"METTI A FUOCO CON LA GINNASTICA DEGLI OCCHI"
Si chiama metodo Bates ed è una tecnica olistica secondo la quale, per correggere
difetti come la miopia e la presbiopia, occorre allenare i muscoli oculari
Tratto da "COME STAI" del mese di maggio a firma Daniela Larivei con la collaborazione di
Amalia Gorni, naturopata ed educatore visivo
Sono milioni le persone al mondo che indossano gli occhiali o portano le lenti a contatto per supplire a un difetto visivo. Per tornare a vedere, però, si può provare anche una tecnica dolce, sviluppatasi nella prima metà del secolo scorso, chiamata metodo bates.
Secondo l'Aiev, (Associazione italiana per l'educazione visiva), grazie a questa tecnica molte persone sono riuscite a riacquistare una normale e a volte eccellente capacità visiva.
Il metodo Bates, adatto a tutti anche ai bambini, non ha nulla di miracoloso: si tratta infatti di una ginnastica per i muscoli degli occhi. E' considerata, però, una tecnica olistica, cioè che mira al benessere della persona nella sua totalità.
Vedere chiaro, infatti, è un obiettivo che si raggiunge praticando quotidianamente alcuni esercizi, ma anche mettendo ordine dentro se stessi per vedere ciò che ci circonda con un'ottica diversa: i risultati possono essere davvero sorprendenti.
Secondo l'Aiev, (Associazione italiana per l'educazione visiva), grazie a questa tecnica molte persone sono riuscite a riacquistare una normale e a volte eccellente capacità visiva.
Il metodo Bates, adatto a tutti anche ai bambini, non ha nulla di miracoloso: si tratta infatti di una ginnastica per i muscoli degli occhi. E' considerata, però, una tecnica olistica, cioè che mira al benessere della persona nella sua totalità.
Vedere chiaro, infatti, è un obiettivo che si raggiunge praticando quotidianamente alcuni esercizi, ma anche mettendo ordine dentro se stessi per vedere ciò che ci circonda con un'ottica diversa: i risultati possono essere davvero sorprendenti.
COLPA DELLE TENSIONI
In una visione sana tutti i fasci luminosi provenienti dagli oggetti presenti nel campo visivo vengono convogliati in un preciso punto della retina, la fovea centralis, che è la responsabile della visione nitida. E' il cristallino che, fungendo da lente, si flette in vario modo operando la deviazione della luce: è ciò che viene chiamata "rifrazione". In presenza di un vizio di rifrazione, il cristallino, per varie cause, non è in grado di convergere i raggi luminosi sulla fovea e pertanto la vista risulta sfuocata. Tuttavia, secondo il metodo Bates, i problemi di vista non sarebbero da imputare soltanto a un deterioramento del cristallino, bensì anche all'affaticamento dei muscoli degli occhi.
In pratica, in presenza di tensioni mentali, anche i muscoli degli occhi si irrigidiscono. Ne consegue che l'occhio cambia forma dando origine a specifici disturbi visivi: la retina, in pratica, resta fissata o troppo avanti o troppo indietro per permettere all'immagine di cadere a fuoco sulla fovea centralis, consentendo una visione nitida. Per esempio, in caso di:
Inoltre, sempre secondo Bates, gli occhiali possono rendere permanente e far peggiorare quello che è soltanto un disturbo momentaneo, perchè l'occhio si abitua e si adatta alle lenti diventando, così, pigro. Non solo, dopo anno di studi il medico americano aveva constatato che molte persone portavano occhiali pur non avendone bisogno.
UNO SFORZO INCONSCIO
Lo stato di tensione mentale e fisica che coinvolge anche gli occhi è stato identificato da Bates come la causa di tutti i problemi di vista. A tale proposito, il medico ha evidenziato i passi fondamentali per correggerli e cioè:
Poiché chi ha problemi di vista non ha un respiro tranquillo e profondo, ma superficiale e trattenuto (apnea), durante gli esercizi è importante respirare e ridare ossigeno agli occhi.
SPECCHIO DELL'ANIMA
Trattandosi di una tecnica olistica, il recupero della vista deve quindi passare anche attraverso una consapevolezza interiore che permetta di affrontare le radici del problema.
I disturbi visivi possono, infatti:l essere il frutto di una visione negativa del mondo;l evidenziare l'incapacità a relazionarsi con l'esterno e non solo con se stessi, poiché la vista è il principale organo di senso che corrisponde alla comunicazione.
