contrastato le spiritualità pagane e gnostiche, si è sviluppato proprio attraverso una raccolta di concetti di derivazione pagana, seguita talvolta dalla censura delle religioni da cui tale prelievo era stato eseguito. Insomma possiamo parlare, in qualche caso, di un'autentica confisca teologica.
Si legga per esempio questo brano:
"...la volontà dei Deva fu compiuta; tu concepisti nella purezza del cuore e dell'amore divino. Vergine e madre, salve! Nascerà da te un figlio e sarà il Salvatore del mondo. Ma fuggi, poiché il re Kansa ti cerca per farti morire col tenero frutto che rechi nel seno. I nostri fratelli ti guideranno dai pastori, che stanno alle falde del monte Meru... ivi darai al mondo il figlio divino..." (E.Shurè, I grandi Iniziati, Bari, 1941).
In pratica la religione Indù contempla l'incarnazione del dio Vishnu, che decide di farsi carne sulla terra, sotto le spoglie umane di Krishna, e costui nasce da una madre vergine, Devaki, la quale è costretta a nascondersi perché il re Kansa teme la venuta, evidentemente profetizzata, del salvatore, e vuole ucciderlo; la nascita del fanciullo divino avviene fra i pastori. Ciò dimostra che la natività di Gesù, in realtà, ha radici molto vecchie in una numerosa serie di tradizioni del tutto analoghe o quasi coincidenti. Ecco alcuni casi di madri vergini che partorirono un dio:
  • Devaki, madre di Krishna;
  • Ceres, madre di Osiride;
  • Maia, madre di Sakia;
  • Celestina, madre di Zunis (successivamente crocifisso);
  • Chimalman, madre di Quexalcote;
  • Minerva, madre del Bacco greco;
  • Semele, madre del Bacco egiziano;
  • Nana, madre di Attis;
  • Prudence, madre di Hercules;
  • Alcmene, madre di Alcides;
  • Shing-Mon, madre di Yu;
  • Mayence, madre di Hesus;
  • Maria, madre di Gesù…

  • Di fronte a questa incontestabile constatazione capita che molti si sentano ancora in diritto di credere che tutte queste nascite verginali siano semplici leggende, ad eccezione di una sola, quella di Gesù.

    5 commenti:

    1. Trinita

      Me parece o conjunto de todas as religões que de olhos no Cimo caminham como Peregrinos, neste local de passagem, bem rápida!

      A apresentação dos vários textos é muito boa!

      Maria Luísa

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    2. Molto bella la chiusura...e te lo dice uno che non crede a nessuna di queste sciocchezze.

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    3. non sono sciocchezze l'analogia esiste, tanto che gli studiosi non si spiegano come è possibile che civiltà estranee tra di loro si condividono gli stessi simboli, come i maia e la loro trinità a tre facce, e il serpente piumato,. Alcuni ipotizzano che il ponte sia stato dovuto a entità aliene, ora se queste le materializziamo negli angeli ribelli della bibbia i conti quadrano

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    4. cito dall'articolo :

      "Il termine Trinità non è presente nella Bibbia."

      dubito fortemente che l'articolista conosca il vero significato del termine Elohim (lingua che possiede singolare, duale e plurale - ed in questo caso è plurale, 3, al 100%)

      lelamedispadaccinonero.blogspot.it

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    5. Nella Bibbia sono presenti vari personaggi divini e creanti, tra cui gli Elohim e Jahvè.
      Elohim indica tutti gli dei, sia maschili che femminili. È il plurale della parola "divinità".
      Jahvè è il nome personale di un dio maschio, il personaggio principale della Bibbia.
      Gli Elohim compaiono sin dalla prima frase della Bibbia [Gen 1,1]. È il terzo vocabolo in assoluto!
      Jahvè compare dal secondo capitolo della Genesi [Gen 2,4].

      Il Vecchio Testamento è una raccolta di scritti di un popolo di pastori nomadi (gli Ebrei), redatti da decine di autori diversi nel corso di un migliaio di anni.Sicuramente i testi più antichi sono i 5 libri del Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) ed anche in questi scritti si riconosce la mano di autori diversi.

      Nella Bibbia viene prima la creazione degli dei e poi quella di Jahvè Compaiono prima gli dei perché essi hanno plasmato i corpi inanimati [la terra, il Sole...] e solo successivamente il dio Jahvè che ha forgiato gli esseri viventi. Jahvè prende il sopravvento sugli altri dei perché ha compiuto l'opera più importante: noi. Più esattamente, il maschio a sua immagine e somiglianza.

      La prima frase della Bibbia ebraica [Genesi 1,1] Gli «dei» nella terza parola. In primo luogo, vediamo la traduzione più fedele: «In principio gli dei fecero il cielo e la terra».
      Osserviamo, ora, cosa dice la nota della Bibbia Vulgata/Martini sulla parola "dei".
      Questa voce [Dio] è nel numero plurale, onde letteralmente si tradurrebbe: A principio gli dii crearono.
      Ciò «parve argomento... delle pluralità delle persone che è in Dio».
      C'è un'evidente forzatura per giustificare il plurale dii [gli dei] con la Triade, nonostante Jahvé non ha mai avuto un figlio in tutto il periodo dell'Antico Testamento. Ma soprattutto c'è la conferma che tutte le Bibbie ufficiali traducono in modo menzognero la prima frase della Bibbia.

      Con l'avvento del Cristianesimo si è passati a un politeismo triadico che l’esegesi ha truccato in "intrinseca unità". In realtà è sufficiente leggere i brani pertinenti per appurare che si tratta di una Trinità gerarchica e non consustanziale.
      Per di più, la parola «trinità» o «trino» non esiste in tutta la Bibbia, anzi «il Signore è uno solo» Bibbia CEI, «è un Dio solo» Bibbia Martini, «Dominus unus est» Vulgata in Deuteronomio 6,4.
      In ogni caso, c'è una circostanza che fa piazza pulita della Trinità. Nel libro Sapienza - l'ultimo dell'Antico Testamento ma scritto dopo la morte di Cristo - Dio è sempre nominato al singolare: tu. «Non v'è infatti altro Dio fuori di Te» [Sap 12,13 - Bibbia Ed. Paoline 1969]. L'ultimo testo biblico ispirato da Jahvè, oltre a disconoscere la Resurrezione, sconfessa il dogma della Trinità. Anche su questo argomento nessun biblista ne parla.

      Ma chi erano questi Elohim?
      Su questa dibattuta questione sono state fatte le più svariate ipotesi:
      Questo termine potrebbe essere un residuo del Politeismo ebraico antecedente alla Bibbia.
      Potrebbe designare Dio e la sua corte di Angeli, che avrebbero contribuito alla creazione.
      Potrebbe essere un “plurale maiestatis”.
      Potrebbe essere una allusione alla Trinità di Dio, ma questa è ritenuta una bestemmia sia dagli Ebrei che dai Musulmani.
      Potrebbe alludere ad esseri extraterrestri che avrebbero portato la vita sulla Terra (tesi del movimento Raheliano).
      E poi c’è l’interpretazione gnostica. Secondo questa fede dimenticata, Gesù avrebbe impartito solo ad alcuni discepoli un insegnamento segreto: Il Dio del Vecchio Testamento, arrogante, geloso e millantatore avrebbe creato questo Mondo insieme ad altri sei Arconti, da Lui proceduti.

      Un saluto.

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