Cos'é
l'AIDS secondo la medicina ufficiale
Il virus HIV
Tratto da:
www.lilamilano.it
Il virus
HIV, Virus dell'Immunodeficienza Umana, è un retrovirus, cioè un virus a RNA,
che attacca alcune cellule del sistema immunitario, principalmente i linfociti
CD4, che sono importantissimi per la risposta immunitaria, indebolendo il
sistema immunitario fino ad annullare la risposta contro virus, batteri,
protozoi e funghi.
La distruzione del sistema immunitario causa una
sindrome che si chiama AIDS (o, in italiano, SIDA: Sindrome da Immuno
Deficienza Acquisita). Una persona affetta da SIDA è maggiormente esposta alle
infezioni. Tuttavia le infezioni tipiche e le patologie correlate a questa
sindrome sono solo una ventina distinte in:
· Infezioni da batteri e
protozoi, tra cui sono frequenti: Pneumocistosi, Toxoplasmosi, e Tubercolosi,
causata dal bacillo di Koch
· Infezioni da virus tra
cui Herpes, infezione da CitoMegaloVirus e HHV-8
· Tumori: Linfomi, tumori
delle ghiandole linfatiche; Sarcoma di Kaposi
· Infezioni micotiche tra
cui è frequente l'infezione da Candida, un fungo che nelle persone
immunodepresse si può sviluppare in bocca, nell'esofago e in altre parti del
corpo
...ma
qualcosa non torna!
HIV: una Balla almeno è al
Capolinea!
di L. Acerra
Tratto da: http://www.anticorpi.info
C'è un
particolare gruppo di individui HIV positivi che è stato identificato in
popolazioni indigene del sud America. Essi, pur
dando reazioni di positivita' al test HIV, non sviluppano AIDS, rimangono sani
e longevi come tutti gli altri membri della tribù. La presenza di HIV in altre parole non è una
condizione sufficiente per giustificare il collasso e il deperimento che si
vedono nell'AIDS, altrimenti anche gli indigeni HIV positivi del sud
America crollerebbero.
L'esito
fatale in alcuni casi è pervenuto sospendendo la terapia: il prof. Duesberg
riporta l'esempio di una bimba HIV positiva che soffrì di gravi dolori
muscolari, insonnia, nausea, e arresto della crescita per la tossicità del
farmaco.
Resosi conto
Duesberg, anche per l'esperienza di altri pazienti, che era il farmaco e non l'HIV a portare i sintomi di AIDS, la cura fu
sospesa e la bimba immediatamente recuperò. A distanza di 10 anni, senza
Retrovir, la ragazza era rimasta del tutto sana e normale, era diventata
capitano della squadra di calcio della scuola.
Oggi il
movimento del dissenso raccoglie oltre 1500 firme
tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti tra cui 3 premi
Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita
intorno all'AIDS.
Alla fine
degli anni Settanta tutto il complesso industrial-farmaceutico scientifico che
era stato schierato sulle indagini dei retrovirus come causa del cancro
implorava di poter mettere le mani su qualcosa! Sul cancro non si poteva fare
più niente... E così era quasi obbligatoria una conversione di tutte
quelle strutture e dipartimenti e investimenti all'immensa balla della ricerca
sull'AIDS!
Fu chiaro in
quel momento storico a tutti i partecipanti che formulare
una qualsiasi ipotesi di un ruolo dei retrovirus in una patologia umana sarebbe
stato appoggiato dal sistema con tutte le sue forze politiche ed economiche
disponibili. Poiché furono trovate categorie che schieravano nelle
proprie fila persone molto malate, drogati, omosessuali, prostitute,
africani ex-turbecolotici, anche i vari sistemi religiosi e umanitari si
unirono al carrozzone. Servivano persone molto malate per attribuire loro
l'epidemia dell'ipotetico retrovirus assassino.
Gallo stava
cercando come un pazzo di formulare un test che identificasse un frammento
retrovirus nei campioni di sangue di persone malate, ma non ci riusciva. Ma un
giorno lo trovò in tutti i campioni. Ma erano test
positivi perché ai campioni era stato aggiunto sangue di placenta, che
notoriamente pullula di retrovirus! Nessuno ne ha mai parlato. Il resto
però è storia.
Questo film,
8 minuti il trailer, 80 il video completo, non ha la pretesa di essere un’altra
storia dell’Aids che possa competere con quelle - di valore - che sono già
state scritte, è solo una modesta ricerca, un’esigenza interiore.
Alla fine,
stiamo tutti per diventare degli impiegati che nel nostro lavoro dipendente
siamo accondiscendenti a tutto quello che viene portato avanti. Siamo ad un passo dall'"idiota morale"
descritto da Norbert Bilbeny, una persona che intellettualmente vale,
insomma è normale, non è un deficiente, ma che ha
una coltre sulle sue capacità morali, tali che è capace di essere implicato
nelle peggiori atrocità per salvaguardare la sua sicurezza.
Tranquillamente,
e questo non gli impedisce di essere una persona amante della musica o dei suoi
figli, dei suoi amici... Ecco mi chiedo se non stiamo diventando tutti così.
Cosa dice il Dr. Hamer e la sua Nuova Medicina?
