No eziologia? Ahi ahi ahi!! - La spensierata farsa della medicina convenzionale
Eziologia? E che è? E’ una parola che ho imparato da
qualche anno e di tanto in tanto per farmi “bello” la uso nelle mie insensate
elucubrazioni, alla fin fine è un termine come un'altro, ma se attiene alla
nostra salute assume un'importanza vitale. Intanto la sanità ha pensato bene di
creare dei sinonimi più specifici tipo eziopatogenesi; sapete com’è la medicina
ufficiale no? Deve sempre complicare le cose semplici ed inserirci un po’ di
“pathos” altrimenti non c’è lo stesso effetto(paura) sul nostro subconscio.
Tornando al termine eziologia ecco cosa recita wikipedia: Il termine eziologia deriva dalla
lingua greca (aitia =
causa e logos = parola/discorso) ed è utilizzato in medicina, diritto, filosofia, fisica, teologia, biologia e psicologia in riferimento alle cause che provocano i fenomeni. In linea
generale, si tratta dello studio e dell'approfondimento sul motivo per
cui alcuni eventi o processi si verificano, o persino sulle ragioni che
si nascondono dietro determinati avvenimenti.
Questa parolina è molto, ma molto importante per la nostra salute e vi dico il perché.
In medicina pare sensato ritenere che conoscere le
cause di una patologia sia utile a meglio fronteggiarla e fin qui non credo che
ci sia nulla da eccepire, ma comprendere l’entità dell’intera
"vicenda" può farci vedere chiaro sul reale funzionamento(?) della
medicina tradizionale.
Visto che sono molto ignorante vi parlo "come mangio" e vi faccio un esempio per meglio descrivere il fenomeno e le sue implicazioni sulla nostra vita:
-se faccio a pugni con i tifosi della squadra avversaria tornando
a casa accuserò dei forti dolori alla stomaco dove sono stato raggiunto da
pugni e calci, non vado certo “nel pallone” per tale malessere poiché sono
cosciente cosa l’ha determinato e di sicuro non prenderò un digestivo per tale
dolore, al massimo metterò una crema sulla parte dolente;
-se invece torno a casa da una cena dove ho mangiato dieci
salsicce e bevuto 2 litri
di birra ed una paio d’amari anche in quel cas0 avrò dei forti dolori allo
stomaco e non ne sarò spaventato sempre per il fatto che conosco la
genesi di tale condizione, al massimo prenderò un digestivo e
chiaramente non mi sognerei mai di applicare una crema sulla pancia dolorante.
E’ chiaro no?
Ora mettiamo che io vada dal dottore e gli dica che ho mal di pancia senza dirgli altro probabilmente il dottore non la farà poi tanto lunga e mi prescriverà un digestivo?
Ora mettiamo che io vada dal dottore e gli dica che ho mal di pancia senza dirgli altro probabilmente il dottore non la farà poi tanto lunga e mi prescriverà un digestivo?
No, non è vero, perché il dottore mi chiederà cosa è
successo e poi deciderà sul da farsi. Questo comportamento che appare sensato è
invece paradossale se si pensa che il dottore fa il suo dovere come si
conviene, ma lo fa solo per queste sciocchezzuole, infatti se invece
gli porto le mie analisi cliniche con i marker tumorali della prostata “a palla”,
o qualcosa di ancora più grave, non farà assolutamente nulla, chiude ogni
rapporto e mi manda dallo specialista(chirurgo) che non si mette certo a
discutere sul come e sul perché, lui agisce come da protocollo e basta! Insomma
stiamo parlando di uno specialista(oncologo) che ha studiato così tanto quindi
qualsiasi cosa dirà sarà "legge", una sorta di dio che deciderà
della mia vita, senza neanche sapere chi sono!
In pratica è come essere in mano a dei robot ai quali il tuo vissuto personale non importa assolutamente nulla pur essendo di primaria importanza per meglio comprendere ed agire sul tuo male.
In passato moltissime malattie la cui origine era del
tutto ignota o errata sono state curate con cure mediche scellerate e
potentissimi farmaci con il lodevole intento di debellare l’epidemia, tuttavia
queste cure hanno causato molte migliaia di vittime. Solo di recente si sono
scoperte le cause(presunte) di molte vecchie passate patologie che quindi hanno
consentito di debellare tali mali o affrontarli in maniera più oculata e
risolutiva (es. la pellagra).
Nel mondo delle cure tradizionali più si scava a
fondo e più si scopre che la causa(eziologia) delle nostre malattie e quasi del
tutto sconosciuta, infatti non troveremo mai una risposta esaustiva ed appagante alla nostra sete di
conoscenza. Cercando l’eziologia ufficiale di un nostro malessere, sia esso un
semplice raffreddore, la cui colpa è stata attribuita ad un centinaio di virus
differenti in base alla stagione e all’anno(!?), o che si tratti di un tumore
alla prostata, al seno, al polmone, alle ossa, alla sclerosi multipla, la
leucemia e compagnia bella, quantomeno ne rimarremo delusi.
