domenica 9 ottobre 2016

Indignamoci

Ciao a tutti, è un po' di tempo che zitta zitta guardo alcune trasmissioni e m'impenno nella mia incapacità di oppormi a ciò che vedo. Porta a porta, Le Iene e le mie orecchie si ribellano, il mio stomaco si rivolta di fronte a questa propaganda politicamente corretta che difende a spada tratta le cure mediche convenzionali, tra tutte la chemioterapia. Finalmente, avevamo nientepopodimeno che Marcello Pamio, (http://www.disinformazione.it), intervistato a Porta a Porta e credevo fosse un'apertura verso le cure complementari e/o alternative. No. Si mettono insieme questi teatrini per far sì che noi poveri spettatori pensiamo che la chemio faccia bene e ti salva la vita! Così si scredita il Dottor Hamer dandogli dell'antisemita (è tedesco, che fantasia!), si tira fuori la triste storia di una diciottenne morta di leucemia che ha rifiutato di fare la chemio e quindi per questo è deceduta (se avesse fatto la chemio, ovviamente, oggi sarebbe viva...). Tutti i medici intervistati concitati ad affermare che la dolce e risoluta ragazza si sarebbe salvata. E i medici che sbagliano la diagnosi? Quelli che eccedono con i farmaci? E i medici che uccidono colposamente con cure mediche accettate? http://omeopatia.org/oms-la-chemioterapia-e-cancerogena/
http://news.you-ng.it/2013/07/16/oms-la-chemioterapia-e-un-agente-cancerogeno/
Io non ne posso più di sentire queste bugie! Non ne posso più di vedere screditate persone perché hanno fatto scelte diverse. Devo dire poi che la Brigliadori è la peggiore pubblicità alla causa antifarmaco e antichemio vista la sua sofferenza e la sua instabilità molto forte. Intervistate qualcuno che ha scelto diversamente dalla via tradizionale e sta bene. Come mai chi opta per una via diversa dal seminato è scemo, antisemita o fuori di testa? E ancora mi chiedo quando questo teatrino terminerà. Mi chiedo quando qualcuno solleverà delle obiezioni o si porrà un semplice dubbio: "Stare male per stare bene, è guarire?". E poi, ammettiamo che noi poveri pazzi, sprovveduti, esaltati, fiduciosi d un pensiero magico che prima o poi svanirà, quando abbiamo diritto di scegliere per noi e la nostra salute? Dove termina il potere del protocollo e dove comincia il diritto del malato a scegliere come curarsi o anche a non curarsi? Eppure è un diritto sancito dalla costituzione:

Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

 Lascio a voi le riflessioni, forse la nostra superstizione ci impedisce di gridare che eppur si muove?


http://mondos-porco.blogspot.it/2015/10/piu-di-50-metodi-di-cure-alternative.html

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