Tratto da: www.nuovamedicinagermanica.it
Dr. R. G. Hamer |
Nel caso
dell’AIDS il nostro interesse è rivolto ai virus. Abbiamo appreso dal sistema
dei microbi causato ontogeneticamente, che anche i virus hanno un loro posto
stabile in questo sistema: essi sono responsabili per tutti gli organi
derivanti dall’ectoderma (foglietto embrionale esterno) e che vengono governati
dalla corteccia cerebrale. Essi "elaborano" questi organi, come già
detto, esclusivamente nella fase di guarigione. I loro sintomi collaterali
sono: vagotonia, di solito febbre, gonfiori dell’epidermide o della mucosa,
cioè tra le diverse qualità di mucose esclusivamente gonfiore della mucosa di
epitelio pavimentoso! Che tali sintomi evidenti comportino senza eccezione
tutta una serie di reazioni del sangue e del siero, si comprende da se.
Per quanto
concerne il "sistema immunitario", questa parola spugnosa, poco definita,
che viene usata dappertutto, indistintamente nella fase di conflitto attivo e
nella fase di conflitto risolto, in caso di cancro, sarcomi e leucemia,
indistintamente in tutte le "malattie infettive", la completa non
conoscenza sulla natura delle malattie corrispondeva ad una completa incapacità
di valutare e classificare correttamente la moltitudine di fatti e sintomi del
settore ematologico e sierologico.
Con il
cosiddetto virus dell’HIV si intendeva principalmente, se esso esiste come
virus ( è stato chiamato dai suoi "scopritori" "virus
dell’immunodeficienza"), che le persone colpite "dall’epidemia
mortale di AIDS" morivano nella fase finale di cachessia e di
panmieloftisi, cioè non potevano più produrre sangue.
Lo stesso
processo troviamo nel cancro osseo o per meglio dire nel cancro di diminuzione
ossea, cioè l’osteolisi nel sistema scheletrico, che comporta sempre una
panmieloftisi (anemia), e il conflitto appartenente è sempre secondo la
localizzazione della parte di scheletro colpito un conflitto specifico di
crollo dell’autostima.
La
guarigione di un tale conflitto di crollo dell’autostima sarebbe sempre la
neoformazione del callo nelle osteolisi (ricalcificazione) con il sintomi della
leucemia.
Se un
ammalato di "AIDS" dovesse farcela a ripristinare la sua autostima
contro ogni aspettativa, cade "dalla padella alla brace", se è in
mano ai medici della medicina ufficiale, viene pseudo curato a morte con la
chemio.
Per la
completezza dovrei nominare a fondo molti argomenti contro l’"AIDS", ma
in questo trattato breve non è possibile. Ne nomino solo alcuni che mi sembrano
importanti.
- Nessuno ha
mai osservato una sintomatologia specifica dopo una cosiddetta infezione di HIV
come viene osservato per esempio in caso di morbillo o rosolia.
- Virus di
HIV non vengono mai trovati nei pazienti di AIDS.
- Nella
"sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS" è presunto un
coinvolgimento dei linfociti T, dei quali solo uno ogni 10.000 avrebbe
fagocitato "un frammento del virus", del quale non esistono neanche
esemplari interi nei pazienti di "AIDS".
- In quanto
non esiste una vera sintomatologia dell’"AIDS", si è in balia della
diagnostica medica: se una persona non ha il test dell’HIV positivo e si ammala
per esempio di cancro, reumatismo articolare, sarcoma, polmonite, diarrea,
demenza, micosi, tubercolosi, febbre, herpes o ogni possibile sintomatologia
neurologica o manifestazioni di deficit, allora si tratta di normali malattie
secondo le idee correnti. Se la stessa persona però ha il test dell’HIV
positivo, tutti questi sintomi sono immediatamente sintomi maligni
dell’"AIDS", quasi viene da dire "Metastasi da AIDS", i
quali segnalano la morte imminente e penosa del paziente di "AIDS" da
compatire.
- È
altrettanto strano che l"AIDS" come presunta malattia virale debba
comportarsi in modo completamente diverso da tutte le altre malattie virali, le
quali sono ritenute superate quando il test degli anticorpi risulta positivo.
- La cosa
più strana però è il fatto, nominato da tutti i ricercatori solo casualmente e
che non ha spinto nessuno ad una qualsivoglia reazione: si ammala di
"AIDS" solo chi sa di essere HIV positivo o chi crede di esserlo!
Strano che
nessuno ha seguito questi sorprendenti fenomeni? Conosciamo interi popoli che
sono al 100% HIV positivi e non gli succede niente. Gli scimpanzé, nonostante
siano HIV positivi, non si ammalano di nessun sintomo che potrebbe assomigliare
all"AIDS".
Tutta la
faccenda deve aver a che fare con la psiche. O meglio: Se le persone si
ammalano in modo evidente solo se viene loro detto di essere HIV positive, è
ora di immaginare cosa succede nella psiche di un paziente al quale è stata
comunicata una tale diagnosi annientante con la prognosi del 50% di mortalità!
Sono i
nostri medici talmente privi d’animo da non essersi potuti immaginare finora,
cosa avviene nel paziente messo di fronte ad una tale diagnosi annientante?
Il paziente
non sa che tutto ciò è campato in per aria. Il poveretto lo prende molto sul
serio, anche perché tutta la messinscena avviene in un ambito molto
professionale.
Copyright by
Dr. med. Ryke Geerd Hamer
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