Blog d'informazione libera e indipendente. Lo scopo del blog è diffondere informazioni che troppo spesso vengono omesse dai media. Prendetele come una storia, ma concedete il beneficio del dubbio a questo blog, fate ricerche sugli argomenti trattati e decidete voi. “La verità attraversa sempre tre fasi. Prima viene ridicolizzata, poi violentemente contestata, infine accettata come una cosa ovvia”.
sabato 30 giugno 2012
Beneficenza, fondi Airc: alla ricerca solo la metà
Numerosi imprenditori di successo arricchiscono la composizione dei 17 comitati regionali. Un parterre consolidato di grandi aziende (Rai e Mediaset, Intesa e Unicredit, Tim e Vodafone, Starwood ed Esselunga) assicurano stabilità nel tempo. Gli ultimi due spot istituzionali sono firmati dal regista Ferzan Ozpetek e hanno come protagoniste Isabella Ferrari e Valeria Golino. Le iniziative promozionali entrano in tutte le case italiane: l’Azalea della ricerca, le Arance della salute, la Giornata nazionale. E ancora feste, mercatini, concerti, pubblicazioni scientifiche. E soprattutto l’Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare), fondato nel 1998 dalla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro, un centro di studio e ricerca non profit ad alta tecnologia.
Che sono stati iscritti in bilancio come «risultato gestionale dell’esercizio». Un utile accantonato e non utilizzato. Un ottimo risultato, se paragonato alla perdita di quasi quattro milioni di euro registrata nel 2007.
2 commenti:
Non si accettano offese parolacce o bestemmie. Rispetto e civiltà sono ben accetti. Gli autori non vogliono sostituirsi alla figura medica e non si accettano richieste di cura. Non è possibile in questa sede rispondere a domande riguardo malattie personali ma, solo in linea generale, a scopo informativo e divulgativo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Per la cronaca l'AIRC è l'associazione che riceve più donazioni anche dal 5x1000; nel solo 2008 ha ricevuto complessivamente 60 milioni di euro, contro ad esempio i 32 mila euro andati alla Fondazione Di Bella.
RispondiEliminaPoi se vedi i casi di guarigione ti rendi conto che i dati sono inversamente proporzionali ai denaro investito, e non ci dimentichiamo che il defunto Prof. Luigi Di Bella ha creato la sua terapia in gran parte a sue spese, allevando addirittura i topolini nel suo laboratorio e visitando gratis i suoi ammalati
http://www.metododibella.org/cms-web/upl/doc/newsletter/26-3-2010%20Un%20contributo%20per%20la%20vita%20della%20Fondazione.htm
E non aggiungiamo altro.
RispondiElimina