giovedì 6 novembre 2014

L'EMILIA ROMAGNA E IL GIOCO D'AZZARDO, OVVERO LOBBY SEMPRE LOBBY FORTISSIMAMENTE LOBBY

Un titolo a caratteri cubitali campeggia oggi su un articolo apparso sulla  Gazzetta di Reggio: ROVINATO DAI VIDEOPOKER SI FINGE VITTIMA DELL'USURA; l'articolo spiega con dovizia di particolari che un 55enne della provincia reggiana ha denunciato una rapina ed un furto mai avvenuti per coprire le ingenti perdite subite giocando alle slot machines.

Il fenomeno nella nostra città è così grave che lo scorso anno è stata inaugurata una comunità di recupero per la cura della ludopatia. Una struttura aperta 365 giorni l'anno e gratuita per i cittadini, in quanto sostenuta in parte dai servizi pubblici e in parte dall'Associazione Onlus Papa Giovanni XXIII e dalla Regione.

Uno sforzo considerevole ed encomiabile, che rischia però di essere vanificato dall'impossibilità per i Comuni di impedire l'apertura di sale gioco: le autorizzazioni legate a questo genere di attività sono di esclusiva competenza della Questura, ed i Comuni non hanno voce in capitolo.

Anche quando qualche Comune tenta di arginare il fenomeno, viene miseramente messo a tacere dalla potentissima lobby del gioco d'azzardo.
Così come è accaduto per esempio il 3 novembre a Pavia, capitale il italiana del gioco d'azzardo: i giudici del Tar di Lombardia hanno accolto il ricorso dello Snai contro l'ordinanza che limita gli orari d'apertura delle sale da gioco, così come era successo la settimana scorsa a Milano: contro certe lobby la lotta è impari.
Come possiamo pensare di poter combattere la ludopatia se i Comuni e le
Regioni hanno le armi spuntate ???

LAZZEROTTI MARIA EMANUELA

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2014/11/04/news/rovinato-dai-videopoker-finge-di-essere-caduto-nelle-mani-degli-usurai-denunciato-1.10243941

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