Spesso si sente parlare della figura della donna oggetto, soprattutto per quanto concerne le trasmissioni televisive: bellissime ragazze, poco vestite, sorridono di continuo, hanno modi gentili e si muovono sinuose, al punto che anche i nostri vicini di mondo, all'estero, hanno notato che noi italiani abbiamo il "chiodo fisso" e trattiamo le donne come oggetto del nostro desiderio. E avrete certamente sentito dire, anche a molte di noi, che le donne di spettacolo, attrici, soubrette o showgirl, sono donne di facili costumi. Spesso siamo proprio noi donne ad essere sessiste contro le donne e mi colpisce il fatto di sentire amiche dare della poco di buono alla velina o alla ragazza in minigonna o anche alla prostituta sul marciapiede ma di non indignarsi per gli spot pubblicitari che ci considerano ancora donne delle pulizie neanche troppo brave. Posto che bisogna sentirsi onorati di qualsiasi cosa si faccia, dai lavori in casa a quelli fuori, mi indigno di fronte a questi spot mentre se vedo una bella ragazza in minigonna per la strada apprezzo anch'io la sua bellezza.
Ho scritto una email di protesta alla Unilever qualche giorno fa, perche' tra tutti gli spot, uno che mi fa davvero impennare, e' quello di un prodotto per la pulizia in cui una cenerentola triste e sconsolata deve pulire i fornelli sporchi mentre le sorellastre vanno al ballo. Poi arriva il principe azzurro-sgrassattore che pulisce tutto alla perfezione (non e' la donna a pulir bene, ma e' il prodotto ad averne il merito!!) e Cenerentola puo' andare al ballo. Finiamola una volta per tutte con questa bella storia che noi donne cerchiamo il principe azzurro che ci salvera': per quanto sono affezionata a Cenerentola, che e' una storia carina, a lieto fine... funziona quando sei bambina. Ma ora basta! La Unilever ha risposto come segue:
Gentile Signora XXX,
La ringraziamo per la Sua segnalazione, sarà nostra premura passarla all'Uffico Marketing competente. Vorremmo, tuttavia, informarLa che non era nostra intenzione dare un'immagine offensiva o far passare un messaggio sbagliato.Ovviamente lo spot vuole piacere ad un vasto pubblico e ci dispiace che non sia per Lei altrettanto vero. Tuttavia, siamo grati quando dei consumatori ci comunicamo il loro punto di vista, sia esso favorevole o non. I Suoi commenti verranno trasmessi al nostro team di marketing che li terrà sicuramente in considerazione nel momento in cui si dovranno rivedere le linee guida future sulla pubblicità, pertanto ancora grazie per il Suo valido contributo.Restiamo a Sua disposizione per qualsiasi eventuale futura richiesta e cogliamo l'occasione di questo incontro per inviarLe i nostri cordiali saluti.
Servizio ConsumatoriUnilever Italia
Non era loro intenzione dare un'immagine offensiva o far passare un messaggio sbagliato. Ma e' quello che hanno fatto! Lo spot vuole piacere ad un vasto pubblico...quindi un vasto pubblico pensa che una donna non va al ballo se non pulisce? E pensa che sia compito della donna stare ai fornelli? E ancora: le donne sono cattive con le altre donne ed e' una faccenda tra loro e nessun uomo, tutto cio' che concerne la casa e la sua pulizia? (Vedi le sorellastre).
Perche' nei prodotti per la pulizia della casa noi siamo sempre le protagoniste un po' stupide che si occupano delle faccende domestiche in modo maldestro o errato, fino a che non arriva l'esperto, ovviamente uomo, che consiglia il prodotto giusto a noi povere sciocchine che non c'avevamo pensato prima?! Vedi pubblicita' di un famoso anticalcare. La donna esegue faccende domestiche considerate di poco conto dagli uomini e lo fa pure male perche' non usa la lavatrice in modo accurato, al punto di danneggiarla. Vedi anche lo spot di un altro prodotto per la pulizia del bagno in cui la donna sussulta all'arrivo della suocera perche' la casa e' in disordine...ma il marito scaltro e "aggiornato" (sui prodotti per la casa, che non usera' mai nella vita, quindi come fa a conoscerli?!), le fa vedere come LUI con calma e con il sorriso e con un prodotto valido fa risplendere il bagno. Non come lei, ansiosa e incapace di pulire la sua stessa casa! O ancora: bussano alla porta, il marito va ad aprire, torna indietro, va da sua moglie e le dice: "Cara, e' per te". La moglie va alla porta e si trova davanti un cumulo di polvere che lei non e' riuscita a mandar via. Perche' e' per lei e non per lui? Poverino, lui non puo' pulire altrimenti gli fa male il braccio o perche' svilisce la sua mascolinita'? Oppure in altri spot e' una casalinga felice e contenta: cosa desiderare di piu'?
Gli spot di questo genere sono innumerevoli e noi donne dobbiamo arrabbiarci. Perche' le Femen sarebbero puttane mentre questi spot passano sotto silenzio come una cosa "normale"?
Oltre alle donne pulitrici e casalinghe, ci sono poi le donne bambinaie: perche' negli spot di prodotti per neonati o bambini in genere compaiono sempre mamme amorevoli e mai papa' che accudiscono i loro figli? I figli sono solo della madre? In questo caso, trovo che la pubblicita' di questo genere abbia un duplice messaggio scorretto: sono le donne a dover accudire i figli mentre i padri non ne sono capaci e non li riguarda!! Questa la chiamo diseducazione sentimentale. Questi sono spot vergognosi che sotto l'aspetto apparentemente innocente nascondono messaggi sessisti potenti come il veleno. E' facile dire che e' sessista la frase "la patatina tira", visto che e' palesemente allusiva e il consumatore comprende lo spot per quello che e'. Ma queste pubblicita' mascherate da un buonismo ipocrita non sono piu' accettabili. Sono da considerare parte responsabile degli stupri che avvengono nel nostro paese, che si pregia tanto di essere un paese civile. Fintanto che le donne saranno viste soltanto come pulitrici, bambinaie-sfornafigli e cuoche quotidiane, attivita' che molti uomini disprezzano, questi si sentiranno in diritto di fare di noi donne cio' che vogliono. Boicottiamo questi spot e questa figura desueta e denigratoria delle donne che vuole piacere a un pubblico vasto!