Se vi venisse la malsana idea di ricercare l’eziologia di
alcuni dei mali più conosciuti di questi ultimi tempi non potrete non incappare
nelle seguenti risposte: “le cause specifiche del ..... rimangono ancora
sconosciute”; che a mio avviso è la più onesta. In altri casi ci saranno
elencati una moltitudine di cause che potrebbero dar luogo alla patologia
e in altri casi invece al posto dell’eziologia si potrebbe incappare in un
altro termine ad hoc: fattori di rischio con un lungo elenco di
situazioni che determinerebbero un rischio di insorgenza della malattia, le
cause non vengono nemmeno accennate. C’è da dire però che alcune volte si
trovano anche risposte specifiche, salvo poi andare a fondo e trovarle prive di
fondamento.
Se non si era ancora capito, la nostra salute la stiamo(stanno) curando ad occhi chiusi, all’oscuro di una conoscenza fondamentale senza la quale le probabilità di successo sono irrisorie, insomma e come se mettessimo una crema sulla pancia dopo un’abbuffata e prendessimo un alka-seltzer dopo aver fatto una scazzottata.
Sembra assurdo, ma purtroppo è l’amara verità.
Ora sarebbe interessante capire perché nonostante gli
enormi progressi in campo medico ci troviamo in questa situazione; come mai si
brancola nel buio dell’ignoranza su una questione tanto importante quanto la
salute?
E qui la risposta potrebbe farci male, destabilizzarci: non
si trova perché non la si vuole trovare e per non farlo pesare ai
ricercatori del campo cosa hanno fatto? Hanno escogitato un modello di
indagine farlocco e lo hanno continuamente lodato tanto che nessuno lo
mette più in dubbio, pur essendo fallace sotto molti punti di vista. Insomma
oggi ci si ritrova a “pescare tonni in alta montagna con un retino” è sbagliato
sia il metodo, sia il luogo.
Tutto questo ha comunque uno scopo ben definito si chiama profitto, ma non solo.
Tutto questo ha comunque uno scopo ben definito si chiama profitto, ma non solo.
Il metodo d’indagine è altamente riduzionistico,
meccanicistico e troppo frammentato (specializzazioni), si cerca una qualsiasi
correlazione tra diversi "eventi", di solito batteri, virus, funghi
ecc, e gli si addossa la colpa di esserne i responsabili, senza chiedersi
perché ci sono e cosa stanno veramente facendo, il tutto basandosi su dogmi
prestabiliti a monte e mai messi in discussione.
E’ un discorso che richiederebbe un notevole
approfondimento, ma credo che le basi di tali metodologie medico-scientifiche
debbano essere conosciute, bisogna essere consci del fatto che quando si
prende un farmaco spesso si sta ingerendo un miscuglio il cui effetto
potrebbe essere l’esatto opposto di quello che ci serve per guarire
(es. la chemioterapia, gli antibiotici, antiinfiammatori, antidolorifici ecc.)
e quindi il corpo è obbligato a fare un doppio o triplo lavoro per poterne
uscire; fortunatamente che la mente da un grande supporto in
questi casi e ci sovviene con l’effetto placebo, di un’efficacia straordinaria
ampiamente verificata, che consente il mirabile superamento della malattia e
dell’intossicazione farmacologica che noi ci aggiungiamo.
Per concludere considero questa fantomatica parola molto importante per la nostra salute perché conoscendo la reale causa del mio star male:
o
non adotto cure mediche sbagliate o inutili (es. vedasi le malattie mentali)
che chiaramente non possono arginare il mio malessere;
o
non si ingenera nella mia mente la paura di un male “sconosciuto” ed
ingiusto che
chiaramente non so come affrontare, nonostante le moderne cure sanitarie(vedasi
tumori, leucemie, sclerosi ecc.);
o
il sintomo(dolore) diventa ragionevole, giusto e quindi ben più
sopportabile(vedasi
mal di schiena e dolori ossei in generale, emicranie ecc. ecc.) poiché
acquisisce un suo senso;
o
posso
scegliere preventivamente di stare lontano o quantomeno di limitarne il
“contatto” con la causa facendo vera prevenzione o posso ridurne
la gravità.
Non so se vi è mai giunta all’orecchio questa astrusa
parola, ma ora avete un’idea della sua importanza e quanto possa fare la
differenza per il nostro benessere disporre di tale informazione essenziale.
Se non conosciamo le motivazioni che ci portano a
stare male come possiamo condurre una vita serena?
E se ci fosse la possibilità di conoscere l’eziologia di ogni nostra malattia ci piacerebbe saperla?
E se ci fosse la possibilità di conoscere l’eziologia di ogni nostra malattia ci piacerebbe saperla?
Se sperate che qualcuno ce la venga a dire forse è perché
non conoscete bene "mamma sanità" ed i suoi veri scopi, in caso
contrario sapete già che ci dobbiamo dare da fare per cercarla e prendere
parte attiva nella nostra vita.
Marcello Salas
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