Come è fatto l'organo
La parte anteriore dell'occhio è formata dalla cornea, nel cui centro sono visibili:l l'iride, il cui colore varia da persona a persona,l la pupilla, che si dilata o si restringe a seconda degli stimoli luminosi.
La parte posteriore include la sclera, biancastra, da cui emerge il nervo ottico.
Il nucleo è composto da:l il cristallino,2 l'umor vitreo.
Gli occhi rivelano come ci rapportiamo nei confronti degli eventi positivi o negativi: per esempio, di fronte a un trauma o a un problema famigliare, lo sguardo si blocca e rimane per lo più fermo. Altre volte, invece, chi non può vedere non vuole vedere: per esempio, un presbite potrebbe essere una persona che, subendo i problemi legati all'età e non volendo vedersi le rughe, abbassa lo sguardo e non vede più da vicino.La parte anteriore dell'occhio è formata dalla cornea, nel cui centro sono visibili:l l'iride, il cui colore varia da persona a persona,l la pupilla, che si dilata o si restringe a seconda degli stimoli luminosi.
La parte posteriore include la sclera, biancastra, da cui emerge il nervo ottico.
Il nucleo è composto da:l il cristallino,2 l'umor vitreo.
In termini tecnici si dice che la mente la preso "provvedimenti economici": i disturbi visivi sarebbero, in pratica, un modo per difendersi dagli eventi o dalle persone.
E' quindi importante capire che cosa si nasconde dietro un disturbo visivo perchè, se si arriva alla causa, si può migliorare la vista e il proprio benessere.
E' fondamentale, però, che il metodo venga praticato con consapevolezza, motivazione e costanza.
TRE PRINCIPI
Il metodo Bates è fondato su tre principi:l il movimentol la centralizzazionel il rilassamento
In base al primo principio, il dottor Bates ha notato che gli occhi di chi ha problemi visivi si muovono meno rispetto a quelli di chi ha una vista normale.
Chi non vede bene sembra cercare costantemente un ambiente sicuro dove le cose cambino poco e le attività non siano intense.
Questo atteggiamento crea una visione del mondo estremamente rigida: si cerca di fermare la realtà e gli occhiali, limitando i movimenti degli occhi, non farebbero che peggiorare la situazione.
DA VICINO
Una delle conseguenze dell'abitudine di fissare, tipica di chi ha problemi visivi, è quella di allargare la percezione visiva, a scapito dell'acutezza.
Guardando, per esempio, il viso di una persona, chi ha una vista naturale saprà esplorare il volto e mettere a fuoco una miriade di particolari, che il cervello ricostruirà poi in un'immagine nitida (meccanismo della centralizzazione).
Chi fissa lo sguardo, invece, cercherà con ansia di vedere tutto il viso ugualmente bene, ma, poichè è impossibile, sfocherà lo sguardo e vedrà peggio.
Non solo: questo meccanismo chiamato da Bates "diffusione" in contrapposizione a quello corretto che è la centralizzazione, se protratto negli anni indurrà progressivamente la perdita della capacità di concentrare l'attenzione nel centro del proprio campo visivo che corrisponde alla fovea, la parte più sensibili della retina. Affinché si possa mettere in atto il meccanismo della centralizzazione, quindi, gli occhi si devono muovere e non rimanere fissi.
Chi ha problemi visivi quando non si muove resta rigido e se prova a rilassarsi ha qualche difficoltà. Il rilassamento, però, è importante perchè migliora la vista e induce, attraverso il movimento e il meccanismo della centralizzazione che impedisce allo sguardo di rimanere fisso, un netto cambiamento del modo di vedere il mondo.
UN VALIDO AIUTO
Il metodo Bates non ha controindicazioni, in quanto si basa su esercizi finalizzati ad allenare i muscoli degli occhi che hanno perso la loro elasticità. Tuttavia, affinché il metodo funzioni, è importante non avere fretta.
Una buona visione si recupera, infatti, in modo graduale, con pazienza e svolgendo con costanza gli esercizi.
Il metodo Bates è indicato nei disturbi visivi dovuti a un'alterazione dell'elasticità dei muscoli, come per esempio nella miopia o nell'astigmatismo. Non ha la presunzione di sostituire alcuna cura medica, ma piuttosto può essere un valido complemento alla cura stessa.