Quella che mi accingo a raccontare è la nascita di una nuova consapevolezza che inconsciamente conoscevo già, era lì da qualche parte e aspettava solo il momento per venir fuori, il momento in cui si sarebbe, per così dire, accesa la lampadina.
Da quando ho iniziato ad interessarmi alla Nuova Medicina Germanica, ho iniziato ad avere un atteggiamento diverso nei confronti della malattia, ma partiamo dal principio.
Molto anni fa passavo molte serate in compagnia di due care amiche, una delle quali spesso affrontava argomenti molto profondi, si poteva parlare di religione, passando per la reincarnazione, fino ad arrivare allo sciamanesimo, per arrivare a parlare di psicologia, parapsicologia/esoterismo, per finire magari con cure alternative e quant’altro.
La definirei una mente superiore, passai intere notti a parlare con Lei e mi fu d’ispirazione, mi aiutò ad aprire la mente, parte di quella che sono oggi credo di doverla a lei. Quell’amicizia fu illuminate per il mio cammino, grazie a lei scoprii Freud, jung, castaneda, l’amore per la filosofia e la spiritualità. Ero molto giovane, ma quelle cose erano dentro di me, però non lo sapevo ancora. Iniziai a divorare libri di ogni genere, mi incuriosiva sapere tutto e anche di più, la sete di conoscenza non cessava mai, come un vampiro assetato, continuavo a cercare il sapere in ogni dove.
Ricordo che allora, lei parlava spesso delle malattie quali tumori, sclerosi o leucemia. Sosteneva che tutte queste gravi malattie derivassero da forti traumi subiti, erano quindi una risposta del cervello, cioè trauma psicologico subito, uguale malattia mortale.
Si può dire che, in tempi non sospetti, quando ancora di Hamer non si sentiva parlare, lei aveva intuito queste scoperte, anche se non era ancora riuscita a focalizzarle nel migliore dei modi. Quindi non acquisii bene il concetto, ma sentivo che c’era un fondo di verità.
Molto tempo dopo, un’altra cara amica, mi parlò della Nuova Medicina Germanica, delle scoperte del Dottor Hamer e di come Lei ne fosse rimasta impressionata. La cosa mi incuriosì, così iniziai, come fanno molti, ha fare delle ricerche su internet, ma non c’era ancora la consapevolezza, qualcosa ancora non tornava. Chiesi alla mia amica di consigliarmi un libro che potesse spingermi più in profondità.
Sento oggi di doverla ringraziare, perché mi consigliò un libro semplice e molto chiaro. Leggendolo, ecco accendersi la lampadina, quella consapevolezza iniziava ad affiorare, sinceramente era per me un momento difficile, avevo perso di vista le cose importanti e stavo dimenticando tutto quello che avevo acquisito negli anni. Così iniziai a leggere altri libri, si riaccese la sete vampiresca di conoscenza, arrivai a leggere anche i libri di Claudio trupiano, i quali segnarono la svolta finale. Mi tornarono in mente tutte le conoscenze apprese negli anni, fu come un risveglio da un sonno quasi profondo. Ora però avevo una conoscenza in più, stavo iniziando a capire più nel profondo le 5 leggi biologiche, quel qualcosa che era già dentro di me, come in tutti noi.
Ora mi si poneva davanti un cammino difficile, fatto di dubbi, incertezze, riscontri e nuove scoperte. Così iniziai a cogliere i segnali, a guardare oltre quello che la medina “ufficiale” sostiene. Non è facile inizialmente, devi analizzare continuamente te stessa, non farti sfuggire le pressioni subite, lo stress, il perché di determinate azioni, ma come ripeto, questo è già dentro di noi, lo facevo in passato per superare i problemi e potevo farlo ancora. Dovevo capire fino a che punto Hamer avesse ragione, ma soprattutto volevo sapere, cosa fare in seguito.
Molte risposte non si fecero attendere, iniziai a capire perché improvvisamente iniziavo a starnutire e mi “raffreddavo” (paura incognita) e guarivo improvvisamente così come mi ero ammalata. Comprendevo meglio le mie improvvise e dolorose (anche se rare) emicranie. Con il tempo ero riuscita a ridurre l’uso di farmaci, ai quali ricorrevo troppo spesso e con troppa leggerezza. Purtroppo c’è l’annoso problema di sopportare almeno in parte il dolore, Io non riesco a sopportarlo molto, ma con il tempo sono migliorata ed ho alzato la mia soglia di sopportazione del dolore. Ho iniziato un cammino che voglio portare a termine, ci sono molte cose ancora da scoprire, però adesso mi ammalo di meno ed uso meno farmaci, cerco di farmi scivolare addosso i problemi e li affronto in maniera decisa, senza temere troppo le conseguenze, così sono anche più calma e meno stressata, mi godo di più la famiglia e la vita in generale è notevolmente migliorata. Questo è già un buon traguardo, ma è una tappa, ora ci sarà la parte più tortuosa che sarà però anche la più soddisfacente da superare.
Credo che tutti dovrebbero avvicinarsi alla Nuova Medicina Germanica prima di ammalarsi gravemente, perché poi si potrebbe perdere la lucidità, non sarebbe facile avere la consapevolezza giusta, specialmente quando si tratta della nostra salute. Così si rischia di entrare in quel girone infernale che è la “medicina ufficiale”. Finché abbiamo la lucidità, proviamo a conoscere queste scoperte, investiamo un po’ del nostro tempo, sicuramente la nostra salute ne guadagnerà di certo, nel peggiore dei casi avrete letto un buon libro e scoperto qualcosa di nuovo. Vale la pena fare un tentativo.
Poco tempo fa sono riuscita a capire il perché soffrissi di “allergia primaverile”, fu un illuminazione scoprire come quel conflitto aveva cambiato in qualche modo il mio equilibrio psicofisico. Il mio corpo reagiva in modo perfetto, come un campanello d’allarme, occhi arrosati con prurito, per una cosa che non avrei assolutamente voluto vedere, naso chiuso a causa di quel profumo che ricordava l’evento e per la paura incognita di non sapere cosa mi aspettasse dietro l’angolo, gola irritata forse per qualcosa che avrei voluto dire in quel momento, di questo non sono ancora certa, resta il fatto che questo binario si ripete ogni anno dal quel fatidico giorno. Ora però so qualcosa di più, so perché accuso questi sintomi e posso combatterli. Resta da scoprire come eliminare gli antistaminici e uscirne fuori, ma per questo ci vuole tempo e fatica, bisogna cercare di far capire al cervello che non deve dare più l’allarme, cosa non facile, ma nemmeno impossibile, bisogna anche cercare di abituare il corpo a quelle sostanze un poco alla volta.
Per il momento posso dire di aver ridotto la dose di antistaminici, con il tempo credo riuscirò a eliminare questa fastidiosissima allergia.
Date un chance al NMG, potreste rimare sorpresi da quello che scoprirete.
Cordialmente
Laura C.
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Mi associo a Pico, e quindi... grazie Laura! :)
RispondiEliminaCiao Laura, articolo davvero intenso. Mi piacerebbe approfondire l'argomento:).
RispondiEliminaUn abbraccio
Giuliana